Vladimir Putin ha visitato il Ponte di Crimea, distrutto da un attacco a ottobre

La Russia è tornata a colpire duramente gran parte dell’Ucraina con una serie di attacchi missilistici su larga scala che hanno colpito anche abitazioni civili ed infrastrutture critiche. Diverse le regioni colpite, alcune anche duramente. Nella zona di Zaporizhzhia due persone sono state uccise e due ferite nel villaggio di Novosofiivka. Colpite anche le regioni di Kharkiv, Poltava, Dnipro e Odessa. Come già avvenuto durante i precedenti raid russi, in diverse zone del Paese sono stati registrati problemi con le forniture di elettricità e acqua. In altre zone, come nella regione di Sumy, sono scattati i blackout di emergenza, mentre nella regione di Kiev circa il 40% della popolazione si è trovato provvisoriamente senza elettricità.

L’operatore energetico Ukrenergo ha confermato diversi danni agli impianti ma, come affermato dal primo ministro ucraino Denys Shmygal, in generale il sistema energetico è rimasto intatto, anche grazie ai tempistivi interventi di riparazione. L’impatto degli attacchi missilistici russi è stato ridotto dalla difesa aerea ucraina, elogiata anche dal presidente Volodymyr Zelensky, nominato ‘persona dell’anno’ dal Financial Times, secondo cui il leader ucraino “rappresenta la resilienza del suo popolo ed è diventato un portabandiera della democrazia liberale”. Secondo l’aviazione di Kiev, sono stati oltre 60 i missili abbattuti dei circa 70 lanciati da Mosca.

A seguito degli attacchi russi, un missile è stato ritrovato sul territorio della Moldavia vicino al confine ucraino. A scoprire il razzo vicino alla città di Brychany è stata una pattuglia della polizia di frontiera dopo che, in relazione ai bombardamenti, era stato rafforzato il controllo sul territorio.

I raid dell’esercito di Mosca sono arrivati dopo che nella mattinata di ieri alcune esplosioni erano state registrate in due aeroporti militari russi. Ad essere colpite sono state le basi aeree nelle regioni di Saratov e Ryazan. Mosca ha accusato Kiev per l’attacco, affermando che tre soldati sono morti e altri quattro sono rimasti feriti a causa dei detriti caduti dopo che alcuni droni sono stati intercettati. Secondo il ministero della Difesa russo l’attacco è stato eseguito al fine di disabilitare gli aerei russi a lungo raggio presenti nelle basi colpite. Per la stampa ucraina, nella base di Saratov sono stati danneggiati due bombardieri Tu-95.

 

Intanto il presidente russo Vladimir Putin, che ha firmato una legge contro la propaganda Lgbt e un’altra che vieta i raduni vicino a chiese, stazioni e scuole, si è recato in visita in Crimea. Nell’occasione Putin, accompagnato dal vice premier Marat Khusnullin, ha attravesato il ponte che collega la Crimea alla Russia. Il ponte era stato ricostruito dopo che era stato parzialmente distrutto da un camnion-bomba. Il leader del Cremlino si è messo al volante di un’auto e ha attraversato personalmente il ponte.

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