Il ragazzino ha dieci anni: "Ero con un gruppo che mi ha lasciato indietro"

(LaPresse) Un bambino di 10 anni in viaggio verso gli Stati Uniti, solo e disperato nel deserto. Lo ha trovato, in lacrime, un agente americano, di pattuglia sul confine vicino a La Grulla, in Texas. Il ragazzino si è rivolto a lui per chiedere aiuto dopo aver perso il gruppo di migranti con cui viaggiava. “Mi hanno lasciato indietro e non so dove andare, potrebbero derubarmi o rapirmi”, afferma il piccolo piangendo. Il bambino, che proviene dal Nicaragua, è stato portato in una struttura per migranti in Texas. “Scene come queste sono fin troppo comuni, poiché i trafficanti continuano ad abbandonare i minori in aree desolate, senza alcun riguardo per il loro benessere”, si legge in una dichiarazione della US Customs and Border Patrol. Il governo degli Stati Uniti ha accolto quasi 19.000 bambini che viaggiavano da soli attraverso il confine messicano solo a marzo, hanno riferito le autorità. È il numero mensile più grande mai registrato. L’incremento è legato a una serie di fattori, tra questi la decisione dell’amministrazione Biden di esentare i minori non accompagnati dall’espulsione immediata prevista invece, in tempo di pandemia, per la maggior parte dei migranti irregolari, senza la possibilità di chiedere asilo.

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