Negli anni '50 ospitava oltre 500 studenti indigeni, spesso strappati alle loro famiglie per essere "rieducati"
(LaPresse) – Canada sotto shock dopo il ritrovamento dei resti di 215 bambini in una fossa comune nei pressi dell’ex scuola cattolica Kamloops Indian Residential School nella British Columbia: alcuni di loro avevano appena 3 anni. Ad annunciare il ritrovamento è stato Rosanne Casimir, capo della Tk’emlups te Secwepemc First Nation, in una dichiarazione riportata dalla stampa canadese.
“Per quanto ne sappiamo, questi bambini scomparsi sono morti senza documenti. Alcuni avevano appena tre anni. Abbiamo cercato un modo per portare alla luce tutto questo con il più profondo rispetto e amore per quei bambini perduti e le loro famiglie, anche perché Tk’emlúps te Secwépemc è l’ultima dimora di questi bambini”, si legge nella dichiarazione di Casimir.
La “rieducazione” dei bambini indigeni strappati alle loro famiglie
La Kamloops Indian Residential School era la più grande scuola residenziale canadese dove i bambini indigeni, spesso strappati alle famiglie d’origine, venivano portati per essere ‘rieducati’: aperta nel 1890, arrivò a ospitare fino a 500 studenti negli anni ’50.
Il dolore del premier Trudeau
Questa notizia “mi spezza il cuore: è un doloroso ricordo di quel capitolo oscuro e vergognoso della storia del nostro Paese”, ha scritto il primo ministro Justin Trudeau in un tweet.
The news that remains were found at the former Kamloops residential school breaks my heart – it is a painful reminder of that dark and shameful chapter of our country’s history. I am thinking about everyone affected by this distressing news. We are here for you. https://t.co/ZUfDRyAfET
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) May 28, 2021
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