Si chiude il vertice capitolino che ha come protagonisti i 20 Grandi della Terra. L'intervento del principe Carlo: "Cop26 è l'ultima chance"
Si sono chiusi i lavori del G20 di Roma. “Ci impegniamo a mobilitare finanziamenti internazionali pubblici e privati per sostenere lo sviluppo di un’energia verde, inclusiva e sostenibile e porremo fine alla fornitura di finanziamenti pubblici internazionali per la nuova e ininterrotta produzione di energia dal carbone all’estero entro la fine del 2021”, si legge nella dichiarazione finale del summit. Sul clima raggiunto un accordo per confermare l’intenzione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. L’impegno su emissioni zero si avvicina al 2050.
La seconda giornata di lavori al G20 era iniziata in modo inusuale con i Grandi del mondo che si sono ritrovati davanti alla Fontana di Trevi per una foto ricordo con tanto di lancio di monetina nel celebre monumento della Capitale. A fare gli onori di casa sempre il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Nella prima giornata di lavori, invece, i 20 leader del mondo hanno ratificato il sostegno unanime globale sulle grandi multinazionali al 15%, così come hanno raggiunto l’intesa sull’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione mondiale contro il covid entro il 2022. Ieri il premier italiano, Mario Draghi, nel suo intervento, ha sottolineato che “il multilateralismo è la sola risposta possibile ai problemi che dobbiamo affrontare, dal covid, al clima passando per le tassazioni”.
Draghi: “E’ summit di successo, mantenuti vivi sogni”
“Non è stato facile raggiungere questo accordo, è stato un successo e dobbiamo ringraziare gli sherpa”, ha spiegato il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa a chiusura. “Il G20 è stato il momento finale di un anno di lavoro – ha continuato – E’ stato riformato il sistema di tasse internazionale. Questo risultato era stato perseguiti per decenni e non ci si era riusciti. Abbiamo superato il protezionismo sui prodotti sanitari, abbiamo lavorato per assicurarci una preparazione ai prossimi inevitabili danni sanitari. Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa e trovato nuovi modi per aiutare i Paesi più deboli”.
“Negli ultimi anni siamo stati poco capaci di lavorare insieme ma è cambiato qualcosa – ha aggiunto il presidente del Consiglio – questo vertice mi rende fiducioso sulla capacità che il G20 sembra aver ritrovato di affrontare quelle che abbiamo affrontato a nostre spese come sfide epocali, esistenziali. La sfida della salute, il Covid, le disuguaglianze di genere, reddito e ricchezza e quelle scoperte negli ultimi anni essere sfide che non possiamo risolvere da soli”.
“E’ un summit di successo nel senso di mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti e stanziamenti di denaro, ulteriori promesse di riduzione. Negli ultimi mesi sembrava che i Paesi emergenti non avessero nessuna intenzione di prendere altri impegni”, ha detto ancora Draghi
“Tanti risultati sono stati conseguiti negli ultimissimi giorni, soprattutto per quel che riguarda il clima. La Cop26 potrà costruire su una base piuttosto solida. Abbiamo un obiettivo su 1,5 gradi che prima non esisteva. Anche il 2050, prima non c’era accordo si parlava della fine del secolo”, ha aggiunto il premier.
“Rispetto alla situazione precedente l’impegno pende un pochino più verso il 2050. Nel lianguaggio del comunicato non è un impegno preciso nel 2050 ma prima era un impegno assolutamente assente, si parlava addirittura di fine secolo. C’è stato uno spostamento, con un linguaggio più ricco di speranza anche da parte di paesi che fino a oggi avevano detto no, io ne riparlo alla fine del secolo”
Legambiente, delusi da accordo a G20
“Dal G20 di Roma – dichiara Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente – ci aspettavamo più risposte e azioni concrete sul fronte della lotta alla crisi climatica. Siamo delusi dal Patto per il clima siglato oggi. Si tratta di un accordo che va a formalizzare quanto già acquisito senza prevedere impegni concreti sulla finanza climatica, a partire dall’Italia che non ha messo sul tavolo il suo giusto contributo – almeno 3 miliardi di euro l’anno – ai 100 miliardi di dollari complessivi promessi a Parigi come impegno collettivo dei Paesi industrializzati per aiutare quelli più poveri nell’azione climatica. Ora l’auspicio è che a Glasgow, dove oggi si apre la Cop26, i grandi del Pianeta riescano a trovare un’intesa per arrivare a un nuovo e ambizioso accordo per clima in grado di mantenere vivo l’obiettivo di 1.5°C dell’Accordo di Parigi, ma anche per accelerare l’adattamento ai cambiamenti climatici, far fronte alle perdite e ai danni delle comunità più colpite dall’emergenza, ma anche e soprattutto finanziare adeguatamente l’azione dei paesi poveri e completare il Rulebook, ossia le norme attuative dell’Accordo di Parigi, per renderlo finalmente operativo”.
Biden, generazioni future non pensino abbiamo fallito
Anche il presidente americano Joe Biden, secondo quanto si apprende da fonti che seguono i lavori, ha lanciato un appello accorato a tutti i leader presenti per portare avanti la lotta al cambiamentovlimatico. “Non voglio che le future generazioni guardino al vertice di oggi pensando: ecco come abbiamo fallito”, ha dichiarato Biden. “Le future generazioni devono pensare: ecco perché abbiamo avuto successo”.
Johnson: antica Roma insegna, si precipita velocemente
Merkel, summit manda messaggio chiaro, più ambiziosi di Parigi
Papa, il momento di ripensare il futuro e agire insieme
“Questo è il momento di sognare in grande, di ripensare le nostre priorità – ciò che apprezziamo, ciò che vogliamo, ciò che cerchiamo – e di ripensare il nostro futuro, impegnandoci ad agire ogni giorno in base a ciò che abbiamo sognato. Ora è il momento di agire insieme. #COP26”. Così Papa Francesco su Twitter.
Questo è il momento di sognare in grande, di ripensare le nostre priorità – ciò che apprezziamo, ciò che vogliamo, ciò che cerchiamo – e di ripensare il nostro futuro, impegnandoci ad agire ogni giorno in base a ciò che abbiamo sognato. Ora è il momento di agire insieme. #COP26
— Papa Francesco (@Pontifex_it) October 31, 2021
Nella bozza d’accordo impegno per emissioni zero entro ‘metà secolo’ e fondo da 100 miliardi
Raggiungere l’obiettivo di emissioni zero “entro metà secolo”. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, l’impegno messo nero su bianco nella dichiarazione finale del G20 in corso a Roma. Non si sarebbe quindi riusciti a raggiungere l’intesa sulla scadenza, più precisa, del “2050”. Nella bozza finale della dichiarazione conclusiva del G20 è presente il fondo da 100 miliardi per sostenere i Paesi in via di sviluppo nelle politiche di contrasto ai cambiamento climatici. E’ quanto si apprende da fonti vicine ai negoziati.
Accordo su clima, tetto entro 1,5 gradi
Il G20 avrebbe raggiunto un accordo sul clima per confermare l’intenzione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. E’ quanto si apprende da fonti vicino al dossier.
Draghi: “Sul clima agiamo ora o rischiamo di fallire”
“O agiamo adesso, affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a portare la nostra economia su un percorso più sostenibile. Oppure rimandiamo l’azione, paghiamo un prezzo molto più alto in seguito e rischiamo di fallire”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi aprendo la seconda giornata dei lavori del G20 che avrà al centro il clima. “Alcuni di noi si chiedono perché stiamo portando il nostro obiettivo climatico da 2 gradi a 1,5 gradi. Come mai? Perché lo dice la scienza. Dobbiamo ascoltare gli avvertimenti provenienti dalla comunità scientifica globale; affrontare la crisi climatica in questo decennio; e onorare l’Accordo di Parigi e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030”, ha aggiunto Draghi.
Principe Carlo: “Cop26 ultima chance, tradurre parole in fatti”
“La Cop26 che inizia domani è ultima chance” che abbiamo per affrontare la crisi climatica, “dobbiamo tradurre le parole in fatti”, “sono in gioco il futuro dell’umanità e della natura e dobbiamo approfittare di questa opportunità per lanciare un piano di ripresa verde” per salvare il pianeta, “il settore privato è qui ed è pronto a giocare un ruolo significativo”. Lo ha detto il principe Carlo intervenendo al summit G20 in corso a Roma.
Bilaterale tra Johnson e Macron su diritti di pesca
Il bilaterale tra il premier britannico Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron alla Nuvola, a margine del summit G20 in corso a Roma. L’incontro arriva dopo le tensioni tra i due Paesi sui diritti di pesca nel Canale della Manica.
Draghi, oggi bilaterali con Trudeau e ministro esteri cinese Wang Yi
A margine della seconda giornata del G20 oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi avrà alle 13.10 un incontro bilaterale con il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau e a seguire un faccia a faccia con il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica popolare cinese, Wang Yi.
Sanchez, nostra transizione verde sia equa per avere successo
“La transizione ecologica per avere successo deve anche essere giusta, proteggere i cittadini”. Così Pedro Sanchez, presidente del governo spagnolo, spiega la ricetta di Madrid nella sfida ai cambiamenti climatici in un’intervista a Repubblica. “Il summit del G20 è un foro strategico per affrontare la ricostruzione dopo la pandemia – prosegue Sanchez – ma è cruciale che ciò avvenga facendo attenzione ai diritti degli individui, dal cyber alla Salute”. È un approccio che “va incontro ai cambiamenti in atto” e può distinguere le “forze socialdemocratiche in Nordamerica come in Europa”. Il premier parla anche di difesa europea, nuove intese sull’immigrazione e riforma del Patto di stabilità: “Italia e Spagna possono essere il motore del cambiamento in Europa”.
Principe Carlo, su clima serve azione urgente, responsabilità schiacciante
Un’azione urgente sul clima è “cruciale”, “finalmente sto percependo un cambiamento negli atteggiamenti e la costruzione di uno slancio positivo”. E’ quanto dirà oggi il principe Carlo al vertice del G20. Sua Altezza Reale parlerà al centro conferenze La Nuvola, a Roma, su invito del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. L’invito è un riconoscimento del lavoro pluridecennale del principe di Galles a sostegno delle attività di contrasto alla crescente crisi ambientale dovuta al cambiamento climatico. Carlo sottolineerà che i leader mondiali hanno una “responsabilità schiacciante verso le generazioni future”. Aggiungendo che, “è impossibile non sentire le voci disperate dei giovani che vedono voi (i leader del G20) come gli amministratori del pianeta, tenendo il loro futuro nelle vostre mani”. Sua Altezza Reale sarà accompagnato alla sessione speciale del G20 da Brunello Cucinelli, CEO italiano e da Brian Moynihan, co-presidente dello SMI. Lo SMI è composto da più di 300 CEO e la sua missione è quella di sbloccare l’impegno e il potenziale delle imprese per fornire soluzioni alla crisi climatica globale. Il Principe di Galles è arrivato a Roma sabato sera. Ieri ha partecipato al ricevimento e alla cena offerti dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale.
Per Johnson e la moglie Carrie Symonds visita privata a Fori imperiali
Questa mattina il primo ministro britannico Boris Johnson ha visitato privatamente i Fori imperiali con la moglie Carrie Symonds. Dopo la visita, il premier ha raggiunto gli altri leader alla Fontana di Trevi per il lancio della monetina.
Biden, giornata produttiva, global minimux tax punto di svolta
“Oggi al G20 è stata una giornata di riunioni produttiva. La Global Minimum Tax, di cui abbiamo discusso oggi, è un punto di svolta per i lavoratori, i contribuenti e le imprese americane. Non vedo l’ora che arrivi il secondo giorno”. Così il presidente Usa Joe Biden in un tweet.
Had a productive day of meetings at the G20 today. The Global Minimum Tax we discussed today is a game changer for American workers, taxpayers, and businesses. I’m looking forward to day two. pic.twitter.com/XCCjP6kiMM
— President Biden (@POTUS) October 30, 2021
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