La città sotto le bombe è alle prese anche con la pandemia
(LaPresse) Non solo l’invasione russa, l’Ucraina prosegue anche la sua battaglia contro il Covid. A Kharkiv, all’ospedale regionale per le malattie infettive, medici e infermieri continuano anche a curare i pazienti affetti dal coronavirus, nonostante il conflitto in corso. Secondo il direttore dell’ospedale, il dott. Pavel Nartov, le sirene dei raid aerei suonano più volte al giorno, costringendo i pazienti malati e indeboliti a essere trasferiti nei rifugi antiaerei. La parte più complicata è la gestione delle persone in terapia intensiva, intubata e attaccata alle bombole di ossigeno. Le finestre sono barricate per motivi di sicurezza e la direzione dell’ospedale ha impedito di inquadrare alle telecamere di Ap l’esterno della struttura, per non rivelare dove si trova. Insieme a Kiev, la città orientale di Kharkiv, è stata epicentro di infezioni durante le varie ondate della pandemia. A metà febbraio si contavano in Ucraina contagi record, circa 40mila al giorno, ma dall’inizio dell’invasione russa quelli segnalati e i pazienti da curare sono in costante calo.
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