I connazionali rimasti bloccati nel paese sono atterrati all'aeroporto di Pratica di Mare
Sono atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino Roma, gli italiani di ritorno da Israele dopo l’inizio degli attacchi di Hamas. Due voli militari richiesti dalla Farnesina sono atterrati martedì mattina riportando nel Paese i nostri connazionali rimasti bloccati a causa dell’annullamento di molti voli di linea. “Eravamo con un gruppo in pellegrinaggio a Gerusalemme Est. Ci siamo rifugiati in un convento e tramite l’Unità di crisi siamo rientrati. Una super organizzazione. Bisogna ringraziarli”, racconta ai cronisti Enrico De Salve di Milano. C’è chi, come Federico dei Castelli Romani, era in vacanza con la famiglia quando c’è stata l’escalation militare: “Mia figlia? Per fortuna non si è accorta di nulla. L’immagine più brutta? In realtà le ho viste sui giornali perché a Tel Aviv e Gerusalemme si è visto poco rispetto a ciò che è successo vicino alla Striscia di Gaza. Abbiamo avuto paura però c’è da dire che in Israele sono preparatissimi”. Giuseppe era invece in vacanza con un gruppo di amici a Tel Aviv: “In certe situazioni non ci si sente mai abbastanza protetti ma la Farnesina ha fatto tutto il possibile per aiutarci e li ringrazio. Eravamo in vacanza da martedì scorso e ci siamo trovati in mezzo ai bombardamenti. Siamo un po’ provati. Cosa sentivamo? Sentivamo le bombe praticamente in casa. La giornata peggiore è stata quella di sabato sera perché c’era una concentrazione di 150 razzi sopra le nostre teste abbattuti dal sistema di difesa missilistico israeliano. Noi eravamo in centro e sentivamo proprio la doppia esplosione, quella del missile e quella dalla contraerea. È stato orribile” racconta l’uomo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata