Il ministro degli Esteri ha parlato a margine del Consiglio Ue a Bruxelles: "Aspettiamo di conoscere i punti del progetto di pace di Pechino, lo valuteremo"
In corso a Bruxelles il Consiglio Ue Affari esteri con focus sul decimo pacchetto di sanzioni dell’Unione contro la Russia per l’invasione in Ucraina. A margine dell’incontro il titolare degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato l’annuncio da parte del suo omologo cinese Wang Yi di un piano di pace di Pechino per la chiusura del conflitto: “Aspettiamo di conoscere i 12 punti del progetto di pace della Repubblica popolare cinese e lo valuteremo. Ci auguriamo che vada nella giusta direzione, che i cinesi si muovono nella direzione, di spingere la Federazione russa a fermare l’aggressione, a sedersi a un tavolo della pace. Invece di dare informazioni militari alla Federazione russa, chiediamo alla Cina di aiutare la Russia affinché si sieda al tavolo della pace“, ha dichiarato.
Alla vigilia della visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Kiev, ha poi detto che le relazioni tra Italia e Ucraina “sono ottime, è un paese amico, noi sosteniamo la sua candidatura per essere membro dell’Unione europea, vogliamo essere protagonisti della fase della ricostruzione. E abbiamo già deciso di organizzare un grande evento in Italia per coinvolgere il maggior numero possibile di imprese, stiamo lavorando con altri ministri del governo al fine di dare un messaggio chiaro e che la presidente del Consiglio riferirà a Zelensky, della voglia dell’Italia di essere protagonista della ricostruzione di questo paese che sarà parte del mercato interno dell’Unione europea“.
Nella prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha continuato Tajani, sarà presentato un documento di solidarietà con Kiev finalizzato alla pace: “All’Assemblea delle Nazioni Unite presenteremo, su spinta dei paesi occidentali, un documento. Stiamo raccogliendo le firme, stiamo concludendo il testo. Sarà un messaggio importante di solidarietà all’Ucraina, finalizzato alla pace, che verrà approvato nella sede prestigiosa delle Nazioni Unite. In occasione dell’anniversario una voce forte si leverà da New York”.
Infine, sul tema degli aiuti militari a Kiev, ha dichiarato che nel governo non si è parlato dell’invio di caccia. “Noi abbiamo sempre inviato armi difensive, non armi offensive. Adesso stiamo inviando strumenti per la difesa aerea Samp/T insieme alla Francia, quindi credo che nelle prossime settimane si perfezionerà l’invio di questo sistema di difesa aerea per contribuire alla protezione dei cieli ed evitare bombardamenti e altre perdite tra i civili”. Per quanto invece riguarda le munizioni, Tajani ha aperto alla possibilità di appalti congiunti: “È stato chiesto ai vari paesi di anticipare (le consegne), ma si può anche fare attraverso appalti (congiunti). È un problema che l’Alto rappresentante ha sollevato e che affronteremo con i ministri della difesa. Vedremo come poter sostenere al modo migliore l’Ucraina”.
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