Istituiti ulteriori posti di blocco con la polizia che controlla l'identità dei passanti

A 34 anni dalla repressione militare delle proteste studentesche a favore della democrazia, la piazza Tiananmen di Pechino, in Cina, è sottoposta a pesanti controlli di sicurezza. Lungo il viale principale Chang’an sono stati istituiti ulteriori posti di blocco, mentre i visitatori e i ciclisti sono fermati dalla polizia che ne controlla l’identità. La folla di turisti ha visitato l’iconico sito e centinaia di persone si sono messe in fila per entrare nella piazza. La Cina non permette di discutere pubblicamente degli eventi del 3-4 giugno 1989, quando i soldati a bordo di carri armati e mezzi corazzati entrarono nel cuore di Pechino e centinaia, forse migliaia, di persone furono uccise. L’esatto bilancio delle vittime rimane sconosciuto. In vista dell’anniversario, un gruppo di madri che hanno perso i loro figli nella repressione di Tiananmen ha chiesto un risarcimento e ha rilasciato una dichiarazione in cui rinnova la richiesta di “verità”. Human Rights Watch ha chiesto al governo cinese di riconoscere la responsabilità dell’uccisione dei manifestanti pro-democrazia.

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