Il presidente russo ai corrispondenti di guerra: "Mai rifiutato trattative per risolvere il conflitto"
Il presidente russo Vladimir Putin ribadisce che la controffensiva dell’esercito ucraino contro le truppe di Mosca non sta sortendo risultati. “La controffensiva ucraina su larga scala con l’utilizzo di riservisti predisposti per questi scopi, va avanti dal 4 giugno e continua tuttora”, ha dichiarato il leader del Cremlino in un incontro con i corrispondenti di guerra russi. Ha precisato inoltre che Kiev “non ha avuto successo in nessuno dei settori” della controffensiva ma ha riportato “pesanti perdite”.
“Obiettivi adattati a situazione ma non cambiano”
Dal numero uno di Mosca anche altri aggiornamenti sulla cosiddetta ‘operazione militare speciale’. “”Gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina sono adeguati alla situazione, ma in generale non cambiano“, ha detto, precisando che gli obiettivi di Mosca “sono di natura fondamentale per noi”. Secondo Putin in Ucraina non dovrà mai esserci “nulla di neonazista”.
“Distruzione diga è opera di Kiev”
Putin ha rilanciato la tesi della responsabilità ucraina per la distruzione della diga di Kakhovka. “Kiev è responsabile della tragedia della diga di Nova Kakhovka“, ha affermato. Secondo il leader del Cremlino le forze ucraine avrebbero colpito “intenzionalmente e ripetutamente” la diga con il sistema lanciarazzi multiplo Himars. Putin ha aggiunto che “tutti i cittadini danneggiati dall’esplosione della diga saranno assistiti secondo le leggi e gli standard russi”.
“Perdite Kiev 10 volte superiori alle nostre”
Fornita anche la versione russa del bilancio delle perdite del conflitto. “Abbiamo dieci volte meno perdite rispetto alle forze armate dell’Ucraina“, ha dichiarato Putin, e questo nonostante sia “chiaro” che nei conflitti “la parte in difesa subisce meno perdite”. “Il rapporto è a nostro favore”, ha precisato ancora il leader del Cremlino.
“Valutiamo ‘zona di sicurezza’ sul territorio ucraino”
La Russia, “in caso di continui bombardamenti delle sue regioni, prenderà in considerazione la creazione di una ‘zona sanitaria di sicurezza’ sul territorio dell’Ucraina“, ha annunciato inoltre Putin. Secondo il leader del Cremlino ci sono “diversi modi” per risolvere il “problema” dei bombardamenti di Kiev in territorio russo. “Se continua così – ha aggiunto – dovremo considerare la questione di creare una sorta di ‘zona sanitaria di sicurezza’ sul territorio dell’Ucraina a una tale distanza dalla quale sarebbe impossibile colpire il nostro territorio”.
“Non è necessaria la legge marziale”
Per quanto riguarda i prossimi piani, Putin ha detto che in Russia “non c’è bisogno di introdurre la legge marziale”. Ha anche aggiunto che “al momento” non è necessaria una nuova mobilitazione e che “non è previsto l’invio di coscritti nella zona dell’operazione militare speciale” sul territorio dell’Ucraina.
“Alcuni nostri generali si sono rivelati inefficienti”
Ma da Putin sono arrivate anche accuse ai vertici militari dell’esercito. “L’operazione militare speciale in Ucraina” ha rivelato che nell’esercito russo ci sono generali “che si sono dimostrati, per usare un eufemismo, inefficaci” mentre altri “che sembravano essere seduti nell’ombra si sono rivelati molto efficaci e necessari”, ha dichiarato.
“Potremmo usare anche noi proiettili all’uranio”
In merito alla fornitura a Kiev di proiettili all’uranio impoverito da parte di alcuni stati Occidentali “non c’è bisogno di agire sulla prevenzione. Li abbiamo anche noi e ci riserviamo il diritto di utilizzarli come risposta”, ha detto il leader del Cremlino. Secondo Putin l’Occidente è pronto a fornire a Kiev “vecchi proiettili all’uranio impoverito” perché nei magazzini di armi “non è rimasto nulla”.
“Pensiamo di uscire dall’accordo sul grano”
Putin ha inoltre affermato che la Russia sta pensando di uscire dall’accordo sul corridoio per l’esportazione di grano dall’Ucraina attraverso il mar Nero. “Pensiamo di uscire dall’accordo sul grano, soprattutto se il corridoio viene utilizzato dall’Ucraina per attacchi con l’aiuto dei droni“, ha detto. Il leader del Cremlino ha aggiunto che la Russia, “in caso di ritiro dall’accordo sul grano, sarà pronta a fornire gratuitamente ai paesi più poveri il volume di grano proveniente dall’Ucraina”.
“Mai rifiutato trattative per risolvere la situazione”
Con riferimento agli sforzi diplomatici per una soluzione del conflitto, Putin ha detto che “la Russia non ha mai rifiutato di effettuare trattative che potrebbero portare a risolvere la situazione in Ucraina”. A detta di Putin la “chiave” per risolvere il conflitto ucraino è “l’interruzione della fornitura di armi e attrezzature militari a Kiev da parte dell’Occidente“.
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