L'edificio era stato bombardato dai russi mesi fa quando era usato come principale rifugio anti-aereo
Il sindaco di Mariupol denuncia la demolizione del teatro della città occupata dai russi. “Mentre Mariupol in esilio pensa alla liberazione culturale, gli occupanti di Mariupol hanno demolito metà del teatro. Così in due giorni, lì non ci sarà nemmeno un ricordo fisico di esso”, ha affermato Petro Andriushchenko, via Telegram, come riporta il Kyiv Indipendent. Il teatro drammatico è diventato nelle prime settimane di guerra il principale rifugio antiaereo della città, fino a quando due attacchi aerei russi non l’hanno colpito il 16 marzo. Il bombardamento russo del teatro ha ucciso circa 300 persone che si nascondevano in attesa di essere evacuati dalla città. Il 29 giugno scorso, Amnesty International definì l’attacco al teatro di Mariupol un “chiaro crimine di guerra”.
Nella città sarebbero state scoperte 10mila nuove tombe, a 8 mesi dall’inizio dell’occupazione russa.
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