In attesa dell'inizio del processo fissato ad ottobre magnate fa la sua prima mossa dopo il passo indietro sull'acquisizione da 44 miliardi di dollari
Elon Musk affila le armi e si prepara alla battaglia legale contro Twitter. In attesa del primo round alla corte del Delaware dove l’inizio del processo è stato fissato per la settimana del 17 ottobre, il magnate fa la sua prima mossa dopo il passo indietro sull’acquisizione da 44 miliardi di dollari. Per caricare le munizioni, attinge dal ‘serbatoio’ Tesla vendendo 7,92 milioni di azioni per quasi 7 miliardi di dollari. La decisione, spiega, è stata presa “nel caso (si spera improbabile) che Twitter ci costringa a chiudere questo accordo e alcuni partner azionari si tirino indietro”. In questo scenario “è importante evitare una vendita di emergenza di azioni Tesla”, aggiunge. Le transazioni, stando ai documenti depositati alla Sec dopo l’assemblea annuale degli azionisti dello scorso 4 agosto, sono state effettuate tra il 5 e il 9 agosto. In apertura a Wall Street il titolo di Tesla guadagna oltre il 3%.
Il patron del marchio automobilistico elettrico, tuttavia, si dice pronto a riacquistare le azioni se l’accordo per l’acquisizione della società dei cinguettii non dovesse andare in porto. “Si”, risponde conciso il magnate alla domanda “se l’accordo su Twitter non si chiude, comprerai di nuovo le azioni Tesla?”, fatta da un utente sulla piattaforma social. In ogni caso, lo scontro si preannuncia senza esclusione di colpi. La scorsa settimana Musk ha controquerelato Twitter accusando la società di frode. Per il miliardario, la società ha trattenuto informazioni critiche e ha ingannato il suo team sulla base di utenti. Musk si era offerto di acquistare la società all’inizio di quest’anno, poi ha cercato di ritirarsi dall’accordo puntando il dito contro il numero di account falsi, che ritiene essere maggiore rispetto a quello comunicato dalla piattaforma. Twitter ha citato in giudizio il patron di Tesla per costringerlo a completare l’acquisizione. E Musk ha risposto presentando la sua controquerela. Ora non resta che attendere.
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