“Non siamo interessati ad accordi che ci condannino al ruolo eterno di esportatori di materie prime, minerali e petrolio“. È quanto ha affermato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, da oggi al comando del Mercosur, commentando la controproposta dell’Unione europea avanzata nel marzo di quest’anno sull’accesso delle imprese europee alle gare pubbliche nei Paesi del blocco, ovvero Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. Lo riporta Cnn Brasil. “È inaccettabile rinunciare al potere d’acquisto dello Stato, uno dei pochi strumenti di politica industriale che ci è rimasto”, ha aggiunto Lula.
Brasile, Lula contro Ue: “Non firmiamo accordi che ci condannano”
Il presidente di turno del Mercosur: “Non vogliamo avere eterno ruolo di esportatori di materie prime”
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