Il Paese nipponico è l'unico tra i membri del G7 a non aver adottato garanzie nei confronti delle persone Lgbtq+

Il Giappone potrebbe avvicinarsi a compiere un importante passo verso il riconoscimento dei diritti Lgbtq+. Il tribunale distrettuale di Fukuoka ha infatti stabilito che la mancanza di tutele legali per la comunità arcobaleno è incostituzionale. Si tratta dell’ultima di cinque cause intentate nel 2019 da 14 coppie dello stesso sesso contro il governo nipponico. Il giudice del caso di Fukuoka, Hiroyuki Ueda, ha stabilito che “la situazione attuale, che esclude le coppie omosessuali senza alcuna misura legale per diventare famiglie, è incostituzionale”. Molti sostenitori hanno manifestato e applaudito fuori dal tribunale, sventolando bandiere arcobaleno e mostrando cartelli. Il comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha ripetutamente sollecitato il Giappone ad affrontare la discriminazione contro le coppie dello stesso sesso e, ad oggi, il Paese nipponico è l’unico tra i membri del G7 a non aver adottato tutele legali per le persone Lgbtq+.

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