Zelensky chiede al mondo di agire contro la Russia. Kuleba: "Mosca è peggio dell'Isis". Kiev nega presenza truppe Nato sul campo
Un video che mostra la decapitazione di un soldato ucraino ha generato sgomento e condanna da parte delle autorità di Kiev e della comunità internazionale. Il Cremlino lo ha definito “orribile” e ha avvertito che doveva essere verificato, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i leader a reagire contro le azioni di terrore della Russia. Mosca “è peggio dell’Isis”, ha affermato il ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba.
Le immagini che circolano online
Il video, circolato online, mostra un uomo in uniforme verde che indossa la tipica fascia gialla dei combattenti ucraini e che urla prima che un altro uomo in mimetica usi un coltello per decapitarlo. Appare poi un terzo uomo che regge un giubbotto antiproiettile, probabilmente appartenente all’uomo decapitato. Tutti e tre parlano in russo. Anche altre immagini choc di decapitazioni sono circolate sui social. La Cnn ha riferito dell’esistenza di un altro video pubblicato su un social filorusso l’8 aprile, presumibilmente filmato da mercenari russi del gruppo Wagner, in cui appaiono i cadaveri decapitati di quelli che sembrano essere due soldati ucraini.
La Nato sconvolta dai video
La missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina si è detta “sconvolta dai video particolarmente raccapriccianti pubblicati sui social media”. Mentre la Ue ha riferito che se l’autenticità di questi sarà confermata si tratterà di “un nuovo brutale promemoria della disumanità dell’aggressione russa”.
I documenti dell’intelligence Usa
Intanto continuano a emergere nuovi dettagli sui documenti dell’intelligence Usa diffusi online. Tra questi ve n’è uno in particolare che delinea quattro scenari ‘jolly’ che potrebbero influenzare l’andamento del conflitto in Ucraina, come la morte del presidente russo Vladimir Putin o quella di Zelensky.
Durante una visita ufficiale a Madrid il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha riferito che i documenti trafugati contengono un mix di notizie vere e di falsità. E che le notizie vere non sono più attuali. Il ministro ha quindi categoricamente smentito la presenza di forze speciali della Nato sul suolo ucraino, come sembrano indicare i documenti, e si è detto convinto che la pubblicazione di questi è un’operazione che è stata condotta per minare la fiducia degli alleati negli Stati Uniti. Una fiducia che invece, ha affermato, resta intatta. Penso che sia “un’azione condotta di proposito. E’ ovvio che il beneficiario è la Russia, insieme ai suoi alleati”, ha affermato Reznikov in una conferenza stampa congiunta con l’omologa spagnola Margarita Robles. Il ministro ha ribadito la richiesta di caccia, in particolare F-16 e Saab 39 Gripen, che è stata presentata oggi anche dal premier ucraino Denys Shmyhal al segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. “Sono sicuro che arriverà il giorno in cui ci sarà una coalizione per inviare caccia”, come avvenuto per i tank Leopard, ha affermato Reznikov, sottolineando che per Kiev “la prima priorità è distruggere il dominio russo nell’aria”.
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