Il segretario di Stato americano atteso a Kiev. Bombe e morti nel Donbass. Zelensky si dice "pronto a incontrare Putin", ringrazia l'Italia e dice: "Aspetto Draghi". Intelligence: "Nessuna conferma morte 11 combattenti italiani"
Sono passati due mesi da quando è stata lanciata l’offensiva russa in Ucraina, giunta oggi al 60° giorno. Bombardamenti e attacchi che non si si sono fermati nemmeno sotto la Pasqua Ortodossa.
AGGIORNAMENTO
19h41 – Fonti intelligence: “Nessuna conferma morte 11 combattenti italiani”
La morte di 11 foreign fighters italiani – come riporta il Corriere della Sera – in Ucraina nel corso di operazioni di combattimento contro i russi “non risulta”. È quanto confermano a LaPresse, diverse fonti di intelligence interpellate. Secondo quanto filtra da chi ha in mano il dossier “non c’è la conferma né della presenza in loco né della morte dei connazionali” Tuttavia la notizia – fatta pervenire a palazzo Chigi dal ministero della Difesa russo – è in “corso di accertamento”.
17h29 – Kiev: “Fallito corridoio umanitario Mariupol, chiediamo aiuto a Onu”
E’ “fallito” il corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol. Lo ha detto la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk. L’esponente del governo ucraino chiede aiuto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, atteso la prossima settimana al Cremlino da Vladimir Putin, per sbloccare la situazione ed arrivare a un cessate il fuoco. “E’ di questo che dovrebbe parlare a Mosca”, spiega.
16h13 – Kiev: “Sanzioni non bastano, serve embargo completo su energia”
Il capo dell’ufficio presidenziale dell’Ucraina, Andriy Yermak, ha affermato in un’intervista al canale televisivo francese TF1, che le sanzioni contro la Federazione Russa sono “insufficienti” e ha sostenuto “un embargo completo su energia, gas e petrolio russi, nonché sanzioni contro tutte le banche russe”. “Il fatto che la guerra in Ucraina continui, che la nostra gente, i nostri bambini vengano uccisi, rende chiaro che l’attuale politica delle sanzioni è insufficiente. Ha bisogno di essere rafforzata. Deve essere aggiornata, nuove sanzioni devono essere sviluppate costantemente”, ha detto Yermak.
14h50 – Blinken, ispirati da resilienza ortodossi contro guerra brutale
Siamo ispirati dalla resilienza dei cristiani ortodossi in Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione del presidente Putin. Continuiamo a sostenerli e, oggi, auguriamo a loro e a tutti gli altri di celebrare la speranza pasquale e un rapido ritorno alla pace”. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che avrebbe incontrato oggi il segretario di Stato Usa e il ministro della Difesa Austin a Kiev.
We are inspired by the resilience of Orthodox Christians in Ukraine in the face of President Putin’s brutal war of aggression. We are continuing to support them and, today, we wish them and all others celebrating Easter hope and a swift return to peace. pic.twitter.com/a7Via170aP
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) April 24, 2022
14h40 – Onu chiede tregua immediata a Mariupol, salvare vite umane
Le Nazioni Unite hanno chiesto una tregua immediata nei combattimenti nella città assediata di Mariupol, in Ucraina, per consentire l’evacuazione in sicurezza di circa 100mila civili intrappolati nella città. “Le vite di decine di migliaia di persone, tra cui donne, bambini e anziani, sono in gioco a Mariupol – ha affermato Amin Awad, coordinatore delle Nazioni Unite per la crisi in Ucraina – Abbiamo bisogno di un’interruzione dei combattimenti in questo momento per salvare vite umane. Più aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare in sicurezza adesso, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi”.
Questo mese, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto una tregua umanitaria nelle ostilità durante le celebrazioni pasquali dei cristiani ortodossi. Oggi, il giorno di Pasqua, Awad ha ribadito l’appello di Guterres affinché si fermino i combattimenti per consentire rifornimenti salvavita a Mariupol e in altre aree sotto attacco e consentire la partenza di coloro che vogliono andarsene, mentre continuano ad arrivare notizie sul drastico deterioramento della situazione a Mariupol. “In un momento di raro allineamento del calendario delle festività religiose della Pasqua ortodossa, della Pasqua ebraica e del Ramadan, è il momento di concentrarsi sulla nostra comune umanità, mettendo da parte le divisioni”, conclude Awad.
14h39 – Viminale, superati 100mila profughi in Italia
“Sono 100.306 le persone arrivate finora in Italia: 51.880 donne, 12.426 uomini e 36.000 minori. Rispetto a ieri l’incremento è di 518 di ingressi nel territorio nazionale, le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna”. Così sul profilo Twitter del Viminale.
14h28 – Von der Leyen, dipendenza combustibili fossili russi non sostenibile
“Penso alla guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina. Per noi europei è un duro promemoria del fatto che la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi non è sostenibile. Perché come si può fare affari con qualcuno che minaccia apertamente l’Europa e fa la guerra a uno dei tuoi vicini più stretti?”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso all’International Solar Alliance in India.
14h27 – Germania non potrà consegnare armi svizzere a Kiev
La Svizzera ha respinto due richieste della Germania sulla consegna di munizioni svizzere in Ucraina, motivando il rifiuto con la neutralità della nazione. La decisione è stata riportata dal settimanale svizzero Sonntagszeitung. La Segreteria di Stato dell’economia svizzera ha confermato che “entrambe le richieste provenienti dalla Germania, se le munizioni ricevute dalla Svizzera possono essere trasferite all’Ucraina, hanno ricevuto risposta negativa con riferimento alla neutralità svizzera”. La Germania ha bisogno del consenso della Svizzera per la consegna di armi come prevede il contratto di vendita. L’ufficio svizzero ha rifiutato di specificare quale tipo di munizioni la Germania avesse cercato di esportare in Ucraina.
14h20 -Erdogan a Zelensky, pronto a fornire assistenza in negoziati
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un nuovo colloquio telefonico, di essere pronto a fornire tutta l’assistenza possibile durante il processo negoziale e a “mediare”. Lo ha riferito la presidenza turca. Erdogan ha anche affermato che deve essere assicurata l’evacuazione dei feriti e dei civili da Mariupol.
14h09 – Zelensky a Erdogan, evacuare immediatamente civili da Mariupol
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di aver avuto un importante colloquio con Recep Tayyip Erdogan in cui ha detto al presidente turco che è necessario evacuare immediatamente i civili da Mariupol. “Ho avuto un’importante conversazione telefonica con il presidente Erdogan. Alla vigilia del suo colloquio con Putin, ho sottolineato la necessità dell’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, compresa (l’acciaieria ndr.) Azovstal, e lo scambio immediato delle truppe bloccate”, ha scritto Zelensky su Twitter.
(1/2) Had an important phone conversation with President @RTErdogan. On the eve of his talks with Putin, I stressed the need for immediate evacuation of civilians from Mariupol, including Azovstal, and immediate exchange of blocked troops.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 24, 2022
13h59 – Speranza, aiutare Kiev per fare la pace
“L’obiettivo è aiutare l’Ucraina per fare la pace, non per fare più guerra”. Così il segretario di Articolo uno, Roberto Speranza, chiudendo il lavori del congresso di Articolo uno. Speranza riconosce “l’atroce responsabilità della Russia che, contro ogni diritto internazionale, porta carri armati e morte”, e “il sostegno pieno alla comunità ucraina. Non è una cosa facile. Costruire una risposta significa anche aiutarli a combattere. La responsabilità della politica e anche quella delle scelte difficili e credo sia stata una scelta giusta”.
13h49 – Corsera, uccisi 11 foreign fighters italiani
Undici foreign fighters italiani sarebbero stati uccisi in territorio ucraino mentre partecipavano a operazioni militari contro le Forze armate della Federazione russa. E’ quanto avrebbe riferito, secondo il Corriere della Sera, il ministero della Difesa russo, attraverso i canali diplomatici, a palazzo Chigi. Secondo Mosca gli undici combattenti farebbero parte di un’unità di sessanta mercenari italiani che si sarebbero schierati a fianco della resistenza di Kiev nel corso del confitto. Del gruppo, afferma Mosca, dieci sarebbero rientrati in patria. Il Corriere specifica che non si può essere certi dell’attendibilità della notizia, visto che alle autorità di Roma formalmente non risultano queste presenze nelle zone di guerra.
12h57 – Zelensky, nuove prove di massacro civili a Mariupol
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che stanno emergendo nuove prove che mostrano che le truppe russe hanno ucciso decine di migliaia di civili a Mariupol e hanno poi cercato di nascondere il crimine. Zelensky ha detto che l’Ucraina ha intercettato conversazioni di russi su “come nascondere le tracce dei crimini”. Le immagini satellitari hanno mostrato quelle che sembrano essere fosse comuni scavate nelle città a ovest e a est di Mariupol. Zelensky ha detto che i russi hanno allestito “campi di filtraggio” vicino a Mariupol per chi cercava di lasciare la città, che è stata in gran parte ridotta in macerie. E ha affermato che coloro che sopravvivono a questi campi vengono inviati nelle aree sotto l’occupazione russa o nella Russia stessa, spesso fino alla Siberia o all’Estremo Oriente. Molti di loro, ha aggiunto, sono bambini. Qui il video
12h25 – Papa rinnova l’appello per una tregua pasquale
Papa Francesco ha rinnovato il suo appello per “una tregua pasquale” nella guerra in Ucraina. Al termine del Regina Coeli, il Papa ha ricordato che in occasione della Pasqua ortodossa “è triste che si senta più il rumore delle armi che il suono delle campane”.
12h22 – Papa, Dio ci ridia la pace, oltraggiata da guerra
“Dio ci ridia la pace, oltraggiata da guerra”. É questa l’invocazione rivolta da Papa Francesco al termine della celebrazione del Regina Coeli in piazza San Pietro. Il Papa ha ricordato tutti i fedeli che oggi celebrano la Pasqua “secondo il calendario giuliano”.
12h16 – Kiev, due bambine uccise in bombardamenti Donetsk
Il governatore regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha riferito che due bambine sono state uccise nei bombardamenti russi che hanno colpito la regione. Si tratta, secondo Kyrylenko, di una bambina di 5 anni e di una quattordicenne.
11h56 – Kiev, oggi nuovo tentativo di evacuare civili da Mariupol
La vicepremier ucraina Iryna Vereschuk ha affermato che alle ore 12 si tenterà di aprire un nuovo corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol. Vereschuk su Telegram ha esortato i civili a stare “attenti e vigili”, perché i russi potrebbero tracciare un secondo corridoio parallelo, che arriva nel territorio russo. I precedenti tentativi per evacuare i civili dalla città portuale sotto assedio sono falliti con Kiev e Mosca che si sono accusate reciprocamente di aver infranto gli accordi.
11h55 – Conte, non siamo disponibili a escalation militare ma diplomatica
“Noi non siamo disponibili a un’escalation militare. L’unica escalation che vogliamo è un’escalation diplomatica. L’Italia e l’Europa non possono rassegnarsi a carneficine o impegnarsi a una corsa al riarmo”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, intervenendo al congresso di Articolo uno.
11h46 – Podolyak, Russia annunci tregua pasquale a Mariupol
La Russia “dovrebbe pensare a quel che rimane della sua reputazione. Per fare questo sono necessari 3 ‘passi’ a Mariupol: annunciare una vera tregua pasquale, aprire un corridoio umanitario immediato per i civili e accettare un ciclo speciale di negoziati in modo da recuperare e scambiare i nostri militari”. Lo ha scritto su Twitter il consigliere di Volodymr Zelensky, Mykhailo Podolyak, annunciando che i russi stanno continuando ad attaccare l’acciaieria di Azovstal anche nel giorno della Pasqua ortodossa.
11h35 -Podolyak, russi bombardano Azovstal senza sosta
Il consigliere ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che l’esercito russo sta continuando a bombardare senza sosta l’acciaieria Azovstal a Mariupol, ultima roccaforte dei combattenti di Kiev nell città portuale. Oggi è la Pasqua ortodossa e “in questo momento la Federazione russa sta attaccando continuamente” l’acciaieria “Azovstal”, “Il luogo in cui si trovano i nostri civili e militari è colpito da bombe e artiglieria”, ha scritto su Twitter Podolyak, la Russia “accumula forze e attrezzature per l’assalto”.
11h11 – Kiev, continua attacco nell’est anche ad acciaieria Azovstal
L’esercito ucraino ha affermato che le forze russe hanno continuato ad attaccare ad est. Lo stato maggiore delle forze armate ha dichiarato che i russi hanno sparato contro le posizioni ucraine lungo l’intera linea di contatto nel 60° giorno della guerra e che l’esercito russo ha intensificato le sue operazioni offensive e d’assalto nelle direzioni di Siverodonetsk, Kurakhiv e Popasna. Lo stato maggiore ha aggiunto che le forze russe hanno anche continuato a colpire l’acciaieria Azovstal a Mariupol con attacchi aerei. I russi hanno anche bombardato la regione del Dnipro a ovest del Donbass, dove almeno una persona è stata uccisa da un missile russo, secondo il governatore regionale del Dnipro Valentyn Reznichenko.
10h02 – Kiev teme uso armi chimiche a Odessa
Il ministero della Difesa russo ha accusato l’Ucraina di star pianificando un attacco chimico a Odessa per il quale poi incolpare la Russia. Kiev, scrivono i media ucraini, ha interpretato queste dichiarazioni come una minaccia della possibilità che l’esercito russo faccia uso di armi chimiche nella regione. Sabato un attacco missilistico nella città portuale ha ucciso almeno 8 persone, tra cui un neonato di 3 mesi, hanno riferito le autorità ucraine.
09h47 – In corso la marcia della pace Perugia-Assisi
È iniziata da una ventina di minuti la marcia della pace Perugia-Assisi e ad aprire il corteo c’è una grande bandiera della pace accompagnata dal vessillo giallo e blu dell’Ucraina. Prima di partire le centinaia di partecipanti alla manifestazione hanno osservato un minuto di silenzio.
09h42 – Guterres domani da Erdogan, poi vedrà Putin e Zelensky
Il segretario generale delle Nazioni Unite (Onu) Antonio Guterres domani si recherà in Turchia, ad Ankara, per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce l’Onu. Dopo la visita in Turchia, Guterres si recherà martedì a Mosca, dove incontrerà il leader russo Vladimir Putin, e giovedì a Kiev dove vedrà Volodymyr Zelensky.
09h32- Esercito Kiev, ripreso controllo di 8 località in regione Kherson
Le forze armate ucraine hanno riferito di aver ripreso il controllo di otto località nella regione di Kherson. “A Kherson, alla vigilia di un finto referendum” i russi “hanno intensificato l’offensiva”, ma “i tentativi di effettuare operazioni di assalto in direzione di Oleksandrivka e Tavriya non hanno avuto successo, così come quelli di occupare Nikolaevka”, si legge in un post pubblicato su Facebook dal Comando operativo sud, “le nostre unità hanno ripreso il controllo di 8 località nella regione”.
09h27 – Poroshenko, negoziati impossibili, vittoria solo dalla forza
“Attendiamo il premier Mario Draghi a braccia aperte in Ucraina. Lo conosco bene, ci siamo incontrati quando ero presidente, un grande leader europeo che non ha avuto dubbi nel sostenere la nostra causa sin dall’inizio dell’invasione russa”. Lo dice Petro Poroshenko, presidente dell’Ucraina dal 2014 al 2019 in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
Per Poroshenko, che ha guidato los contro militare al tempo dell’annessione russa del Donbass e della Crimea, le possibilità di riprendere il dialogo per la pace al momento non sono molte. “Sia chiaro che noi vogliamo la pace – dice -. Ma purtroppo non credo in questo momento ai negoziati e la ragione è molto semplice: le nostre posizioni sono troppo distanti, Putin vuole ucciderci e noi intendiamo vivere. Putin vuole cancellarci dalla mappa della Terra e farci esistere solo come una provincia russa. Noi crediamo di avere il diritto di restare indipendenti, forse non abbiamo la storia di Roma, ma siamo una delle nazioni più antiche dell’Est europeo. Oltretutto Putin ha dimostrato di agire da persona mentalmente disturbata, violento e aggressivo, si è autoescluso dal consesso internazionale”.
09h23 – Governatore Lugansk, 8 morti in attacchi esercito russo
Il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Haidai, ha riferito che almeno otto persone sono morte durante gli ultimi attacchi russi nell’area. Altre due persone sono rimaste ferite e almeno sette abitazioni sono state distrutte insieme a una stazione di polizia, ha aggiunto, secondo quanto riportano i media ucraini.
08h25 – Save the Children, più di 63.000 bambini nati nella devastazione
Si stima che, negli ultimi due mesi, più di 63.000 bambini siano nati durante il conflitto in Ucraina e in condizioni che potrebbero avere un impatto permanente sulla loro salute mentale. Secondo Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro, infatti, questi neonati si aggiungono ai milioni di bambini esposti al maggior rischio di subire gravi danni fisici e traumi psicologici duraturi causati dalle violenze, dalle privazioni e dagli sfollamenti, che dal 24 febbraio scorso, data dell’escalation della guerra, e con l’aumento dei combattimenti nell’est del paese, sta colpendo l’Ucraina.
L’escalation del conflitto, ha causato in Europa lo sfollamento di persone più grande e veloce dalla Seconda Guerra Mondiale, con cinque milioni di persone già fuggite dall’Ucraina. Almeno due terzi dei 7,5 milioni di bambini del Paese hanno dovuto abbandonare le loro case e più di 450 bambini sono stati uccisi o feriti.
Save the Children sottolinea che, l’intensificarsi della guerra ha significato anche vedere 63.000 nuovi nati in situazioni difficili e che potrebbero avere ripercussioni permanenti sulle loro vite. Le neomamme stanno cercando di legarsi ai loro bambini nonostante il grave disagio psicologico che stanno vivendo. Ciò potrebbe causare effetti negativi e talvolta permanenti sull’attaccamento dei bambini alle loro madri e sul loro successivo sviluppo. Il personale medico ha anche segnalato un aumento dei casi di bambini nati prematuramente.
8h16 -Intelligence Gb, respinti numerosi attacchi russi in Donbass
“L’Ucraina ha respinto numerosi attacchi russi lungo al linea di confine in Donbass questa settimana”. É quanto si legge negli aggiornamenti dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina, diffusi sul profilo Twitter del ministero della Difesa di Londra.
07h51 – Sindaco Melitopol, console onorario Bulgaria rapito dai russi
Le forze militari russe hanno rapito il console onorario della Bulgaria a Melitopol, città dell’Ucraina sud orientale. A riportare la notizia è la pagina web del quotidiano ucraino ‘Ukrainska Pravda’ che cita il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, anche lui rapito nelle scorse settimane dai russi. “Più di 50 miei colleghi sono stati rapiti in tutto il paese e oggi 29 sono nelle carceri degli occupanti”, ha detto in una intervista alla televisione ucraina “Per quanto riguarda attivisti e uomini d’affari, gli occupanti hanno una pratica comune: rapiscono tutti coloro che sono patriottici e hanno un’opinione – ha aggiunto – Poche ore fa si è saputo che il console onorario della Bulgaria era stato rapito a Melitopol”.
02h15 – Ucraina: da Polonia a Kiev armi per 1.6 miliardi di dollari
La Polonia ha fornito all’Ucraina aiuto militare per 1.6 miliardi di dollari. Ad annunciarlo il premier di Varsavia, Mateusz Morawiecki, che ieri ha incontrato il suo omologo di Kiev, Denys Shmyhal.
Zapewniłem premiera Ukrainy @Denys_Shmyhal o wsparciu ze strony Polski. Zbrodnicze działania Rosji muszą być powstrzymane! Stop Russia now! Podpisana umowa o pośrednictwie w handlu Ukrainy z resztą świata otworzy nowe szanse gospodarcze dla polskich firm i pracowników. pic.twitter.com/W7mH3q6wmp
— Mateusz Morawiecki (@MorawieckiM) April 23, 2022
00h35 – Ucraina: sale a 8 numero vittime raid missilistico su Odessa
Sale a 8 il numero delle vittime del raid missilistico russo su Odessa. A renderlo noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev. Fra i deceduti anche un bimbo di tre mesi. Secondo le forze ucraine i missili avrebbero colpito due edifici residenziali nella città.
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