Lo ha reso noto il vicepremier moldavo. Tre centrali nucleari ucraine disconnesse dalla rete elettrica

Le conseguenze delle bombe russe si fanno sentire anche in altri Paesi fuori dall’Ucraina. “Massiccio blackout in Moldavia dopo l’attacco russo di oggi alle infrastrutture energetiche” dell’Ucraina. Lo rende noto su Twitter Andrei Spinu, vice primo ministro moldavo. La società elettrica Moldelectrica “sta lavorando per ricollegare più del 50% del Paese all’elettricità”, ha aggiunto Spinu. Senza elettricità sono rimaste anche diverse città dell’Ucraina.

La Moldavia convoca l’ambasciatore russo. Lo rende noto il ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, su Twitter: “Ho ordinato di convocare l’ambasciatore della Russia per ottenere spiegazioni”. Gli attacchi russi sono responsabili secondo Popescu di “massicci blackout in tutto il Paese, tra cui la capitale Chisinau e l’edificio del ministero degli Esteri”.

Kiev: tre centrali nucleari disconnesse da elettricità

A causa di un calo della frequenza nel sistema energetico ucraino, è stata attivata oggi la protezione di emergenza in tre centrali nucleari ucraine, cioè quelle di Rivne, Ucraina meridionale e Khmelnytsky, che sono state automaticamente scollegate dalla rete elettrica. Lo riferisce su Facebook l’ente ucraino per il nucleare Energoatom, aggiungendo che non appena il funzionamento del sistema energetico sarà normalizzato verrà ripristinata la fornitura di energia elettrica. Energoatom ha aggiunto che il livello delle radiazioni nelle centrali nucleari e nei territori adiacenti non è cambiato.

Gran parte dell’Ucraina è al buio

“La stragrande maggioranza dei consumatori di elettricità” in Ucraina è rimasta senza corrente elettrica, il personale addetto è al lavoro per ripristinare le forniture “ma vista l’estensione dei danni avremo bisogno di tempo”. Lo ha annunciato il ministero dell’Energia dell’Ucraina in un post su Facebook, dopo che la Russia ha preso di mira le infrastrutture energetiche ucraine con una nuova serie di attacchi.

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