Un uomo armato di kalahnikov si è introdotto nell'edificio uccidendo il capo della sicurezza e ferendo due guardie. Ha detto alle autorità che stava cercando la moglie scomparsa

Attacco contro l’ambasciata dell’Azerbaigian a Teheran, capitale dell’Iran. Un uomo si è introdotto nella sede diplomatica con un kalashnikov uccidendo il capo della sicurezza e ferendo due guardie. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri dell’Azerbaigian in un comunicato. Non è ancora stato fornito un movente per l’attacco. Un video, presumibilmente ripreso sulla scena, mostra un corpo senza vita appena dentro l’ambasciata. Il ministero degli Esteri dell’Azerbaigian ha comunicato che “un’indagine è attualmente in corso su questo infido attacco” e ha parlato di un aggressore che ha distrutto un posto di guardia sparando con un fucile d’assalto.

L’Azerbaigian confina a nord-ovest con l’Iran. Tra i due Paesi ci sono state tensioni da quando Azerbaigian e Armenia, sostenuta dall’Iran, hanno combattuto per la regione del Nagorno-Karabakh. A ottobre l’Iran ha lanciato un’esercitazione militare vicino al confine con l’Azerbaigian, mostrando la sua forza militare nonostante le proteste del Paese. L’Azerbaigian mantiene stretti legami con Israele, che Teheran considera uno dei suoi principali nemici regionali.

L’assalitore: “Cercavo mia moglie scomparsa”

Secondo quanto riporta l’agenzia Mizan, l’uomo che ha fatto irruzione nell’ambasciata ha detto alle autorità di essere entrato nella sede diplomatica per cercare la moglie. “Nell’aprile di quest’anno mia moglie è andata all’ambasciata dell’Azerbaigian a Teheran e non è tornata a casa“, ha detto l’uomo, aggiungendo di essersi recato più volte nella sede diplomatica a cercare la moglie senza ottenere risposta. “Ho pensato che mia moglie fosse ancora lì“, ha precisato, “questa mattina ho deciso di andare in ambasciata con il Kalashnikov che avevo già preparato”. Il procuratore iraniano Mohammad Shahriari ha riferito che la moglie dell’uomo era effettivamente scomparsa ad aprile dopo una visita all’ambasciata.

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