Il numero uno del Cremlino: "Faccia a faccia costruttivo"

Si è concluso prima del previsto il vertice a Ginevra tra il presidente americano Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin. L’incontro, arrivato in un momento in cui i rapporti tra le due potenze sono ai minimi storici, è infatti durato due ore mezza, la metà delle cinque previste alla vigilia. “È stato un incontro costruttivo, non c’è stata nessuna ostilità: la pensiamo diversamente su molte questioni, ma entrambe le parti hanno mostrato il desiderio di comprendersi”,  ha detto Putin nella conferenza stampa al termine del meeting in cui ha definito il capo della Casa Bianca “uno statista esperto” sottolineando che “è molto diverso da Trump”.

Tanti i temi trattati durante i colloqui: un accordo Usa-Russia per il ritorno degli ambasciatori, l’inizio di consultazioni tra le due parti sulla cybersecurity e sul futuro trattato NEW START sul nucleare. A dare il via al vertice tra i due leader una stretta di mano fra il presidente Usa Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin a Ginevra sul patio di Villa La Grange ha dato il via . Al centro, fra Biden e Putin, il presidente svizzero Guy Parmelin. Subito dopo la stretta di mano, i presidenti sono entrati all’interno dell’edificio per l’avvio dei colloqui.”

Ginevra blindata per il vertice

Ginevra è blindata in occasione del vertice, con centinaia di poliziotti e soldati che hanno isolato molte strade principali della città. I cani addestrati sono stati portati a pattugliare le barricate di cemento, filo spinato e recinzioni metalliche mobili, bloccando i passanti che speravano d’intravedere il convoglio di Putin, prima di quello di Biden. Alte grate di metallo sono state piazzate attorno al centro di Ginevra, con agenti armati con giubbotti antiproiettile e auricolari disposti ogni pochi metri. Gli elicotteri si sono alzati nel cielo e le motovedette della polizia sono state dispiegate lungo il lago.

 

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