Il presidente ucraino accusa l'Occidente di non avere coraggio. Blinken: "Non puntiamo a cambio di regime in Russia"

Il 32° giorno di guerra in Ucraina si apre con l’appello del presidente Volodymyr Zelensky all’Occidente. “Abbiamo bisogno di armi. Senza carri e aerei non salveremo Mariupol”, ha detto il leader ucraino che ha poi aggiunto “se non ricevermo aerei militari, la Russia potrebbe minacciare i Paesi vicini”. Nella notte nuove bombe sulla capitale Kiev, almeno quattro i feriti, tra cui un bambino. Raid anche su Leopoli mentre è stata completamente distrutta Chernihiv. Colpito il centro di ricerca nucleare a Kharkiv. A Kherson ucciso un altro generale russo, sarebbe il settimo secondo alcune fonti. Timori dell’Aiea che avverte: “Preoccupati per i lavoratori di Chernobyl”. Ieri lo schiaffo di Biden a Putin. Da Varsavia, il presidente americano ha duramente attaccato il leader russo definendolo un “macellaio e un dittatore” che “non può restare al potere”. La Casa Bianca ha poi tentato di correggere il tiro, precisando che “il Presidente non stava parlando di un cambio di regime in Russia”. Immediata replica del Cremlino: “Gli insulti del presidente americano restringono ulteriormente le opportunità di ricucire i rapporti tra Russia e Usa, non decide lui chi governa a Mosca”

IN AGGIORNAMENTO

22h48 Turchia: nuovo round negoziati Mosca-Kiev inizierà martedì

Il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin ha detto alla Cnn che il nuovo round di negoziati tra Mosca e Kiev a Istanbul inizierà martedì, e non lunedì come indicato in precedenza dalla delegazione di Kiev. Anche la parte russa ha indicato il 29 marzo come data di inizio del nuovo round negoziale.

22h17  Zelensky: a Mariupol catastrofe umanitaria, 2mila bambini portati via da russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’assedio russo alla città portuale di Mariupol una “catastrofe umanitaria”, affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. “La realtà è questa: la città è bloccata dall’esercito russo. Tutti gli ingressi e le uscite sono bloccati. Il porto è minato.”, c’è “una catastrofe umanitaria perché è impossibile portare cibo, medicine e acqua. L’esercito russo sta bombardando convogli umanitari. Gli autisti vengono uccisi”, ha detto Zelensky in un’intervista ai media russi, denunciando poi il rapimento di oltre 2mila bambini.

21h20 Marina Ovsyannikova: la mia vita ora è un thriller, ho paura per i miei figli

“La mia vita adesso mi ricorda un thriller, non so cosa succederà domani”, “forse ci sarà un altro procedimento contro di me, vivo alla giornata”. Lo ha detto a ‘Che tempo che fa’ la giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ha manifestato la sua contrarietà all’invasione dell’Ucraina esponendo un cartello in diretta durante l’edizione serale del telegiornale di Canale Uno. La giornalista ha confidato di avere “paura, più per i suoi figli che per lei”, ma ha affermato di non aver mai pensato di emigrare in un altro Paese.

21h15 Marina Ovsyannikova a Fabio Fazio: volevo far vedere a mondo che russi sono contro guerra

 “Volevo far vedere a tutto l’Occidente che il popolo russo è contro la guerra”. Lo ha detto la giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ha manifestato la sua contrarietà all’invasione dell’Ucraina esponendo un cartello in diretta durante l’edizione serale del telegiornale di Canale Uno. “Quando è iniziata la guerra avevo deciso di licenziarmi perchè i miei punti di vista erano diversi dalla politica redazionale, volevo andare a manifestare ma era già in vigore la legge che prevede il carcere” per i manifestanti, “i manifestanti venivano subito presi dalla polizia e non si riusciva neanche a tirare fuori dei cartelli, allora ho avuto l’idea di fare una cosa diversa”, ha detto Ovsyannikova a Che tempo che fa, “volevo far vedere che la gente russa è contro la guerra”, ha aggiunto.

20h26  Zelensky: hanno tentato più volte di eliminarmi

“Ho sentito molte opinioni diverse sul fatto che la mia eliminazione fosse stata pianificata” e “probabilmente ci sono stati diversi tentativi da parte di persone diverse” di metterla in atto. Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un’intervista ai media russi, pubblicata dal sito Meduza.

20h21 Zelensky: pronti a discutere di garanzie sicurezza e neutralità

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina è pronta a discutere di “garanzie di sicurezza e neutralità” nel processo negoziale con la Russia. Lo ha affermato in un’intervista ai media russi, il cui testo è stato pubblicato dal sito Meduza.

20h00 Accordo Erdogan-Putin, negoziati a Istanbul

I presidenti di Russia e Turchia Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno concordato, in un nuovo colloquio telefonico, che il prossimo round di colloqui tra le delegazioni rdi Mosca e Kiev si terrà a Istanbul. Lo riporta la Tass.

19h07 Ucraina: Mosca a media, non trasmettete intervista a Zelensky

L’ente statale russo che regola le telecomunicazioni, Roskomnadzor, ha avvertito i media russi di non trasmettere l’intervista rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto la Tass. Zelensky ha rilasciato oggi un’intervista telefonica a giornalisti russi per la prima volta dall’inizio della guerra. 

18h56 Ucraina: Zelensky, da Occidente mancanza di coraggio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato l’Occidente di mancanza di coraggio mentre il suo Paese combatte contro l’invasione russa. Zelensky si è scagliato contro il “ping-pong dell’Occidente su chi e come dovrebbe cedere jet e altre armi mentre gli attacchi missilistici russi uccidono e intrappolano i civili”. “Ho parlato con i difensori di Mariupol oggi. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono sorprendenti”, ha detto il leader. “Se solo coloro che hanno pensato per 31 giorni a come consegnare dozzine di jet e carri armati avessero l’1% del loro coraggio”, ha aggiunto.

17h18 Kiev, nuovo round negoziati con Mosca in Turchia dal 28 al 30 marzo

Un membro della delegazione ucraina, David Arahamiya, ha riferito che il prossimo round di negoziati con Mosca si terrà in Turchia dal 28 al 30 marzo. Lo riporta l’agenzia ucraina Ukrinform.

16h42 Papa: “Si tratti seriamente la pace”

 “Ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti. Perciò rinnovo il mio appello: basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace!”. Così in un tweet Papa Francesco riprendendo le parole dell’Angelus. 

16h11 Russia blocca accesso al sito Web della Bild

In Russia l’ente regolatore di comunicazioni e media, Roskomnadzor, ha bloccato il sito Web della testata tedesca Bild nell’ambito degli sforzi per controllare la comunicazione relativa all’Ucraina. Il regolatore ha riferito di avere bloccato il sito della Bild su richiesta della procura. Instagram e Facebook sono già stati bloccati in Russia dopo che Roskomnadzor aveva dichiarato che venivano usati per invitare alla violenza contro i soldati russi.  La decisione di bloccare il sito della Bild in Russia “ci incoraggia nel nostro lavoro giornalistico per democrazia, libertà e diritti umani”, ha dichiarato il direttore della testata, Johannes Boie. Le autorità russe hanno anche bloccato l’accesso ad altri media stranieri, fra cui Bbc, Euronews, Deutsche Welle, la testata russa con base in Lituania Meduza e le testate finanziate dal governo Usa Voice of America e Radio Free Europe/Radio Liberty. 

15h51 Kiev: “Legalmente nullo referendum di annessione di Lugansk a Russia”

 La Russia “continua a provare a minare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Qualunque referendum fake nei territori temporaneamente occupati è legalmente nullo”. Così il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, risponde all’annuncio fatto dal leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk nell’est dell’Ucraina, Leonid Pasechnik, che ha dichiarato che nel prossimo futuro si potrebbe tenere un referendum sull’annessione del territorio alla Russia. Lo riporta l’agenzia di stampa Ucraina Unian. 

15h31 Zelensky ha rilasciato un’intervista a media russi

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rilasciato un’intervista telefonica a giornalisti russi per la prima volta dall’inizio della guerra e l’intervista – rilasciata a Meduza, Dozhd e Kommersant – è durata circa due ore. Lo riferisce la stessa emittente Meduza, aggiungendo che una versione senza tagli verrà pubblicata fra poche ore. Precisamente alla conversazione hanno partecipato Ivan Kolpakov di Meduza, Tikhon Dzyadko di Dozhd tv, lo scrittore e giornalista Mikhail Zygar e il corrispondente di Kommersant Volodymyr Solovyov. 

15h11  Viminale: “Finora in Italia 71.940 profughi”

Sono 71.940 le persone giunte finora in Italia: 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Lo comunica il Viminale precisando che rispetto a ieri, l’incremento è di 1.156 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna

14h42 – Goldman Sachs, al rialzo livello prezzi equilibrio materie prime

“L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto i prezzi delle materie prime in forte rialzo, spingendo gli investitori a valutare l’impatto sui termini di scambio (ToT) – cioè la differenza tra i prezzi delle esportazioni e delle importazioni di un’economia – in tutto il mondo, poiché i cambiamenti significativi hanno tipicamente implicazioni sia economiche che FX. Un’implicazione duratura dell’attuale crisi geopolitica può essere uno spostamento verso l’alto del livello dei prezzi di equilibrio per molte materie prime. Pertanto, le operazioni che approfittano di questo spostamento strutturale – ad esempio, lunghe in valute esportatrici di materie prime e corte in valute importatrici di materie prime – possono essere già appropriate per i portafogli (abbiamo pubblicato una raccomandazione lunga MYR/PHP su questa tesi). Alcuni altri asset legati alle materie prime, come il CAD e il NOK, potrebbero anche avere spazio per raggiungere i prezzi spot man mano che la volatilità del mercato si calma”. È l’analisi che fa Karen Reichgott Fishman, economista di Goldman Sachs, sull’andamento dei prezzi delle materie prime in seguito all’invasione dell’Ucraina.

14h14 Unhcr, oltre 3,8 mln rifugiati all’estero

Sono saliti a oltre 3,8 milioni i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina per andare all’estero. Lo riferisce l’Unhcr, precisando che sono 3.821.049. La maggior parte sono ospitati dalla Polonia, precisamente 2.267.103. Gli altri rifugiati si trovano in: Romania, 586.942; Moldavia, 381.395; Ungheria, 349.107; Slovacchia, 272.012; Russia, 271.254; e Bielorussia, 6.341.

14h00 Turchia: “Non bruciare ponti con Russia”

“La guerra in Ucraina è ingiusta” ma “se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro di pace?”. Così il portavoce e alto consulente del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, parlando al Forum di Doha, in Qatar.

13h47 – Macron: “Domani o dopodomani parlerò con Putin”

 Il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando a ‘Dimanche en politique’ su France 3 ha dichiarato che “domani o dopodomani” parlerà con il presidente russo Vladimir Putin per organizzare un’operazione di evacuazione degli abitanti della città di Mariupol, nell’est dell’Ucraina.

13h26 – Macron: “Non userei parola macellaio per Putin”

Non utilizzerei” le parole del presidente Usa Joe Biden, che ha definito Vladimir Putin “macellaio”. È quanto ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando a ‘Dimanche en politique’, su France 3. Non bisogna fare “escalation né con le parole né con le azioni” nella guerra in Ucraina, ha aggiunto Macron.

12h54 – Fmi avverte, crisi potrebbe scatenare rivolte sociali

La direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, intervenendo al Forum di Doha ha avvertito che il colpo economico globale derivante dalla guerra della Russia in Ucraina potrebbe alimentare rivolte in Medioriente e altrove. L’invasione della Russia e le conseguenti sanzioni su Mosca hanno costretto i più poveri al mondo a sostenere la peggiore delle crisi, dovendo fare i conti con costi più alti del cibo e meno posti di lavoro, ha sottolineato Georgieva, alludendo al fatto che la situazione attuale ricorda la fase precedente le rivolte del 2011 note come Primavera araba, quando l’aumento dei prezzi del pane alimentò le proteste anti-governative in tutto il Medioriente. “Quando i prezzi salgono e le persone povere non possono dar da mangiare alle loro famiglie scenderanno per le strade”, ha detto. E ancora: “Una cosa che sappiamo dei problemi in un posto è che viaggiano, non restano lì”.

12h46 – Fmi, tensione economica può alimentare disordini in Medio Oriente

L’invasione russa dell’Ucraina e le conseguenti sanzioni su Mosca hanno costretto i più poveri del mondo a sopportare il peggio della crisi, alle prese con costi alimentari gonfiati e lavori più scarsi, situazione che potrebbe provocare disordini civili in Medio Oriente e altrove. Lo ha rilevato Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo monetario internazionale, in un intervento al Forum di Doha in Qatar.

“Quando i prezzi balzano, e i poveri non possono sfamare le loro famiglie, scenderanno in strada”, ha detto Georgieva. “Una cosa che sappiamo dei problemi in un posto, è che viaggiano, non rimangono lì”. Georgieva ha accennato al fatto che la situazione attuale ha evocato il periodo precedente alle rivolte del 2011, note come la primavera araba, quando i prezzi del pane alle stelle hanno alimentato le proteste antigovernative in tutto il Medio Oriente.

Georgieva ha chiesto una maggiore cooperazione globale per colmare le lacune nelle forniture di materie prime e di energia: “Per favore, lavorate insieme. I produttori di petrolio, di gas e di cibo oggi sono in grado di contribuire a ridurre questa incertezza”. Ha inoltre citato l’importanza dell’Ucraina come principale esportatore di grano nel sollecitare una rapida risoluzione della guerra. “Più velocemente i carri armati sono fuori, più velocemente i trattori saranno al lavoro”, ha detto. “Abbiamo bisogno che entro luglio il raccolto in Ucraina contribuisca alla stabilità dei prezzi alimentari”.

12h35 – Protezione civile, 58 pazienti accolti in Italia

Centrale Remota per le Operazioni di Soccorso Sanitario – attivata dal Dipartimento della Protezione Civile per il coordinamento del soccorso sanitario urgente dei cittadini ucraini, sta continuando a garantire il trasferimento dei pazienti presenti nei Paesi limitrofi all’ Ucraina.

La Centrale oggi ha concluso il trasferimento – attraverso un volo della Guardia di Finanza – di 15 pazienti, che saranno assistiti dai servizi sanitari delle regioni Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Lazio. A questi si aggiungono i 43 pazienti degli scorsi giorni, per un totale di 58 persone trasferite tramite MedEvac – Medical Evacuation dall’inizio dell’emergenza.

12h34 – Sean Penn: “Boicottare Oscar se a Zelensky non sarà consentito parlare”

L’attore Sean Penn, in un’intervista alla Cnn, ha invitato Hollywood a boicottare gli Oscar se al presidente ucraino Volodymyr Zelensky verrà negata la possibilità di parlare all’evento. In questa eventualità “incoraggerei tutti coloro che sono coinvolti – anche se potrebbe essere il loro momento, e lo capisco, per celebrare i loro film – a protestare e boicottare gli Academy Awards”, ha detto Sean Penn. L’attore, 61 anni, ha vinto due Oscar e ha promesso che fonderà i suoi premi in pubblico se a Zelensky non verrà data la possibilità di parlare alla cerimonia.

12h24 – Papa: “Guerra atto barbaro e sacrilego”

 “La guerra è un atto barbaro e sacrilego, la guerra non può essere qualcosa di inevitabile. Non dobbiamo abituarci alla guerra dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani, perché il sei da questa vicenda usciremo come prima saremo in qualche modo tutti i colpevoli di fronte al pericolo di autodistruggersi”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.

12h20 – Papa: “Basta! Ci si fermi tacciano le armi”

 “Rinnovo il mio appello: basta! Ci si fermi, tacciano le armi e si tratti seriamente per la pace”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.

12h15 – Papa: “Bisogna ripudiare la guerra”

“E’ passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata, una guerra che rappresenta una sconfitta per tutti per tutti noi. C’è bisogno di ripudiare la guerra”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.

12h05 – Kiev, Russia sta provando a dividere Paese in due

La Russia sta provando a dividere l’Ucraina in due per creare una regione controllata da Mosca, dopo avere fallito nel tentativo di prendere il controllo di tutto il Paese. È quanto sostiene il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, secondo quanto riporta il Guardian. “In realtà è un tentativo di creare Nord e Sud Corea in Ucraina”, ha detto Budanov, aggiungendo che l’Ucraina lancerà presto una guerriglia nel territorio occupato dalla Russia.

11h57 – Di Maio in Campania incontra sindaci, focus accoglienza

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella giornata di oggi si trova in Campania, dove incontrerà diversi sindaci del territorio. Focus sull’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina.

11h52 – Gasparri, momento decisioni importanti non conte di partito sulla rete

 “Difesa comune europea, politica energetica europea per acquisti comuni e ritorno al nucleare di nuova generazione, politiche agro-alimentari che aumentino la nostra indipendenza. Queste sono le decisioni che la storia ci mette di fronte con l’aggressione all’Ucraina. Altri invece modulano le loro scelte in base alle improbabili conte di partito via internet. Il momento impone ben altra condotta. C’è chi gioca ai click prefabbricati e chi si fa carico del futuro dell’Italia, dell’Euopa, della libertà di tutti, in ogni parte del mondo. C’è chi come Berlusconi fu capace di mettere allo stesso tavolo NATO e Russia e chi mentre l’Ucraina è in fiamme affronta questa tragica vicenda pensando a piccole contese di partito”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri componente della Commissione Difesa di Palazzo Madama.

11h29 – Blinken, non puntiamo a cambio regime Russia, decisione spetta al popolo

 Gli Usa non stanno provando a far cadere la presidenza di Vladimir Putin in Russia. È quanto ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme all’indomani delle parole pronunciate a Varsavia dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale riferendosi a Putin aveva detto: “per l’amor di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere”. Gli Stati Uniti hanno detto ripetutamente che “non abbiamo una strategia di cambio di regime in Russia né altrove”, ha detto Blinken. “In questo caso, come in ogni caso, (la decisione ndr.) spetta al popolo del Paese in questione. Spetta al popolo russo”, ha aggiunto il segretario di Stato Usa.

 Tornando poi sulle parole di Biden, Blinken ha detto che nelle parole del presidente Usa il punto era che “Putin non può avere il potere di fare la guerra o intraprendere un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro”.

11h18 – Leader Lugansk, presto referendum su annessione a Russia

Il leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk nell’est dell’Ucraina, Leonid Pasechnik, ha dichiarato che nel prossimo futuro si potrebbe tenere un referendum sull’annessione del territorio alla Russia. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Penso che nel prossimo futuro si terrà un referendum sul territorio della repubblica, in cui le persone eserciteranno il loro diritto costituzionale assoluto ed esprimeranno la loro opinione sul fatto di unirsi alla Federazione russa”, ha detto Pasechnik.

11h10 – Visco: Assetto economico internazionale a rischio

 L’invasione russa dell’Ucraina ha conseguenze per “l’assetto economico internazionale” e lo mette “a rischio”. Lo ha dichiarato Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, nel suo intervento a ‘Economia e Società alla Nuvola – Disuguaglianze e democrazia. Quale futuro per un capitalismo democratico?’, organizzato dalla casa editrice Il Mulino ed Eur Culture per Roma.

10h52 – Squadra Intersos a Odessa per consegnare kit Oms

“Un team di Intersos ha raggiunto Odessa per consegnare i trauma kit donati dall’Oms al Dipartimento Regionale della salute. Ampliamo le attività per rispondere ai crescenti bisogni della popolazione in Ucraina e supportare il sistema sanitario in crescente sofferenza”. Lo comunica su Twitter la ong italiana Intersos.

 Ieri la stessa ong aveva comunicato che “dopo Leopoli siamo operativi anche a Vinnytsia, in Ucraina. Abbiamo portato i primi kit con farmaci e prodotti per l’igiene alle persone che sono arrivate qui in fuga dai bombardamenti intensi che stanno colpendo le zone più centrali del paese”.

10h43 – Marina Ovsyannikova ospite a ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio

La giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ha manifestato la sua contrarietà all’invasione dell’Ucraina ed alle bugie della propaganda russa esponendo un cartello in diretta durante l’edizione serale del telegiornale di Canale Uno e che rischia una pena di 15 anni di carcere, sarà ospite di Fabio Fazio questa sera a che tempo che fa su Rai3. A darne notizia è lo stesso Fazio con un Tweet. Che tempo che fa sarà in diretta su Rai3 questa sera dalle ore 20.

10h16 – WP, su Putin Biden ha parlato a braccio, Casa Bianca sorpresa

La dichiarazione di Joe Biden da Varsavia su Vladimir Putin – cioè quella in cui ha detto che “per l’amor di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere” – è stata “improvvisata” e si è trattato di una dichiarazione “fuori copione” giunta al termine del suo discorso di circa 30 minuti, come se il presidente Usa sia stato “preso dalla forza della sua retorica” e abbia “cavalcato l’onda della sua orazione con una dichiarazione di nove parole che i suoi collaboratori non avrebbero voluto pronunciasse”. È quanto scrive il Washington Post (WP), che citando fonti informate aggiunge che le parole di Biden hanno “colto di sorpresa i collaboratori, che sapevano che non erano incluse nelle dichiarazioni che erano state preparate”.

“Nei minuti successivi al discorso, funzionari dell’amministrazione Biden – che da tempo si sono impegnati per non chiedere un cambio di regime in Russia – si sono affrettati a chiarire i commenti di Biden”, scrive ancora il Washington Post. La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione in cui provava a chiarire così: “Il punto per il presidente era che a Putin non può essere consentito di esercitare il potere sui suoi vicini o sulla regione” ma “non discuteva del potere di Putin in Russia o di un cambio di regime”.

10h01 – Partito convoglio umanitario della Guardia nazionale ambientale

È partito da Polla, in provincia di Salerno, il convoglio di aiuti umanitari per la popolazione ucraina organizzato dalla Guardia Nazionale Amblentale, l’associazione volontaristica che con alcuni tir arriverà a Leopoli. Lo riferisce in una nota la Presidenza dell’associazione presieduta da Alberto Raggi. La missione umanitaria è coordinata dal responsabile del distaccamento di Buccino, Nikolas Valitutto che ha curato l’organizzazione portando con se generi di prima necessità per dare un sostegno alla popolazione della cittadina ucraina al confine con la Polonia che da giorni è oggetto di attacchi aerei e missilistici.

“Un gesto così bello, grazie allo spirito di questi ragazzi, è stato possibile. Ringrazio le tante aziende che hanno aderito per donare prodotti, i cittadini di San Gregorio Magno e tante persone in vari paesi, ringrazio il presidente e Dirigente generale superiore Alberto Raggi che da subito si è reso disponibile a tale progetto e chi in prima linea è andato per fare del bene che è la cosa più nobile e importante che una persona possa fare, mi riferisco a Nikolas Valitutto”, ha commentato il Dirigente interregionale Centro-Sud, Antonio D’Acunto che con i vari membri dello staff sta coordinando le operazioni. La Guardia Nazionale Ambientale è una associazione riconosciuta dal ministero dell’Ambiente ed è composta da 5 mila volontari effettivi e 12 mila simpatizzanti ed opera in tutta Italia. La sede nazionale è a Terni con distaccamenti nelle maggiori città italiane.

9h25 – Kiev, russi hanno usato bombe a grappolo in regione Donetsk

Il ministero dell’Interno dell’Ucraina accusa le truppe russe di avere usato bombe a grappolo nella regione di Donetsk, nella zona residenziale di Krasnohorivka. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che la polizia ha invitato i residenti a fare attenzione e non avvicinarsi alle munizioni.

9h10 – 139 bambini uccisi dall’inizio dell’invasione

Sono 139 i bambini uccisi e più di 205 i feriti dal 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina. Secondo l’ufficio del procuratore generale della Procura dei minori, citato dal ‘Kyiv Independent’, la maggior parte delle vittime infantili si è verificata negli oblast di Kyiv, Donetsk, Chernihiv, Mykolaiv, Luhansk, Zaporizhzhia, Kherson, Zhytomyr e Sumy.

8h57 – Intelligence Gb, campo di battaglia a Nord statico

Il campo di battaglia in tutta l’Ucraina settentrionale rimane in gran parte statico, con contrattacchi locali ucraini che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico in un tweet di aggiornamento del rapporto di intelligence.

8h55 – Intelligence Gb, russi cercano di accerchiare truppe a est

Le forze russe sembrano concentrare i loro sforzi per tentare l’accerchiamento delle forze ucraine direttamente di fronte alle regioni separatiste nell’est del paese, avanzando dalla direzione di Kharkiv nel nord e Mariupol nel sud. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico in un tweet di aggiornamento del rapporto di intelligence.

7h37 – Kiev, Mosca ha trasferito 40mila persone in Russia

Gli invasori russi hanno evacuato circa 40.000 ucraini dalle zone di guerra in Ucraina. Sono stati trasferiti in profondità nei territori occupati o direttamente in Russia. Lo ha annunciato il ministro della reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk, secondo quanto riferisce ‘Ukrinform’.

“La Russia sta creando una ‘realtà umanitaria’ alternativa e sta cercando di spianare le sue cosiddette ‘rotte di evacuazione’ per i residenti di Mariupol in Russia. Ci si aspetta che la maggior parte dei cittadini non voglia ‘scappare’ sul territorio dell’aggressore. Di conseguenza, le truppe russe stanno portando con la forza i civili in profondità nei territori occupati o nella Russia stessa. Stiamo già parlando di decine di migliaia di ucraini trasferiti con la forza in questo modo”, ha detto Vereshchuk. “Stiamo costantemente e fortemente segnalando alla comunità internazionale e alle istituzioni che questi ‘corridoi’ russi sono illegali e incompatibili con noi. Tanto più che dall’altra parte – sia vicino a Donetsk che a Luhansk – i migranti forzati sono ammessi attraverso speciali campi di filtrazione, in violazione della Convenzione di Ginevra. Ma per qualche ragione, il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha persino deciso di aprire un ufficio di rappresentanza a Rostov-on-Don per lavorare con gli ucraini deportati in Russia con la forza. Pertanto, chiediamo che faciliti il ritorno di tali nostri cittadini”, ha sottolineato Vereshchuk.

7h17 – Ucraina: ministro Energia, russi non cercano stop né compromesso

 “Non sono un militare, ma da abitante di Kiev noto che i bombardamenti contro la nostra città non sono affatto terminati. Oltretutto, nelle ultime ore sono caduti nuovi missili su Leopoli, che sta nel settore occidentale. Questo per dire che non credo ad una parola dei russi, in genere fanno tutto l’opposto di quanto annunciano. Qui a Kiev si sono fermati soltanto per il fatto che le nostre forze militari hanno avuto il sopravvento. Non c’è alcuna volontà di compromesso da parte loro, se potessero ci conquisterebbero totalmente per poi governare con il pugno di ferro. E tutto questo mi fa capire quanto sia complicato ogni tipo di negoziato con Putin”. Lo dice German Galushchenko, ministro dell’Energia ucraino, in una intervista al ‘Corriere della Sera’.

A una domanda sulle centrali nucleari, Galushchenko risponde che “sono una preoccupazione costante, non ho dormito notti intere con l’incubo del disastro nucleare. I russi hanno occupato quella di Zaporizhzhia, che è la centrale più grande d’Europa, e i resti di Chernobyl. Per fortuna entrambi gli impianti sono ancora in mano ai nostri tecnici, ma i carri armati russi hanno sparato contro gli impianti, potevano causare un disastro terribile per tutti, compresi voi in Europa occidentale”.

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