La scoperta annunciata dall'intelligence di Kiev dopo la perquisizione di 350 edifici ecclesiastici vicini al patriarcato di Mosca
Più di due milioni di grivnie ucraine, oltre 100mila dollari e migliaia di rubli russi. È stato quanto trovato dai servizi di intelligence ucraini (Sbu) durante la perquisizione di 350 edifici ecclesiastici vicini al patriarcato di Mosca. Nei monasteri c’era anche della letteratura filorussa. Ad annunciarlo lo stesso Sbu su Facebook.
Nei monasteri anche cittadini russi “sospetti”
Sono stati trovati anche cittadini russi ‘dubbi’ durante le perquisizioni del Servizio segreto ucraino (Sbu) negli edifici ecclesiastici della Chiesa ortodossa ucraina sotto il Patriarcato di Mosca. Lo rende noto lo stesso Sbu in un post su Facebook. “Più di 50 persone sono state sottoposte a colloqui approfonditi di controspionaggio, anche con l’uso della macchina della verità. Tra loro non c’erano solo cittadini ucraini, ma anche stranieri, in particolare cittadini russi, che si trovavano sul territorio delle strutture”, si legge nella nota dello Sbu, “alcuni di loro hanno presentato passaporti e tessere militari dell’Urss. Non avevano affatto documenti originali, ma solo copie, o avevano passaporti di cittadini ucraini con segni di falsificazione o danneggiamento. Attualmente sono sottoposti a controlli approfonditi”.
Oggetto delle perquisizioni sono stati soprattutto il complesso di Kyiv-Perchersk, antico monastero cristiano ortodosso di Kiev, il monastero della Santissima Trinità di Korets e i locali della Diocesi polacca di Sarny nella città ucraina di Rivne.
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