Lavrov: "Obiettivo è liberazione completa Donetsk e Luhansk". Circa 40.000 civili deportati con la forza dalla città portuale e trasferiti in Russia. Biden sente gli alleati
Cinquantacinquesimo giorno di guerra in Ucraina. Si intensifica l’offensiva russa nel Donbass. Le forze di Mosca hanno preso la cittadina di Kreminna, sparando sui civili in fuga e causando la morte di almeno quattro persone. Esplosioni a Kramatorsk, Mykolaiv e Kharkiv, dove è stato colpito un centro di aiuti umanitari. Le e forze ucraine resistono a Mariupol e il capo del Battaglione Azov fa sapere che la resa non è un’opzione. Per il ministro Kuleba, la città non esiste più. Circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città e trasferiti in Russia o nelle regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Il governatore ucraino della regione di Lugansk definisce la situazione “un inferno”.
IN AGGIORNAMENTO
19h16 Battaglione Azov, acciaieria Azovstal a Mariupol quasi distrutta
L’acciaieria Azovstal a Mariupol “è stata praticamente quasi distrutta”. Lo ha detto Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Lo riporta Nexta Tv. Il militare ha parlato di “bombe super potenti” sganciate sull’impianto e di civili che sarebbero sotto alle macerie.
18h59 Draghi-Biden, accrescere isolamento internazionale Mosca
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto questo pomeriggio una nuova videoconferenza con il Presidente Usa Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Boris Johnson, quello canadese Justin Trudeau, quello giapponese Fumio Kishida e i presidenti di Polonia e Romania Andrzej Duda e Klaus Iohannis, presidente del Consiglio Ue Charles Michel, la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg.
I leader, secondo quanto riferisce palazzo Chigi, hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese.
18h45 Mosca, 120 civili hanno acciaieria Azovstal
Circa 120 civili “attraverso i corridoi umanitari” avrebbero lasciato l’acciaieria Azovstal di Mariupol tramite i check point dopo l’ultimatum lanciato dai militari russi. Lo riporta l’agenzia Interfax citando il canale russo Channel One.
18h32 Ucraina: terminata dopo oltre un’ora videocall di Biden con alleati
E’ terminata dopo quasi un’ora e mezza la videocall tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e gli alleati, tra cui anche il premier italiano Mario Draghi
18h07 Canada impone nuove sanzioni, fra colpiti anche Nabiullina
Il capo della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, figura nella lista di persone sanzionate dal Canada a causa del conflitto in Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. Le sanzioni colpiscono anche la figlie di Vladimir Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova.
17h56 Guterres (Onu) chiede 4 giorni tregua per Pasqua orotodossa
Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto una “tregua umanitaria” del conflitto fra Russia e Ucraina per la celebrazione della Pasqua dei cristiani ortodossi dal 21 al 24 aprile. Lo riporta la Tass. “La pausa garantirà la consegna sicura di aiuti umanitari nelle aree più inaccessibili – Mariupol, Kherson, Donetsk e Luhansk – ha affermato – l’Onu è pronta a inviare convogli in questi luoghi durante questo periodo”.
16h22 – Fmi: “Effetti guerra si propagano come onde sismiche”
“La guerra si aggiunge alla serie di shock che hanno colpito l’economia globale negli ultimi anni. Come le onde sismiche, i suoi effetti si propagheranno in lungo e in largo, attraverso i mercati delle materie prime, il commercio e i collegamenti finanziari”. Così il capo economista del Fondo monetario internazionale, Pierre-Olivier Gourinchas, in occasione del World Economic Outlook. “La Russia – aggiunge – è un importante fornitore di petrolio, gas e metalli e, insieme all’Ucraina, di grano e mais. La riduzione dell’offerta di queste materie prime ha fatto salire notevolmente i loro prezzi. I più colpiti sono i Paesi importatori di materie prime in Europa, Caucaso e Asia centrale, Medio Oriente e Nord Africa e Africa subsahariana. Ma l’impennata dei prezzi di cibo e carburante danneggerà le famiglie a basso reddito a livello globale, comprese le Americhe e il resto dell’Asia”.
15h31 – Mosca: “Kiev lasci uscire civili da acciaieria Mariupol”
Il ministero della Difesa russo ha chiesto alla forze ucraine di “rilasciare” i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol “se ce ne sono”. Lo riportano le agenzie russe. A tal proposito Mosca spiega come “in prossimità dell’impianto metallurgico, sono stati dispiegati tre convogli umanitari” e che la proposta è stata presentata alla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.
14h43 – Mosca: “Aperto corridoio per evacuazione acciaieria Mariupol”
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l’esercito, “dalle 14 ora di Mosca” ha cessato il fuoco e aperto un corridoio umanitario affinché le formazioni ucraine lascino lo stabilimento Azovstal di Mariupol deponendo le armi. Lo riporta l’agenzia Interfax.
14h42 – Kiev: “Mosca vuole radere al suolo acciaieria Mariupol”
L’intelligence ucraina ha intercettato una conversazione fra militari russi dove si parla di un ordine relativo al “radere al suolo” l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo riporta Ukrinform. Secondo gli 007 ucraini nel messaggio si parla di “sorprese dal cielo” e questa – a dire di Kiev – sarebbe la conferma che il “vero obiettivo” di Mosca è quello di “cancellare il nostro stato dalla faccia della terra”.
13h53 – Kiev: “A Kharkiv trovati corpi di 112 civili”
“Per quanto riguarda la regione di Kharkiv e la stessa Kharkiv, i nostri soccorritori sono costantemente al lavoro per rimuovere i detriti distrutti, cercare sopravvissuti. Finora, i soccorritori a Kharkiv hanno completato i lavori in 40 siti, 59 persone sono state soccorse. Sfortunatamente, 112 corpi dei nostri cittadini morti sono stati trovati sotto le macerie”. Lo ha detto Volodymyr Demchuk, direttore del dipartimento di risposta alle emergenze del Servizio statale di emergenza, citato da Ukrinform.
12h50 – Media: “Attacco russo in Donbass lungo un fronte di 480 km”
L’esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 km nell’Ucraina orientale come parte della sua grande offensiva in Donbass. Lo riferisce Bbc. Lo stato maggiore ucraino afferma che le forze russe stanno concentrando i loro sforzi per prendere il pieno controllo della regione del Donbass, a est. Le forze russe hanno cercato di sfondare le difese dell’Ucraina lungo quasi l’intera linea del fronte.
12h47 – Lavrov: “L’obiettivo è la completa liberazione di Donetsk e Luhansk”
L’operazione russa mira “alla completa liberazione delle repubbliche di Donetsk e Luhansk”, come annunciato inizialmente. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista a India Today, citato da Interfax.
10h23 Mosca: combattenti acciaieria Mariupol si arrendano per le 11
“Data la situazione catastrofica che si è sviluppata nello stabilimento metallurgico Azovstal, oltre a essere guidate da principi puramente umani, le forze armate russe offrono ancora una volta ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri dalle 12 ora di Mosca (le 11 italiane) del 19 aprile 2022 di fermare eventuali ostilità e deporre le armi”. Lo ha detto il colonnello generale Mikhail Mizintsev citato da Ria Novosti. Mizintsev ha chiarito che a tutti coloro che depongono le armi è garantita la conservazione della vita.
09h44 Mosca: assalto forze speciali ad acciaieria Azovstal a Mariupol
Il rappresentante della Milizia popolare del Donetsk Eduard Basurin, in onda sul canale televisivo Rossiya 24, ha affermato che, secondo le sue informazioni, l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol è iniziato da parte di gruppi speciali. “Per quanto ne so, parte dei gruppi d’assalto, che sono stati selezionati appositamente per questo, hanno già iniziato il loro lavoro”, ha detto citato da Ria Novosti. Inoltre, ha negato che nell’acciaieria ci siano civili, come invece affermato dal consiglio comunale di Mariupol.
09h30 Kuleba: in Bulgaria per compiere passi verso la pace
“Incaricato dal presidente Volodymyr Zelensky di compiere passi per ottenere la pace in Ucraina, sono arrivato a Sofia per incontrare la dirigenza bulgara. La Bulgaria è nostra amica e partner all’interno dell’Ue e a livello bilaterale. Sentiamo anche il sostegno del popolo bulgaro in questo momento critico”. Così su Twitter il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba.
09H15 Mosca: 878mila evacuati in Russia, 164mila bambini
“Nelle ultime 24 ore, più di 17.800 persone hanno attraversato il confine russo. In totale, più di 878.000 persone, inclusi quasi 164.000 bambini, sono arrivate in Russia da febbraio”. Lo riporta l’agenzia russa Tass, citando una fonte istituzionale di Mosca. Del totale, 713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass.
08h49 Nessun corridoio umanitario per il terzo giorno consecutivo
Nessun corridoio umanitario in Ucraina per il terzo giorno consecutivo: lo ha reso noto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. In un messaggio inviato su Telegram, Vereshchuk ha spiegato che nemmeno oggi ci saranno corridoi umanitari.
08h16 Yellen non partecitperà a riunioni G20 se presente la Russia
Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha in programma di incontrare il primo ministro ucraino Denys shmyhal nel corso delle riunioni di primavera del Fondo monetario internazionale, ma cercherà di evitare la maggior parte dei contatti con i funzionari russi che intendono partecipare agli eventi in prorgamma. I russi dovrebbero partecipare a distanza alla riunione del G20 di mercoledì, che è ufficialmente ospitata dall’Indonesia. L’invasione russa dell’Ucraina, e il modo in cui le potenze mondiali dovrebbero gestire gli effetti di ricaduta sulle economie, inclusa l’insicurezza alimentare, saranno al centro delle riunioni di primavera del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale.
08h08 Governatore Luhansk: Kreminna sotto controllo russo
L’amministratore regionale di Luhansk Serhiy Haidai ha affermato che la cittàdi Kreminna è stata colpita dall’artiglieria pesante russa durante la notte, dando fuoco a sette edifici residenziali, e che il complesso sportivo Olympus, dove si allena la squadra olimpica della nazione, è stato preso di mira. Haidai in seguito ha detto alla TV ucraina che i russi hanno preso il controllo della città dopo aver “buttato tutto a terra”, quindi i suoi ragazzi si sono ritirati per riorganizzarsi e continuare a combattere. “Semplicemente non ha senso restare fermo, morire per tutti, senza causare danni significativi al nemico”, ha affermato.
07h51 Kiev: da inizio guerra 205 bimbi uccisi
Sono 205 i bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo rende noto il procuratore generale ucraino nell’aggiornamento quotidiano del bollettino della guerra. Sono “cifre provvisorie, destinate a crescere”, viene reso noto. Sono 367 i bambini feriti dell’inizio delle ostilità.
07H46 Kiev: oltre 7mila crimini di guerra commessi da russi sotto inchiesta
Sono oltre 7mila i crimini di guerra commessi dalle truppe russe a essere sotto inchiesta. Lo ha reso noto il ministero degli Affari interni dell’Ucraina, su Twitter. Sono, per la precisione, 7.280 i crimini sotto inchiesta da parte del procuratore generale ucraina.
07h35 Kiev: Russia ha perso 75% della Brigata di difesa costiera
La 126esima brigata di Difesa costiera russa della Flotta del Mar Nero avrebbe subito perdite pari al 75%. Lo rende noto l’intelligence militare ucraina. Lo Stato Maggiore della forze ucraine, nel bollettino della propria intelligence militare, anche la Brigata della marina russa avrebbe perso 158 soldati, uccisi dalle forze ucraine. Ci sarebbero, inoltre, circa 500 altri feriti e 70 dispersi. Le forze russe mirano a stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk, oltre che sul tentativo di stabilire il pieno controllo della città di Mariupol.
07h30 Tymoshenko: Putin è un fascista, l’Europa è in pericolo
“È la strategia di Putin, colpire la città più a ovest. Con la guerra molte ambasciate si sono spostate lì, e lui intende colpire anche gli stranieri”. Lo dice l’ex premier ucraina e ora leader del partito di opposizione Patria, Julija Tymoshenko, in una intervista a Repubblica, commentando la notizia dei missili su Leopoli. “Questi sono missili diretti contro il mondo intero, è il messaggio che Putin vi sta mandando, ed è una campana che sta suonando molto forte. Sta oltrepassando molte ‘red lines’, perciò l’Europa è in pericolo. Anzi, il mondo è in pericolo”, sostiene Tymoshenko. Putin “ha incoraggiato l’eliminazione di anziani, donne, bambini. Questo non può essere descritto in altro modo che con quella parola: barbaro. E fascista”, afferma l’imprenditrice del gas. Mentre Zelensky “è un presidente eletto democraticamente. Deve essere forte, E va aiutato. Non parlo solo degli ucraini, ma di tutto il mondo. Questo è molto importante per vincere. Prima della guerra io come leader dell’opposizione e il mio gruppo abbiamo avuto differenti visioni sulle politiche economiche e sociali. Lo abbiamo criticato molto, anche per non aver fatto abbastanza per le forze armate. Ma quando è caduto il primo missile, abbiamo cominciato subito a supportarlo. Ora non c’è opposizione, siamo una cosa sola. Un solo gruppo, e anche un solo cuore”. Per Tymoshenko, il ritorno dell’ambasciatore italiano, Pier Francesco Zazo, a Kiev “è un gesto importante di supporto all’Ucraina. Tutto quanto sta succedendo, a partire dai morti di Leopoli, non può che essere interpretato come un crimine di guerra. Sono bombardamenti indiscriminati. La responsabilità è di Putin, che per questo va punito”.
07h02 A Mariupol almeno 1000 civili in sotterranei acciaieria
Almeno 1000 civili hanno trovato rifugio e sono nascosti nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. È quanto rende noto il consiglio comunale di Mariupol.
06h44 Casa Bianca, in programma oggi videchiamata Biden-alleati
Il presidente degli Usa Joe Biden terrà una videochiamata con gli alleati nella giornata di oggi per discutere della situazione in Ucraina. Lo ha reso noto la Casa Bianca, in una nota “Il presidente convocherà una videochiamata con alleati e partner per discutere del nostro continuo sostegno all’Ucraina e degli sforzi per ritenere la Russia responsabile come parte del nostro stretto coordinamento”, si legge nella nota.
06h39 Capo di Azov a Zaporizhzhia: resa? Opzione non contemplata
“Resa? Non ne abbiamo mai neppure parlato. I russi possono tranquillamente fare a meno dei loro ultimatum. Gli eroi combattenti di Mariupol si batteranno sino all’ultimo uomo, non cercano il martirio ma sono pronti a morire. Ma i rinforzi arriveranno prima”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Michail Pirog, comandante del quarto Battaglione dei volontari della formazione nazionalista Azov, circa mille uomini nel distretto di Zaporizhzhia, la città del Centro-Sud più prossima a Mariupol. “Ci sono Marine della 36esima e 503esima Brigata, soldati della Guardia nazionale e tanti volontari della Azov. Sono unità ancora operative, siamo riusciti a inviare loro rinforzi di armi e munizioni sino a poche settimane fa. Possono ancora resistere per settimane, ma gli mancano cibo e acqua come ai civili”, afferma. La battaglia di Mariupol è “più” di una guerriglia urbana: “I nostri posseggono ancora razzi, armi anticarro, mortai leggeri. Sono soldati di un esercito, non guerriglieri urbani”. “Noi siamo patrioti che combattono per la libertà e la democrazia – risponde a chi, anche tra i Paesi europei alleati dell’Ucraina, accusa la Azov di essere una formazione neonazista e razzista – Sono loro i nuovi hitleriani. Noi ci battiamo anche per difendere le democrazie europee contro il fascismo espansionista di Putin”. Chi vi critica menziona la svastica sulle vostre uniformi e bandiere. La svastica su uniformi e bandiere della Azov “non ha alcun rapporto col nazismo: è un antico simbolo slavo, pan-europeo, persino indiano. Accusereste mai gli indiani per le svastiche antiche millenni? Ma sono discorsi che davvero oggi non hanno senso. La realtà è che ci stiamo difendendo da un’aggressione violenta e fanatica”.
06h32 Sindaco Mariupol: 40 mila civili deportati dai russi
Circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” in Russia o nelle regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Lo ha detto il sindaco della città, Vadym Boichenko, parlando alla tv ucraina e spiegando che i numeri sono stati “verificati attraverso il registro municipale”. Lo riporta la Bbc.
06h14 Mosca: truppe Kiev bombardano villaggio russo vicino Belgorod
Un villaggio nella regione russa vicino Belgorod, Golovchino, sarebbe stato bombardato dall’esercito ucraino. È quanto riferisce l’agenzia di Stato russa Tass, citando il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov. Al momento, secondo quanto riferito dallo stesso governatore, non ci sarebbero vittime.
06h08 Macron: dopo massacro Bucha mai più parlato con Putin
“Dai massacri che abbiamo scoperto a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa, quindi non gli ho parlato più direttamente da allora, ma non escludo di farlo in futuro”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a France 5, come riporta The Guardian, spiegando che i suoi colloqui con il presidente russo Vladimir Putin si sono bloccati dopo che la scopera delle uccisioni di massa in Ucraina.
06h03 Onu: tempi non ancora maturi per un cessate il fuoco
Il capo umanitario delle Nazioni Unite ha affermato che “i tempi non sono ancora maturi” per stabilire un cessate il fuoco per portare aiuti umanitari in Ucraina. “Forse ci sarà un po’ di maturità”, ha detto il sottosegretario generale Martin Griffiths in una conferenza stampa. Dopo aver viaggiato a Kviv e Mosca per incontri di alto livello con funzionari ucraini e russi questo mese, Griffiths ha detto all’Associated Press di aver percepito poca fiducia tra gli avversari e di essere “non ottimista”. Griffiths ha chiesto che Russia e Ucraina tornassero a colloqui volti a porre fine alla guerra e per “un’accettazione molto, molto più volontaria, principalmente della Federazione russa, per consentire ai convogli di entrare e uscire”. “Per ora, aiutiamo le persone dove ne hanno bisogno”, ha affermato Griffith.
06h01 Macron: tornerò a Kiev, ma per fare la differenza
“Tornerò a Kiev, ma andrò lì per fare qualcosa di utile. Non ho bisogno di recarmi lì per dimostrare sostegno”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al canale tv France 5, come riporta The Gurdian. “Se vado a Kiev, farà la differenza”, ha aggiunto, aggiungendo di aver parlato circa 40 volte dall’inizio della guerra al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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