Von der Leyen contro estremismi loda il "profondo spirito europeo" di Madrid
La presidenza spagnola dell’Ue arriva in un momento “cruciale“. Così lo ha definito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che si è recata a Madrid dal premier Pedro Sanchez per la consueta visita del Collegio dei commissari, avvenuta per l’inizio del semestre. E questo perché sarà l’ultima completa prima del rinnovo del Parlamento europeo, a giugno del prossimo anno. L’Esecutivo Ue, come il governo spagnolo alla guida del Consiglio Ue – hanno riferito Sanchez e von der Leyen in conferenza stampa congiunta – puntano a chiudere l’accordo con il Parlamento europeo sul Patto sulla migrazione e asilo, che ha visto lo storico accordo sulla posizione negoziale al Consiglio, osteggiato da Ungheria e Polonia contrarie alla solidarietà obbligatoria. Questo è uno dei dossier su cui la presidenza spagnola dovrà lavorare, oltre all’allargamento dell’Ue ai Balcani e all’Ucraina, nonché alla riforma del Patto di Stabilità che von der Leyen, ha detto, punta a concludere entro la fine dell’anno. La presidenza spagnola sarà però segnata dalle elezioni generali in programma il 23 luglio che potrebbero portare a un cambio di governo alla Moncloa. Secondo gli ultimi sondaggi il Partito popolare sarebbe in testa ma dovrebbe allearsi con l’ultradestra di Vox per raggiungere una maggioranza assoluta. L’avanzata della formazione di Santiago Abascal avverrebbe sulla scia dell’ascesa delle destre negli Stati membri che potrebbe riflettersi anche nella nuova Eurocamera e in un’eventuale patto tra i popolari del Ppe e i conservatori di Ecr, il gruppo di Fratelli d’Italia.
von der Leyen contro gli estremismi
“Gli estremisti, che siano di destra o di sinistra, guardano indietro e temono qualsiasi tipo di cambiamento. Noi gruppi democratici di centro dobbiamo dimostrare di avere le idee chiare su come vogliamo affrontare il cambiamento che sta avvenendo”, ha detto von der Leyen, interrogata sull’ascesa dei movimenti estremisti in Europa. Un messaggio politico forte, quello dell’ex ministra tedesca, arrivata al vertice delle istituzioni Ue grazie al sostegno trasversale di socialdemocratici, liberali e popolari, forse indirizzato anche al suo stesso partito dei popolari, guidato da Manfred Weber, che sta portando avanti un sempre meno celato avvicinamento ai conservatori. La presidente della Commissione ha sottolineato di confidare che la presidenza spagnola sarà efficace, qualunque sia l’esito del voto e di avere piena fiducia nel “profondo spirito europeo della Spagna”.
Sanchez: “Presidenza all’insegna della normalità”
Lo stesso Sanchez ha sottolineato che la presidenza si svolgerà in una “assoluta normalità”. Il leader ha poi rimarcato l’obiettivo di Madrid di raggiungere sul dossier della migrazione un accordo che sia “equilibrato”. “Vogliamo costruire ponti per chiudere un accordo” che sia “positivo per tutti”, ha detto il premier spagnolo che ha però rivendicato l’utilizzo della maggioranza qualificata e non l’unanimità in questioni come la migrazione, visto che i trattati europei lo prevedono. Sanchez, che oggi ha ricevuto alla Galleria delle Collezioni Reali, il nuovo museo aperto a Madrid con le opere d’arte raccolte dai monarchi spagnoli, 17 commissari Ue e von der Leyen, ha poi rimarcato l’idea della necessità di avviarsi verso “un’Unione europea più federale”. “Credo che bisognerà avanzare verso un’Ue federalizzata, dobbiamo condividere più politiche e più sovranità, dobbiamo dare una risposta europea alle sfide comuni”, ha affermato, rispondendo a una domanda sull’allargamento dell’Ue a Ucraina e Balcani. Il leader ha quindi illustrato le priorità della presidenza spagnola: la reindustrializzazione dell’Europa, l’avanzamento sulla transizione ecologica, il raggiungimento di un’economia più prospera e più giusta e il rafforzamento dell’unità europea. Tra i temi centrali c’è anche l’appoggio all’Ucraina e Sanchez ha iniziato la presidenza proprio a Kiev con una visita a Volodymyr Zelensky. “L’Ue e l’Ucraina rimarranno insieme fino alla vittoria finale”, ha garantito Sanchez. Il Collegio dei commissari, dopo la riunione con il governo spagnolo è stato ricevuto in udienza dal re di Spagna Felipe VI.
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