Ucraina, Papa in Kazakistan: “Quanti morti prima che si arrivi al dialogo?”

Ucraina, Papa in Kazakistan: “Quanti morti prima che si arrivi al dialogo?”
Continua la visita di Papa Francesco in Kazakhstan

L’appello del Pontefice ai leader religiosi mondiali, Francesco parla anche dell’emergenza climatica

Papa Francesco all’apertura e Sessione Plenaria del VII Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali al Palazzo della Indipendenza di Nur Sultan, in Kazakistan parla di “sfida della pace”, laddove i nostri giorni sono “ancora segnati dalla piaga della guerra, da un clima di esasperati confronti, dall’incapacità di fare un passo indietro e tendere la mano all’altro. Occorre un sussulto e occorre, fratelli e sorelle, che venga da noi. Se il Creatore, a cui dedichiamo l’esistenza, ha dato origine alla vita umana, come possiamo noi, che ci professiamo credenti, acconsentire che essa venga distrutta? E come possiamo pensare che gli uomini del nostro tempo, molti dei quali vivono come se Dio non esistesse, siano motivati a impegnarsi in un dialogo rispettoso e responsabile se le grandi religioni, che costituiscono l’anima di tante culture e tradizioni, non si impegnano attivamente per la pace?”.

 

“Non giustifichiamo mai la violenza”, aggiunge. “Non permettiamo che il sacro venga strumentalizzato da ciò che è profano”, prosegue il Santo Padre. “Dio è pace e conduce sempre alla pace, mai alla guerra. Impegniamoci dunque, ancora di più, a promuovere e rafforzare la necessità che i conflitti si risolvano non con le inconcludenti ragioni della forza, con le armi e le minacce, ma con gli unici mezzi benedetti dal Cielo e degni dell’uomo: l’incontro, il dialogo, le trattative pazienti, che si portano avanti pensando in particolare ai bambini e alle giovani generazioni”. E quindi esorta: “Investiamo, vi prego, in questo: non negli armamenti, ma nell’istruzione!”.

 

Papa: “Con disparità e ingiustizie non cesseranno odio e violenza”

“Fino a quando continueranno a imperversare disparità e ingiustizie, non potranno cessare virus peggiori del Covid: quelli dell’odio, della violenza, del terrorismo”. Così Papa Francesco all’apertura e Sessione Plenaria del VII Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali al Palazzo della Indipendenza di Nur Sultan, in Kazakistan.

Dal Papa anche un appello per il clima

“Un’ultima sfida globale ci interpella: la custodia della casa comune. Di fronte agli stravolgimenti climatici occorre proteggerla, perché non sia assoggettata alle logiche del guadagno, ma preservata per le generazioni future, a lode del Creatore”, ha dichiarato ancora Francesco nel corso del suo intervento.

Francesco: “Quanti morti prima che si arrivi al dialogo?”

Il Pontefice ha celebrato una Messa nel piazzale dell’Expo di Nur Sultan e, ringraziando al termine della funzione, è tornato a parlare del conflitto in Ucraina: “Penso a tanti luoghi martoriati dalla guerra, soprattutto alla cara Ucraina. Non abituiamoci alla guerra, non rassegniamoci alla sua ineludibilità. Soccorriamo chi soffre e insistiamo perché si provi davvero a raggiungere la pace. Che cosa deve accadere ancora, quanti morti bisognerà attendere prima che le contrapposizioni cedano il passo al dialogo per il bene della gente, dei popoli e dell’umanità? L’unica via di uscita è la pace e la sola strada per arrivarci è il dialogo”. E ha aggiunto: “Il mondo impari a costruire la pace, anche limitando la corsa agli armamenti e convertendo le ingenti spese belliche in sostegni concreti alle popolazioni. Grazie a tutti coloro che credono in questo, grazie a voi e a quanti sono messaggeri di pace e di unità”. 

 

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