Molti migranti rimangono bloccati dopo i respingimenti della polizia croata
(LaPresse) Tende di nylon, appena puntellate con dei bastoni, circondate da un mare di fango e sporcizia. Non ci sono servizi di alcun tipo, tranne quello offerto da una ong che distribuisce scorte di cibo. Quello situato nei pressi di Velika Kladusa, cittadina bosniaca a pochi chilometri dal confine con la Croazia, è uno dei tanti insediamenti improvvisati da un gruppo di migranti che partecipano al cosiddetto “The Game”. Il viaggio lungo e pericoloso che intraprendono i profughi provenienti dal Medio Oriente per entrare in Europa, passando per i Balcani, per poi arrivare (si spera) a Trieste. Durante il tragitto bisogna sfuggire alle botte e ai soprusi delle autorità dei Paesi nazionalisti dell’est Europa, Croazia in primis.
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