L'esercito di Tel Aviv: "Base operativa Hamas è sotto ospedale Shifa". La replica: "È una menzogna". Sirene nel sud di Israele. Hamas chiama a mobilitazione palestinesi in Cisgiordania

IN AGGIORNAMENTO – Israele durante la notte ha inviato carri armati e truppe nella Striscia di Gaza per una seconda incursione, colpendo uomini e siti di Hamas. L’assemblea generale dell’Onu ha chiesto un cessate il fuoco immediato in Medioriente condannando sia gli attacchi indiscriminati contro i civili, sia l’entità della distruzione causata alle infrastrutture critiche di Gaza. “Il sistema umanitario a Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per più di due milioni di civili”, afferma il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, mentre l’Unesco rivela che sono oltre 200 le scuole danneggiate nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

Israele: nessun cessate il fuoco contro Hamas

“Respingiamo apertamente lo spregevole appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al cessate il fuoco. Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l’Isis“. Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen.

Hamas: sventata incursione di terra nel nord della Striscia

Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, afferma di aver “sventato un’incursione di terra israeliana a Beit Hanoun e nella parte orientale di Bureij”, aggiungendo che ora si stanno verificando “scontri violenti”. Lo riporta Al Jazeera. Un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha affermato che Israele sta tentando di “creare un’immagine di vittoria”.

Hamas: violenti scontri nel nord e nel centro della Striscia

Le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, affermano di stare affrontando un’incursione di terra delle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. La dichiarazione diffusa in rete da Hamas afferma che “scontri violenti” si stanno verificando vicino a Beit Hanoun, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, e a Bureij nel centro.

Assemblea Onu chiede tregua umanitaria e boccia condanna Hamas

L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato una risoluzione non vincolante che chiede una “tregua umanitaria” a Gaza e il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Si tratta della prima risposta delle Nazioni Unite agli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre. I 193 membri dell’Assemblea hanno adottato la risoluzione con 145 voti favorevoli, 14 contrari e 45 astenuti, respingendo un emendamento canadese, appoggiato dagli Usa, che chiedeva di condannare inequivocabilmente gli “attacchi terroristici” di Hamas del 7 ottobre e l’immediato rilascio degli ostaggi. La risoluzione era stata presentata dal gruppo dei Paesi arabi guidato dalla Giordania ed era stata sponsorizzata da oltre 45 Paesi.

Esercito Israele: operazioni estese non sono invasione di terra

L’estensione delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza annunciata dall’esercito di Israele per stasera non è l’attesa invasione di terra. È quanto ha detto un portavoce dell’esercito di Israele, Peter Lerner, all’emittente Abc News, secondo quanto riporta la stessa testata. Abc News riferisce che Lerner ha ribadito che si sta facendo tutto il possibile per evitare perdite di civili, ma che ha aggiunto che questa è “guerra”, una guerra che Hamas ha “iniziato”.

Media Israele: incursioni con i tank a Gaza

Alcuni carri armati israeliani avrebbero effettuato un’incursione nella striscia di Gaza dove ci sono segnalazioni di scontri a fuoco fra soldati e miliziani armati. Lo riporta il Times of Israel citando fonti palestinesi. Al momento non ci sono ancora conferme da parte dell’Idf.

Mezzaluna rossa: persi contatti con nostri team a Gaza

La Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) riferisce di avere “perso completamente i contatti con la sala operativa nella Striscia di Gaza e con tutte le nostre squadre che vi operano a causa dell’interruzione da parte delle autorità israeliane di tutte le comunicazioni via telefono fisso, cellulare e internet”. In un post su X si legge: “Siamo profondamente preoccupati per la capacità delle nostre équipe di continuare a fornire i loro servizi medici di emergenza, soprattutto perché questa interruzione riguarda il numero centrale di emergenza ‘101’ e ostacola l’arrivo delle ambulanze ai feriti”. E ancora: “Siamo anche preoccupati per la sicurezza delle nostre squadre che lavorano nella Striscia di Gaza, poiché i continui e intensi attacchi aerei israeliani 24 ore su 24 indicano che le autorità israeliane continueranno a commettere crimini di guerra isolando Gaza dal mondo esterno”. La Mezzaluna rossa palestinese lancia un “appello alla comunità internazionale affinché eserciti pressioni sulle autorità israeliane per fornire immediata protezione ai civili innocenti, alle strutture mediche e alle nostre squadre”.

Sirene nel sud di Israele

Sirene anti-aeree sono risuonate nel sud di Israele. Lo riportano i media israeliani. Haaretz riferisce di allarme anti-aereo attivato nella città di Ashkelon e nei kibbutz di Miflasim, Nir Am e Kfar Aza.

Hamas chiama a mobilitazione palestinesi in Cisgiordania

Hamas invita i palestinesi della Cisgiordania a “mobilitarsi” per Gaza. In una dichiarazione riportata da Al Jazeera i miliziani affermano di ritenere Israele, gli Stati Uniti e altre nazioni occidentali “pienamente responsabili della serie di atroci massacri” commessi nella Striscia di Gaza. Hamas inoltre ha invitato le nazioni arabe e la comunità internazionale ad agire immediatamente per fermare i “crimini e i massacri” contro i palestinesi a Gaza.

Unrwa, 53 nostri dipendenti uccisi a Gaza dal 7 ottobre

L’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha detto in un posto su ‘X’ che nelle ultime 24 ore sono state confermate altri 14 decessi nell’ambito del suo personale presente a Gaza portando a 53 il numero totale dei dipendenti uccisi dal 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas a Israele.

Mezzaluna Rossa, persi contatti con centrale operativa Gaza

La Mezzaluna Rossa annuncia di aver “perso completamente” i contatti con la sua sala operativa di Gaza “a causa dell’interruzione delle comunicazioni fisse, cellulari e internet” dopo gli ultimi raid israeliani. “Siamo profondamente preoccupati per la capacità delle nostre squadre di continuare a fornire i loro servizi medici di emergenza, soprattutto perché questa interruzione colpisce il numero di emergenza centrale “101” e ostacola l’arrivo delle ambulanze ai feriti”, ha scritto su ‘X’.

Esercito israeliano, massima allerta al confine nord

Il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che le forze armate sono in stato di “massima allerta” al confine settentrionale del Paese. Lo riporta il Times of Israel.

Esercito Israele espande operazioni di terra a Gaza

Il portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che le forze armate hanno intensificato gli attacchi aerei nella Striscia di Gaza nelle ultime ore e continueranno a svolgere operazioni di terra. “L’aeronautica sta colpendo obiettivi sotterranei in modo molto significativo”, afferma, aggiungendo che le forze di terra “espanderanno” la loro attività stasera. Lo riporta il Times of Israel. Hagari aggiunge che l’Idf continuerà a colpire Gaza City e le aree circostanti nel nord di Gaza, e rinnova il suo appello ai palestinesi di evacuare nel sud della Striscia.

Kamala Harris incontra famiglie ostaggi americani

La vicepresidente americana Kamala Harris hanno incontrato le famiglie dei cittadini americani attualmente tenuti in ostaggio a Gaza. Lo ha riferito la Casa Bianca. Harris ha riferito alle famiglie che l’amministrazione Biden sta “facendo tutto il possibile” per riportare a casa i circa 13 americani attualmente tenuti in ostaggio insieme a tutti i circa 230 prigionieri nelle mani di Hamas.

Massiccio raid israeliano sul nord della Striscia di Gaza

L’esercito israeliano sta effettuando un massiccio bombardamento sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce la Cnn citando il suo corrispondente sul posto che parlato di attività militare “insolita, intensa e prolungata” nelle ultime due ore. La televisione israeliana ha mostrato immagini in diretta del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Le forze di difesa israeliane non hanno commentato l’aumento dell’attività militare o se vi sia stato un aumento delle loro operazioni contro Hamas.

Media, Israele taglia comunicazioni a Gaza

Israele sta “tagliando le comunicazioni nella Striscia di Gaza” tramite i suoi raid missilistici. Lo riporta Al Jazeera. NetBlocks, un’organizzazione no-profit di giornalismo investigativo in ambito tecnologico, ha confermato in un post su ‘X’ che a Gaza c’è un “collasso della connettività” a causa del pesante bombardamento israeliano sull’enclave.

Guterres, a Gaza sistema umanitario al collasso totale

“Il sistema umanitario a Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per più di 2 milioni di civili”. Lo ha affermato il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Secondo le Nazioni Uniti il monitoraggio della consegna degli aiuti dall’Egitto verso la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah deve “essere adeguato per consentire a molti più camion di entrare a Gaza senza indugio”.

Gallant, Hamas confischerebbe carburante, serve per aria in tunnel

Israele ritiene che Hamas confischerebbe qualsiasi carburante entrasse nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant, aggiungendo che Hamas usa i generatori per pompare aria nelle centinaia di chilometri di tunnel che hanno origine in zone civili. Gallant, durante un incontro con un gruppo ristretto di giornalisti stranieri, ha mostrato riprese aeree di quello che ha detto essere un tunnel costruito proprio accanto a un ospedale: “Per l’aria, hanno bisogno del petrolio. Per il petrolio, hanno bisogno di noi”, ha dichiarato.

Razzi su Tel Aviv e il centro di Israele

Allarme aereo a Tel Aviv e nel centro di Israele per il lancio di razzi dalla striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Le sirene sono suonate anche a Ramat Gan, Modi’in, Rishon Lezion, Holon, Ashdod e nel sud ad Ashkelon.

Assemblea Onu vota oggi su risoluzione per tregua umanitaria

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha messo in programma per oggi alle 15 ora della costa est Usa, le 21 in Italia, il voto su una risoluzione che chiede una “tregua umanitaria” a Gaza che porti a uno cessate il fuoco delle ostilità fra Israele e Hamas. L’ambasciatore della Giordania all’Onu, Ayman Safadi, parlando a nome del gruppo arabo di 22 Paesi che ha redatto la risoluzione, ha chiesto un voto per le 15 locali, prima che tutti i 112 oratori salgano sul podio dell’Assemblea, a causa dell’urgenza di agire.

Amb. Usa a Onu, Hamas utilizza civili come scudi umani

Quello commesso da Hamas è “un atto barbarico di terrore. Non può esserci giustificazione per questa azione. Ad Hamas non è mai importato nulla delle persone che dice di rappresentare, non ha rispetto per la vita umana. Per loro i cittadini palestinesi sono scudi umani”. Lo ha detto nel corso del suo intervento all’Assemblea generale l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. “E’ oltraggioso che questa risoluzione ometta il nome di Hamas”, ha aggiunto ancora.

Unesco, oltre 200 scuole danneggiate a Gaza da inizio guerra

Sono oltre 200 le scuole danneggiate nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo riferisce l’Unesco. Si tratta circa del 40% di tutte le scuole della Striscia.

Lukashenko, se Israele attacca Iran si rischia terza guerra mondiale

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ritiene che se Israele e i suoi alleati iniziassero a combattere contro l’Iran, potrebbe iniziare una terza guerra mondiale. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass, citando l’agenzia bielorussa Belta. “Potrebbe esserci una terza guerra mondiale. Potrebbe iniziare da lì (dal Medioriente ndr.). Se loro (Israele e gli Stati Uniti ndr.) iniziano a combattere con l’Iran”, ha detto Lukashenko citato dalla Tass. “Ci sono fatti che dimostrano che l’Iran è coinvolto in questo?”, ha chiesto Lukashenko riferendosi all’attacco di Hamas contro Israele. “Se ci sono fatti metteteli sul tavolo”, ha aggiunto.

Piantedosi, attentati? In Italia sistema informativo esemplare

“Non è casuale se l’Italia negli anni ha contato episodi quantomeno in numero minore rispetto ad altri paesi. Abbiamo un sistema nazionale di raccordo informativo esemplare nel mondo, siamo l’unico Paese che riesce a mettere sistematicamente attorno allo stesso tavolo agenzie di intelligence e forze di polizia. Può sembrare banale ma garantisco che in altri Paesi anche molto accreditati non è così”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, parlando a Caivano al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, rispondendo a una domanda sull’allarme lanciato dalla commissaria Ue agli Affari interni, la svedese Ylva Johansson, sul rischio attentati nell’Unione Europea a causa della situazione in Medio Oriente. “Il raccordo informativo – ha aggiunto Piantedosi – è importante ed è quello su cui si basa il nostro lavoro di prevenzione. Da quando è cresciuto l’allarme in seguito al conflitto israelo-palestinese lo abbiamo sollecitato”.Sulle persone “che vengono qui da noi, fruiscono del quadro normativo europeo e poi in alcuni casi vengono persi di vista e poi li ritroviamo in certi contesti – ha spiegato Piantedosi – e ci stiamo ponendo il tema di come supportare le banche dati delle forze di polizia per come avere alert di segnalazione di persone che scompaiono dall’orizzonte informativo delle forze di polizia, e che presumibilmente possano essere finiti in logiche di quel tipo. Niente di miracolante e particolare, si cerca di fare tesoro di ogni esperienza”.

Telegram chiude account legati a Hamas e Brigate Qassam

L’applicazione di messaggistica social Telegram ha chiuso diversi account legati al gruppo militante Hamas e alla sua ala militare utilizzati per diffondere messaggi e video relativi alla guerra tra Israele e Hamas. Cliccando sull’account dell’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, che conta quasi 693mila follower, sulla pagina si visualizza un messaggio che recita: “Purtroppo questo canale non può essere visualizzato sul tuo dispositivo”. Lo stesso messaggio appare quando si apre la pagina del portavoce delle Brigate Qassam, Abu Obeida, che ha 584mila follower. Al momento Telegram non ha risposto a una richiesta di commento da parte di Associated Press. Nei primi giorni di guerra Hamas ha diffuso immagini e video del suo attacco nel sud di Israele, che hanno provocato oltre 1.400 morti e in cui sono state prese in ostaggio oltre 200 persone.

Hamas respinge accusa Israele, nessun centro comando sotto ospedale

Hamas nega l’accusa dell’esercito di Israele, che ha affermato che la principale base operativa di Hamas si trova sotto l’ospedale Shifa di Gaza City. “Queste menzogne rappresentano il preludio di un nuovo massacro contro il nostro popolo, più grande di quello dell’ospedale battista di al-Ahli” del 17 ottobre, ha detto Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas, citato dal Times of Israel, definendo l’accusa di Israele “priva di fondamento”.

Lufthansa estende stop a voli con Israele e Libano

Prosegue la sospensione dei voli con Israele e Libano da parte di Lufthansa e delle sue filiali Swiss, Bruxelles e Austrian Airlines a causa del conflitto in Medioriente. I collegamenti di linea regolari da e per Tel Aviv rimarranno sospesi fino al 30 novembre, come annunciato dalla compagnia dopo una riunione del team di crisi a Francoforte. Restano sospesi anche i voli da e per Beirut nel vicino Libano. In questo caso lo stop ai voli è valido fino al 14 novembre.

Sanchez, legittimi dubbi su rispetto diritto da parte di Israele

Il premier ad interim spagnolo Pedro Sanchez, rispondendo alla domanda se Israele stia rispettando il diritto internazionale a Gaza, ha affermato: “penso che questo sia un dubbio legittimo, che tutti noi possiamo avere, dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di più di un milione” di palestinesi nelle ultime tre settimane. Il leader, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, ha ribadito il suo appoggio a una pausa umanitaria. “Le immagini che vediamo di una popolazione che soffre a Gaza, di bambini e dei civili che soffrono questo assedio mi sembrano assolutamente inaccettabili”, ha aggiunto Sanchez, sottolineando che occorre “dare una risposta quanto prima a questa crisi umanitaria e a questo dramma che si è scatenato per l’attentato di Hamas”.

Blinken, sanzioni Usa a 8 persone e 4 entità legate a Hamas

Gli Stati Uniti impongono sanzioni a 8 persone e 4 entità legate a Hamas. Lo riferisce il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “Stiamo imponendo sanzioni a 8 individui legati ad Hamas, compresi quelli che hanno svolto ruoli chiave nel facilitare l’evasione delle sanzioni da parte di società affiliate ad Hamas, oltre a sanzionare 4 entità per i loro legami con Hamas e altre organizzazioni designate come terroristiche”, ha annunciato Blinken su X.

Idf, base operativa Hamas è sotto ospedale Shifa di Gaza

La principale base operativa di Hamas si trova sotto l’ospedale Shifa di Gaza City. È quanto ha detto il portavoce dell’esercito di Israele (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, in un briefing per i media internazionali di cui riferisce il Times of Israel. Secondo Hagari, Hamas ha diversi complessi sotterranei sotto lo Shifa, che è il più grande ospedale della Striscia di Gaza, e questi complessi vengono utilizzati dai leader del gruppo terroristico per dirigere gli attacchi contro Israele. “Abbiamo prove concrete che centinaia di terroristi si sono riversati nell’ospedale per nascondersi lì dopo i massacri del 7 ottobre”, ha detto ancora il portavoce dell’esercito israeliano.

Scholz, il piano di Putin non deve avere successo

“Il piano del presidente russo Vladimir Putin di espandere il proprio impero non deve avere successo ed è per questo che siamo fermamente al fianco dell’Ucraina”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. Scholz ha quindi ribadito il sostegno finanziario e umanitario a Kiev da parte dell’Unione europea e di aver “personalmente assicurato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che il nostro sostegno all’Ucraina non si indebolirà e che non sarà influenzato” dal conflitto in Medioriente tra Hamas e Israele.

Israele, distruggeremo tunnel Hamas

Israele prevede di lanciare presto una lunga e difficile offensiva di terra a Gaza per distruggere Hamas. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, descrivendo la campagna che richiederà la distruzione di una vasta rete di tunnel utilizzata dai militanti palestinesi. Gallant ha parlato con un piccolo gruppo di giornalisti stranieri a Tel Aviv e ha aggiunto che l’invasione di terra, che segue settimane di attacchi aerei, “richiederà molto tempo” e che porterà a un’altra fase di combattimenti a bassa intensità, mentre Israele sta già distruggendo “sacche di resistenza” del gruppo palestinese.

Meloni, confronto Ue serio e maturo, stesse priorità Italia

“Sono soddisfatta delle conclusioni” del Consiglio europeo “che riguardano la crisi in Medio Oriente. Riflettono la delicatezza della questione e ho trovato un confronto molto serio, molto maturo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. “L’Unione europea ha attualmente come priorità e ribadisce come priorità le stesse priorità che l’Italia pure aveva ribadito: cioè fare del nostro meglio per evitare una escalation del conflitto, lavorare sul fronte umanitario e lavorare su una soluzione strutturale di lungo periodo che però va immaginata ora per la crisi israelo-palestinese, e quindi essere concreti sulla soluzione dei due popoli e due Stati”, aggiunge Meloni.

Media, in corso negoziati mediati da Qatar su ostaggi

Sono in corso i negoziati mediati dal Qatar per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco. Lo riporta Al Jazeera, che cita fonti vicine alla questione, che parlando di “avanzamento” delle trattative. Al momento, secondo l’esercito di Israele, sono 229 gli ostaggi nelle mani di Hamas, di cui oltre 20 con doppia cittadinanza. Hamas ha ribadito che il rilascio degli ostaggi avverrà solo con un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. 

Macron, per Gaza serve tregua umanitaria

“Una tregua umanitaria è utile per proteggere i civili sul campo e negoziare sugli ostaggi.” È quanto ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “C’è stato un lungo dibattito sul singolare o il plurale”, ha detto Macron riferendosi alla richiesta di una ‘pausa’ o ‘pause’ umanitarie. “Al di là delle parole, io credo che ci voglia una tregua umanitaria per civili e per la liberazione degli ostaggi”, ha proseguito l’inquilino dell’Eliseo, aggiungendo che “il punto è che Hamas è un’organizzazione terroristica che ha fatto una barbarie” ma che “ha creato un sistema di interdipendenza fra i loro sistemi” per esempio elettrici “e quelli civili”. “Siccome questa guerra durerà bisognerà poi prevedere anche delle pause umanitarie”, ha concluso Macron. 

Macron, operazione di terra non protegge civili

“Il blocco totale, i bombardamenti indiscriminati e la prospettiva di un’operazione di terra non sono in grado di fornire una protezione sufficiente ai civili”. Così il presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, rispondendo a chi chiedeva se a suo parere le azioni portate avanti da Israele nella Striscia di Gaza stiano al momento rispettando la via precedentemente indicata dallo stesso Macron, cioè che Israele ha “diritto a difendersi” ma “nel limite del diritto umanitario internazionale”.

Scholz, condanna unanime Ue ad attacco Hamas

Da parte dell’Unione europea è stato condannato in modo “unanime” e con la “massima fermezza” l’attacco “terroristico” di Hamas contro Israele. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la conferenza stampa a Bruxelles. Scholz ha ribadito di essere “solidale” con Israele, che ha “tutto il diritto di difendersi” davanti all’aggressione da parte di Hamas. Il cancelliere tedesco ha anche ribadito che Hamas deve “rilasciare senza condizioni” gli ostaggi catturati durante l’attacco dello scorso 7 ottobre.

Memoriale reporter Al Jazeera uccisa distrutto in raid Israle

I bulldozer dell’esercito israeliano hanno investito e distrutto durante un raid il memoriale della defunta giornalista palestinese Shireen Abu Akleh che si trovava a Jenin. Un testimone anonimo ha detto all’agenzia turca Anadolu: “L’esercito ha deliberatamente vandalizzato la strada e distrutto il memoriale di Abu Akleh”. La giornalista palestinese-americana è morta dopo essere stata ferita da colpi di arma da fuoco mentre seguiva un raid delle forze israeliane contro militanti palestinesi nella città di Jenin nel maggio 2022.

Macron, diritto Israele a difendersi ma in rispetto diritto umanitario

“A proposito del Medioriente abbiamo avuto un dibattito utile. È stata espressa solidarietà a Israele”, è stata formulata “una condanna unanime degli attacchi di Hamas”, nonché la “determinazione ad agire per una pace giusta e durevole, ma al di là della condanna chiara degli atti terroristi e di Hamas, gli Stati hanno trovato convergenza sul diritto di Israele a difendersi nel limite del diritto umanitario internazionale”. Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

Usa, in Siria presi di mira strutture stoccaggio armi

Il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby. ha dichiarato a ‘Good Morning America’ dell’emittente ABC che gli attacchi statunitensi contro obiettivi iraniani in Siria hanno preso di mira strutture di stoccaggio e armi. “Questi attacchi sono stati effettuati per autodifesa”, ha aggiunto Kirby. Alla domanda se l’Iran si vendicherà, Kirby ha risposto: “Non è raro che rispondano al fuoco. Se lo faranno, faremo assolutamente tutto il necessario per proteggere le nostre truppe e le nostre strutture”. “Saremo pronti per questo”, ha assicurato.

Onu, bilancio morti autorità Gaza è credibile

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che il bilancio dei morti fornito dal ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, è “credibile”. “In passato, nei cinque, sei cicli di conflitto nella Striscia di Gaza, queste cifre erano considerate credibili e nessuno le ha mai realmente messe in discussione”, ha detto ai giornalisti a Gerusalemme il capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini. Lo riporta Al Jazeera.

Macron, contro Hamas servono operazioni mirate

“Israele non è solo nella lotta contro il terrorismo di Hamas” ma “l’azione giusta da fare rispetto ai gruppi terroristici non è un’operazione massiccia che mette in pericolo i civili, ma operazioni mirate”. È quanto ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

Usa, nostri attacchi in Siria non c’entrano con guerra

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato che gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi sulla Siria per rispondere a quelli contro le forze americane in Iraq e Siria da parte di gruppi di milizie appoggiate dall’Iran. Gli attacchi americani sono “separati e distinti dal conflitto in corso tra Israele e Hamas”, ha affermato in una nota, come riporta la Bbc. Austin ha poi esortato tutte le forze statali e non a evitare azioni che potrebbero degenerare in un conflitto regionale più ampio.

Intelligence Germania, rischio di violenze contro ebrei

Il direttore dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), l’intelligence interna tedesca, Thomas Haldenwang, ha avvertito della possibilità di attacchi mirati contro gli ebrei in considerazione del conflitto in Medioriente. Haldenwang, parlando a Der Spiegel, ha spiegato che da quando Hamas ha attaccato Israele, in Germania sono già stati commessi circa 1.800 crimini in questo contesto. “Temo che questa nuova ondata di antisemitismo ci accompagnerà per molto tempo”, ha detto ancora il direttore del Bfv, che considera l’aumento dell’antisemitismo come un “punto di rottura”. L’odio verso gli ebrei nelle strade tedesche ricorda “i tempi peggiori della storia tedesca”, ha aggiunto.

Marina Israele ha distrutto base Hamas in sud Gaza

“I combattenti della 13a flotta hanno effettuato nella notte un raid mirato dal mare nel sud della Striscia di Gaza”. È quanto fa sapere sui social l’esercito israeliano. “Nell’ambito dell’operazione, le forze hanno distrutto le infrastrutture terroristiche di Hamas”, si legge in un post, “all’attacco hanno preso parte altre navi della marina e aerei. Le truppe hanno lasciato l’area al termine della missione”.

Autorità Gaza, oltre 7.300 morti in raid Israele

Sale ancora il bilancio delle vittime dei raid israeliani nella Striscia di Gaza che ora supera i 7.300 morti. Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Nel dettaglio, dal 7 ottobre data dell’inizio della guerra tra Hamas e Israele i bombardamenti da parte delle forze di Tel Aviv hanno provocato la morte di almeno 7mila e 329 persone.

Iran, Israele e sostenitori pagheranno per crimini

“Presto i criminali di guerra sionisti e i loro noti sostenitori si inginocchieranno davanti alla determinazione, alla perseveranza e alla posizione esemplare della nazione palestinese e saranno puniti per i loro crimini”. Lo scrive sul proprio account X Nasser Kanaani, portavoce del ministero iraniano degli Esteri. Un possibile coinvolgimento di Teheran nella guerra in corso tra Israele e Hamas è uno degli scenari più temuti a livello internazionale.

Onu accusa Israele di crimini guerra

“La punizione collettiva è un crimine di guerra” e “la punizione collettiva di Israele nei confronti dell’intera popolazione di Gaza deve cessare immediatamente”. Lo ha affermato Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani(Ohchr). Shamdasani ha aggiunto che “l’uso da parte di Israele di armi esplosive con effetti ad ampio raggio in aree densamente popolate ha causato danni estesi alle infrastrutture civili e perdite di vite umane che sono difficilmente compatibili con il diritto internazionale umanitario”.

Allarme aereo a Tel Aviv, razzo colpisce edificio

Le sirene di allarme aereo sono risuonate nell’area di Tel Aviv, compresi i sobborghi della città. Lo riporta The Times of Israel. Il capo del servizio di sicurezza israeliano, Eli Bean, ha riferito che ci sono le prime notizie di un razzo che ha colpito un edificio a Tel Aviv. Almeno altri otto razzi sono stati intercettati. Tre persone sono rimaste leggermente ferite. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Al-Qasam, hanno rivendicato il lancio di razzi. 

Berlino, Israele ha diritto e dovere a difendersi

Israele ha il “diritto e il dovere” di difendersi davanti ad un “attacco terroristico continuato” contro il suo Stato da parte di una “organizzazione terroristica”. Lo ha detto in conferenza stampa a Berlino il vice portavoce del governo tedesco, Wolfgan Buechner. “Il governo israeliano protegge la propria popolazione, è il suo diritto e il suo dovere”, ha detto Bechner, sottolineando che ci si potrebbe aspettare una cosa simile anche dal governo tedesco.

Razzi Iran contro base Usa in Siria

Attivisti dell’opposizione siriana affermano che combattenti sostenuti dall’Iran hanno lanciato razzi contro il giacimento petrolifero a Al-Oman, in Siria, che ospita truppe statunitensi. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede in Gran Bretagna, ha dichiarato che sei razzi hanno colpito il giacimento petrolifero nella provincia orientale di Deir el-Zour ma non è chiaro se ci siano state vittime. L’attacco è avvenuto ore dopo che i caccia americani avevano lanciato attacchi aerei su due località collegate al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie dell’Iran, ferendo 7 combattenti iracheni sostenuti dall’Iran. 

Oms: “Almeno 1.000 corpi sotto macerie a Gaza”

“L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha affermato di aver ricevuto “stime secondo cui ci sono ancora più di 1.000 persone sotto le macerie che non sono state ancora identificate” a Gaza e che non sono ancora state incluse nel bilancio degli oltre 7.000 morti. Lo ha detto Richard Peeperkorn, rappresentante dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, come riporta Al Jazeera.

Cremlino: “Invito ad Hamas? Abbiamo contatti con tutti”

“Continuiamo e riteniamo necessario continuare i nostri contatti con tutte le parti e, ovviamente, continueremo il nostro dialogo con Israele” sulla situazione in Medioriente. È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando le critiche ricevute da Israele per la visita a Mosca di una delegazione di Hamas. Lo riporta Ria Novosti. I rappresentanti del gruppo palestinese hanno avuto un incontro con il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov. 

Dieci camion di aiuti e delegazione medici entrano a Gaza

Una delegazione sanitaria composta da 10 medici stranieri è entrata a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah, che collega l’Egitto e la Striscia, insieme a un convoglio di 10 camion che trasportano acqua, cibo e medicine. Lo riporta Al Jazeera. Il nuovo convoglio porta il numero totale di camion con aiuti che sono entrati nella Striscia di Gaza a 84 anche se il capo dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, li ha definiti “solo briciole“.

Incontro Iran-Hamas a Mosca, sul tavolo cessate il fuoco

Il viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani ha discusso a Mosca del cessate il fuoco tra Palestina e Israele con il membro dell’ala politica di Hamas, Abu Marzouk. Lo si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram dell’ambasciata iraniana a Mosca, come riporta l’agenzia Tass. Durante l’incontro, il viceministro degli Esteri iraniano ha sottolineato le posizioni di principio del Paese a sostegno della Palestina, ha affermato l’ambasciata. “La priorità di Teheran nei negoziati con le parti straniere sono un immediato cessate il fuoco, l’assistenza alla popolazione la revoca dell’assedio a Gaza”, ha aggiunto l’ambasciata iraniana citando il viceministro.

Media, drone caduto in Egitto

L’emittente televisiva egiziana al-Qahera News ha dichiarato che uno “strano oggetto”, probabilmente un drone, è atterrato vicino a una centrale elettrica nella città egiziana di Nuweiba, sul Mar Rosso, non lontano da Taba. I filmati trasmessi dall’emittente hanno mostrato detriti e fumo che si alzavano dal fianco della montagna vicino alla città. Non sono state fornite ulteriori informazioni.

Unrwa: “Aiuti arrivati a Gaza sono briciole”

“Molti di noi hanno visto in questi camion che entrano dal valico di Rafah un barlume di speranza. Tuttavia, questo sta diventando una distrazione. Questi pochi camion non sono altro che briciole che non faranno la differenza per due milioni di persone nelle strade” di Gaza. Lo ha detto il capo dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, parlando in conferenza stampa. “Dovremmo evitare di far passare il messaggio che pochi camion al giorno significhino la fine dell’assedio agli aiuti umanitari: non è vero”, ha aggiunto, come riporta Al Jazeera, “l’attuale sistema è destinato a fallire. Ciò che serve è un flusso di aiuti significativo e ininterrotto e per riuscirci abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario per garantire che raggiunga chi ne ha bisogno. Non dovrebbe essere una richiesta eccessiva”.

57 operatori Unrwa uccisi a Gaza da inizio guerra

“In un giorno abbiamo avuto la conferma che 15 persone erano state uccise” e in totale “almeno 57 miei colleghi sono stati uccisi”. È quanto ha affermato il capo dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini, in conferenza stampa. Lo riporta Al Jazeera. “Un nostro operatore due giorni fa è morto mentre andava al panificio a prendere il pane”, ha aggiunto, “ha lasciato sei bambini dietro di sé, sei bambini sfollati nei rifugi”.

Almeno 229 ostaggi in mani Hamas

Almeno 229 persone, tra civili e soldati, sono in ostaggio nelle mani di Hamas. Lo ha riferito il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari. Lo riporta Haaretz. Tra gli ostaggi, che sono stati fatti prigionieri durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, ci sarebbero anche oltre 20 cittadini israeliani con doppia nazionalità. Quattro donne che erano tenute ostaggio sono già state liberate negli scorsi giorni.

Esercito Israele: missile su Egitto lanciato da Yemen

Il missile che ha colpito la città egiziana di Taba è stato lanciato “dall’area del Mar Rosso”. È quanto afferma il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, facendo evidente riferimento allo Yemen. Lo riporta The Times of Israel. “Nelle ultime ore è stata rilevata una minaccia aerea nella zona del Mar Rosso”, ha detto Hagari, “aerei da combattimento sono stati fatti decollare e la questione è oggetto di indagine”. “A nostro avviso, l’impatto avvenuto in Egitto ha origine da questa minaccia”, ha aggiunto, “Israele lavorerà insieme all’Egitto e agli Stati Uniti e rafforzerà la difesa contro le minacce provenienti dall’area del Mar Rosso”.

Missile su Taba, in Egitto: sei feriti

Un missile ha colpito la località turistica egiziana di Taba, al confine con Israele, cadendo su una struttura medica e ferendo sei persone: lo ha riferito il media statale egiziano Al Qahera News. Secondo al-Qahera News, che ha stretti legami con i servizi segreti egiziani, il missile ha colpito una struttura medica dove erano parcheggiate le ambulanze e un edificio amministrativo dell’ospedale. È in corso un’indagine. Il ministero della Sanità egiziano ha dichiarato che tutte e sei le persone hanno riportato ferite lievi e sono state curate in ospedale. Una fonte della sicurezza egiziana, citata da al-Qahera, ha detto che l’Egitto si è riservato il diritto di rispondere all’attacco. Taba si trova proprio al confine con Israele e dista circa 10 chilometri dalla città meridionale israeliana di Eilat. 

Hamas: “Serve tempo per ritrovare ostaggi nascosti a Gaza”

Il movimento palestinese Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi finché non verrà concordato un cessate il fuoco. Lo ha detto al quotidiano russo Kommersant il rappresentante della delegazione di Hamas a Mosca, Abu Hamid. Secondo lui, Hamas ha dichiarato fin dai primi giorni della guerra l’intenzione di liberare i ‘prigionieri civili’, ma ci vuole tempo per ritrovare tutti coloro che sono stati nascosti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. Abu Hamid ha sottolineato che per portare a termine questo compito è necessario un ambiente tranquillo e la fine dei bombardamenti.

3 palestinesi uccisi in raid esercito Israele a Jenin

Tre palestinesi sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti negli scontri con l’esercito israeliano a Jenin. Si tratta di Abdullah Bassam Abu Al-Haija, della città di Al-Yamoun, a ovest di Jenin, a cui hanno sparato; Ayser Muhammad Al-Amer, 24 anni, del campo di Jenin; e Jawad Al-Turki, trovato senza vita nelle vicinanze della scuola Al-Wakala del campo in Cisgiordania. Lo riferisce il direttore dell’Ospedale governativo di Jenin, dottor Wissam Bakr, come riporta l’agenzia Wafa. Fonti mediche hanno confermato che le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco contro un’ambulanza, l’hanno fermata e hanno impedito che raggiungesse il 24enne agonizzante, lasciandolo morire.

Fonti locali, riportate dalla Wafa, hanno anche riferito che l’esercito israeliano ha preso d’assalto la città di Jenin, ha fatto irruzione in diversi edifici e case e vi ha schierato cecchini. Nel frattempo, i cieli della città di Jenin e del suo campo profughi sono stati testimoni di intensi voli di droni e aerei da guerra israeliani. I bulldozer dell’esercito di Tel Aviv hanno distrutto strade, infrastrutture e la principale linea d’acqua che alimenta il campo.

Nuovo raid esercito Israele a Gaza nella notte

Israele durante la notte ha inviato carri armati e truppe nella Striscia di Gaza per una seconda incursione, dicono le forze di difesa israeliane, colpendo uomini e siti di Hamas. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che il raid vicino al quartiere di Shuja’iyya, nella parte orientale della città di Gaza, è stato effettuato da fanteria, genieri e forze corazzate, con droni ed elicotteri da combattimento dell’aeronautica israeliana che fornivano copertura aerea. L’esercito afferma che artiglieria e attacchi aerei sono stati effettuati contro siti appartenenti al gruppo terroristico Hamas, compresi siti di lancio di missili guidati anticarro e centri di comando. Anche diversi membri di Hamas sarebbero stati colpiti. Tutte le forze israeliane hanno lasciato l’area e non si registrano feriti. L’operazione segna la seconda notte consecutiva in cui le forze dell’IDF entrano brevemente nella Striscia di Gaza.

Caccia Usa attaccano obiettivi in Siria

Aerei da combattimento statunitensi hanno lanciato attacchi aerei su due località nella Siria orientale collegate al Corpo delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Lo ha affermato il Pentagono, spiegando che gli attacchi sono una rappresaglia per una serie di attacchi di droni e missili contro basi e personale statunitensi nella regione, iniziati all’inizio della scorsa settimana.I raid statunitensi riflettono la determinazione dell’amministrazione Biden a mantenere un delicato equilibrio. Gli Stati Uniti vogliono colpire il più duramente possibile i gruppi sostenuti dall’Iran sospettati di prendere di mira gli Stati Uniti, per scoraggiare future aggressioni, alimentate dalla guerra di Israele contro Hamas, lavorando anche per evitare di infiammare la regione e provocare un conflitto più ampio.Secondo un alto funzionario militare statunitense, gli attacchi sono stati effettuati vicino a Boukamal da due aerei F-16 e hanno colpito aree di stoccaggio di armi e munizioni collegate all’IRGC. Il funzionario ha detto che nella base c’erano miliziani allineati con l’Iran e personale dell’IRGC e nessun civile, ma gli Stati Uniti non hanno ancora alcuna informazione sulle vittime o una valutazione dei danni. Un alto funzionario della difesa ha affermato che i siti sono stati scelti perché l’IRGC immagazzina lì i tipi di munizioni che sono stati utilizzati negli attacchi contro le basi e le truppe statunitensi.

von der Leyen: “Hamas organizzazione terroristica”

“Hamas è senza dubbio un’organizzazione terroristica e dobbiamo combattere Hamas, come qualsiasi organizzazione terroristica. Hamas nel suo comportamento militante e terroristico, in quanto un’organizzazione terroristica deve essere distrutta”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. “Ma altri paesi hanno molta influenza nella regione. Questo è visibile nel rilascio degli ostaggi e questo è molto positivo e siamo molto grati a quei paesi che hanno preso l’iniziativa e hanno usato la loro influenza per allentare l’escalation e trovare una soluzione per gli ostaggi e trovare la possibilità di ottenere il rilascio degli ostaggi”, ha aggiunto. “Hamas ha provocato una crisi umanitaria a Gaza, per la Commissione è molto importante che continuiamo a intensificare i nostri sforzi per affrontare la crisi umanitaria a Gaza” ha sottolineato.

Gli aiuti alla Striscia

“Gli aiuti devono raggiungere Gaza, senza ostacoli e rapidamente: le 56 tonnellate di aiuti che i nostri primi due voli umanitari all’estero verso l’Egitto sono state ora consegnati a Gaza. Questo è importante ma ovviamente serve di più” ha aggiunto Von Der Leyen. “Avremo i nostri prossimi due voli, previsti per oggi, venerdì, e altri sono pianificati nei giorni successivi. Inoltre, stiamo procedendo rapidamente nell’attuazione degli ulteriori 50 milioni di euro di aiuti umanitari aggiuntivi per Gaza. Forse ricorderete che gli aiuti umanitari per Gaza previsti erano per 25 milioni. E una settimana fa circa li abbiamo triplicati arrivando a 75 milioni di euro. Ora questi ulteriori 50 milioni devono essere implementati.Domani firmeremo contratti da 14 milioni di euro con le agenzie dell’Onu e gli altri 10 milioni serviranno per i voli di cui ho appena parlato”, ha spiegato.

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