Giovani in protesta nell'ultima città caduta in mano talebana prima di Kabul. Gran Bretagna pronta ad accogliere 20mila rifugiati

 (LaPresse) – Centinaia di giovani sono scesi per strada a Jalalabad, città dell’Afghanistan orientale, capoluogo della provincia di Nangarhar e ultima a cadere prima della capitale Kabul: i manifestanti, riporta l’agenzia locale Pajhwok Afghan News sui social, con tanto di video, hanno sventolato la bandiera afghana per le strade della città. Secondo alcuni testimoni citati dall’agenzia, i talebani hanno sparato in aria contro i manifestanti e picchiato diversi giornalisti.

Emergency: “A Kabul meno feriti e nessun morto, situazione migliora”

“Nelle ultime 24 ore per i feriti la situazione si è stabilizzata ed è diminuita: sono 37 i pazienti che abbiamo ricevuto, 5 in condizioni di pericolo di vita, 32 sono stati stabilizzati in pronto soccorso e poi trasferiti negli ospedali. Nessuno morto al momento, la situazione in città è migliorata“. Così Alberto Zanin, coordinatore medico dell’ospedale di Emergency di Kabul nel punto stampa organizzato dalla capitale afghana.

“Il nostro staff – ha aggiunto Zanin – rimane preoccupato per la situazione incerta. Nessuno può garantire che la situazione rimarrà così pacifica e senza manifestazioni: c’è ancora incertezza”. “In questo momento nulla è cambiato per l’accessibilità al lavoro, alla sanità: non ci sono nuove regole che vietano accessi o altro”, ha aggiunto.

Emergency: “Fiduciosi di lavorare anche con talebani”

“Il parziale rimpatrio del nostro staff è stato precazionale, nulla è successo e ci aspettiamo che nulla succederà con i tabeani: siamo estremamente fiduciosi di continuare il nostro operato con i talebani”, ha proseguito il coordinatore medico dell’ospedale di Emergency di Kabul. 

Primo volo ponte aereo: 85 afghani oggi a Fiumicino

Il primo volo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e loro familiari, atterrerà nella giornata di oggi presso l’aeroporto di Fiumicino. Il personale a bordo è stato imbarcato all’aeroporto di Kabul su un C130J dell’Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l’aeroplano giungerà di nuovo in Kuwait, dove i passeggeri saranno trasferiti sul KC 767 per essere trasportati in Italia.  “L’impegno è massimo da parte della Difesa per evacuare chi ha collaborato con l’Italia”, ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sul trasporto umanitario in corso dall’Afghanistan per portare in Italia gli ex collaboratori afghani e loro familiari.

Nella giornata di oggi altri due C130J decolleranno dal Kuwait per imbarcare circa altre 150 persone a Kabul, che saranno trasportate in Italia con un KC767. “ Il nostro impegno è lavorare col massimo sforzo per completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani, degli attivisti e di chi è esposto al pericolo” ha dichiarato il Ministro. La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, 7 aerei, 3 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul.

Bbc: “Londra pronta ad accogliere fino a 20mila rifugiati”

Boris Johnson visita la sede della polizia del Surrey a Guildford

La Gran Bretagna è pronta ad accogliere fino a 20mila rifugiati afgani. Lo ha detto alla Bbc la ministra per gli Affari Interni Priti Patel precisando che il nuovo piano vedrà l’ingresso nel Paese di 5mila afgani nel primo anno, con migliaia di persone che potranno trasferirsi in seguito ma, ha chiarito, “non possiamo farlo da soli”. La priorità sarà data alle donne, alle ragazze e alle minoranze religiose e di altro genere, i gruppi più a rischio di violazioni dei diritti umani da parte dei talebani. Il nuovo piano si aggiunge al programma già esistente per interpreti e altro personale che lavorava nel Paese per il Regno Unito.

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