Il consigliere del presidente ucraino Zelensky a LaPresse: "Invitiamo Papa Francesco ad unirsi alla nostra formula di pace"

Il sostegno di Italia, Germania, Francia e altri partner è un elemento chiave per ripristinare la pace globale e lo stato di diritto“. Lo ha detto a LaPresse il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “Oggi in Ucraina è evidente che non è in corso una guerra territoriale ma, piuttosto, è una guerra per le regole della vita, per i valori, per l’opportunità di essere sè stessi. Attraverso la guerra di aggressione in Ucraina, la Russia ha cercato di attuare il suo ben noto concetto di dominio paneuropeo“, ha spiegato Podolyak. “E quindi, è chiaro che il sostegno di Italia, Germania, Francia e altri partner è un elemento chiave per ripristinare la pace globale e lo stato di diritto”, ha aggiunto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

È anche importante che gli alleati siano coerenti nel difendere la libertà e la democrazia e comprendano appieno la natura della guerra e le conseguenze per il sistema di sicurezza mondiale se la guerra non si conclude correttamente. Alle condizioni esclusivamente dell’Ucraina”, ha affermato ancora Podolyak. In questo contesto si collocano le recenti visite di Zelensky a Roma, Berlino, Parigi e Londra. “Ecco perché Zelensky visita personalmente i Paesi partner – ha spiegato il consigliere presidenziale -. Per sottolineare ancora una volta l’importanza di aiutare l’Ucraina”. “Perché aiutare l’Ucraina – ha aggiunto Podolyak – significa anche aiutare l’Europa stessa a rimanere una società affidabile, stabile, sicura e libera“.

“Armi da Italia per obiettivo comune fine guerra”

“Vediamo la posizione di principio dell’Italia e di molti altri Paesi, che sostengono fermamente la fornitura di armi all’Ucraina. Si tratta di un obiettivo comune: porre fine alla guerra iniziata dalla Russia nel più breve tempo possibile e con perdite umane minime. L’unico prerequisito è la consegna tempestiva di armi in quantità sufficiente” le parole di Mykhailo Podolyak. Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è poi soffermato sui possibili negoziati di pace. “Vorrei sottolineare che l’Ucraina è una sostenitrice della pace e dei negoziati di pace. Ma esclusivamente nei termini dell’Ucraina e del diritto internazionale”, ha spiegato Podolyak. “Pertanto, – ha proseguito – avranno sicuramente luogo negoziati veri e non falsi, ma solo dopo il completo ritiro delle forze armate russe dal territorio dell’Ucraina entro i confini del 1991”. “La vittoria dell’Ucraina è la vittoria del mondo intero, perché non si tratta solo della liberazione di tutti i territori temporaneamente occupati, ma anche dell’assicurare alla giustizia tutti i colpevoli di aggressione e altri crimini ai sensi del diritto penale internazionale“, ha concluso Podolyak.

“Invitiamo Papa ad unirsi a formula pace Kiev”

“Per finalizzare correttamente la guerra, dobbiamo attuare un piano d’azione concreto. La formula di pace. Dove gli accenti sono chiaramente posizionati. Invitiamo Sua Santità a unirsi a questo, non per una mediazione astratta, ma per una vera fine della guerra nei termini della giustizia” aggiunge a LaPresse il consigliere presidenziale ucraino. “Questo incontro con il Papa – ha proseguito Podolyak – è stato necessario per allineare gli orologi e trasmettere la portata della catastrofe che sta accadendo in Ucraina in connessione con l’aggressione russa. E per sottolineare ancora una volta pubblicamente il punto chiave: l’aggressore che ha attaccato senza motivo l’Ucraina e che commette consapevolmente omicidi di massa in territorio straniero è la Russia”.

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