E' accusato di omicidio: rischia una coondanna tra gli otto e i 25 anni di carcere

(LaPresse) – Il neurochirurgo di Diego Maradona, Leopoldo Luque, che si è preso cura della salute della stella del calcio prima della sua morte, ha testimoniato in tribunale nel corso di un’indagine per presunta negligenza medica nella morte del Pibe de Oro. Luque si è presentato con i suoi avvocati presso la Procura Generale di San Isidro per testimoniare come accusato di omicidio: rischia una coondanna tra gli otto e i 25 anni di carcere. Maradona è morto il 25 novembre all’età di 60 anni per un arresto cardiorespiratorio mentre si trovava in una casa in affitto alla periferia di Buenos Aires dopo un intervento chirurgico per rimuovere un edema cranico. Dopo la dichiarazione di Luque, i pubblici ministeri hanno dieci giorni lavorativi – per decidere se perseguire l’imputato e proseguire le indagini o assolverlo dalle accuse. “Nessuna negligenza da parte sua” ha sottolineato il legale di Luque dopo la testimonianza del suo assistito.

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