Il presidente ucraino invita la neo-premier a Kiev

Nel giorno in cui Giorgia Meloni attende di incassare la fiducia della Camera, il presidente ucraino Zelensky ribadisce il suo sostegno alla neo-premier e la invita a Kiev: “Per ora posso solo parlare in modo positivo del vostro governo appena insediato, nessuna impressione negativa. Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l’Ucraina contro l’aggressione russa”, ha detto Zelensky in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Zelensky parla di “un’alleanza in genere nell’Unione europea. E ora la nuova premier è pienamente coinvolta nella discussione a Bruxelles per inviarci un pacchetto di nuovi aiuti militari, mi sembra tutto positivo”.

Un colloquio ‘informale’, in cui la presidente del Consiglio ha chiesto a Zelesnky di chiamarla per nome: “Volodymyr chiamami Giorgia!’ Mi ha risposto dopo che io l’avevo chiamata per nome, è andata proprio così, subito. È stata diretta e personale. Credo che abbiamo costruito un’ottima relazione in continuità con il periodo iniziato da Draghi. Con Draghi il livello delle nostre relazioni bilaterali aveva fatto un salto in avanti e ora continueremo a migliorarlo: le ho detto questo e lei mi ha risposto che certamente era anche la sua volontà, che non intende distruggere nulla di ciò che è stato costruito”.  “Abbiamo condiviso gli stessi concetti e non vedo come l’Italia possa diventare nel prossimo futuro il cavallo di Troia della Russia – ha aaggiunto -. L’ho invitata a Kiev e lei ha replicato che verrà“.

E sulle parole di Berlusconi, rivelate dall’audio di LaPresse, il presidente ucraino risponde che “Berlusconi ha utilizzato le stesse espressioni e la narrativa di Putin. Non ho visto in quelle frasi le opinioni personali di Berlusconi, si è limitato a ripetere quelle di Putin e ciò mi spaventa meno“. 

 

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