A conferma dell’approccio di comunicazione adottato negli ultimi cinque anni dai servizi di Sicurezza nazionale del Marocco, al fine di evidenziare gli sforzi compiuti per garantire la sicurezza dei cittadini, i risultati ottenuti nel campo della modernizzazione dei servizi e delle strutture di sicurezza, i meccanismi di attuazione del buon governo nella gestione delle risorse umane e finanziarie nei servizi pubblici di polizia, nonché i progetti programmati per il prossimo anno, la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale (Dgsn) ha presentato le linee principali del rapporto per l’anno 2020.
Nell’ambito del rafforzamento delle strutture territoriali della polizia di quartiere e del continuo ampliamento della copertura di sicurezza nei nuovi centri urbani, la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale nel 2020 ha creato 14 nuove strutture di sicurezza, compreso il completamento della realizzazione della nuova divisione dei servizi di sicurezza provinciali nella città di Salé con la creazione del quarto distretto di polizia ‘Salé Al-Madina’, che ha permesso di rafforzare la presenza di sicurezza e la vicinanza dei servizi di polizia in questa città.
Sono stati istituiti anche un commissariato distrettuale di polizia e un distretto di polizia a Imouzzer Kandar, in risposta all’espansione urbana e alla crescita demografica di questa città, oltre alla creazione di due distretti di polizia a Meknes e Souk Larbaa del Gharb, di tre gruppi per la protezione dei siti sensibili a Oujda, Meknes e Nador, un Gruppo mobile delle forze dell’ordine nella città di Beni Mellal e cinque campagne mobili per il mantenimento dell’ordine pubblico a Khouribga, Taza, Ouarzazate, El Jadida e Safi. Analogamente, la Scuola di Cavalleria di cui la Dgns è responsabile è stata ristrutturata a livello organizzativo e funzionale.
In risposta alle molteplici sfide legate alle minacce terroristiche e alla sicurezza in generale, i servizi di sicurezza decentralizzati sono stati rafforzati con numerose unità e squadre specializzate nell’individuazione e disinnesco degli esplosivi. Infatti, nelle prefetture di polizia di Rabat, Marrakesh, Casablanca, Tangeri e Agadir, sono state istituite cinque brigate regionali di artificieri.
Al fine di garantire efficienza e preparazione nella lotta contro le nuove forme emergenti di criminalità, sono state create cinque nuove brigate anti-gang, chiamate ‘Bag’, nelle città di Casablanca, Kenitra, Tangeri, Oujda e Agadir. Presso la prefettura di polizia di Tetouan è stato inoltre istituito un laboratorio regionale per l’analisi delle tracce digitali, e sono stati istituiti undici nuovi servizi di identificazione forense nei distretti di polizia di Mehdia e nei commissariati di polizia di Kariat Ba Mohamed, Goulmima, Aïn Beni Mathar, Zaiou, Al Aroui, Figuig, Beni Ensar, Tikiouine, Oulad Teima e Targuist.
In secondo luogo, nell’ambito della lotta alla criminalità e del rafforzamento del senso di sicurezza, i servizi di sicurezza nazionale nel 2020 hanno trattato complessivamente 851.343 casi, di cui 817.259 risolti, con un aumento di circa il 33% rispetto al 2019.L’incremento è dovuto principalmente all’esito delle operazioni di sicurezza effettuate nell’ambito della lotta contro gli atti e i reati connessi alla violazione dello stato di emergenza sanitaria.Parallelamente all’aumento del numero di queste infrazioni e dei reati legati al contesto della pandemia di Covid-19, si è registrata una netta diminuzione della curva criminale complessiva, con un calo del 30% dei reati contro il patrimonio, del 4,72% dei reati contro le persone e del 22% degli affari finanziari ed economici. Per quanto riguarda il tasso di repressione, che rappresenta il numero di reati risolti, si è registrato un incremento eccezionale di circa il 96%, un dato senza precedenti, con 117.494 arresti e la significativa diminuzione (al 14%) del numero delle vittime di reati criminali.
Per quanto riguarda la lotta contro le reti criminali violente, nel 2020 si è registrato l’arresto di 779 persone per il loro presunto coinvolgimento in 469 reti criminali. Il numero di persone arrestate per reati connessi alla droga è arrivato a 97.564 unità, con un calo del 23% rispetto all’anno precedente. Inoltre, c’è stato un significativo calo degli indicatori di sequestro di droghe pesanti a causa dell’impatto delle misure precauzionali attuate a livello nazionale e internazionale per arginare la diffusione della pandemia di Covid-19.La quantità di cocaina sequestrata quest’anno è stata pari a 167 kg, con un calo del 75% rispetto all’anno precedente. Invece, il numero di pasticche e di psicofarmaci sequestrati è stato di 476.923 compresse, di cui 145.848 di tipo ecstasy, provenienti illegalmente dai Paesi europei, con un calo del 66% rispetto al 2019.
Per quanto riguarda le quantità di eroina sequestrate, si sono mantenute al livello abituale di 8.501 kg, mentre i sequestri di hashish e suoi derivati sono stati pari a 217 tonnellate e 323 kg, con un aumento di oltre 37 tonnellate rispetto all’anno precedente, grazie alle operazioni congiunte e mirate effettuate dai servizi di Sicurezza Nazionale e alla sorveglianza del territorio nazionale durante il lockdown sanitario. Si aggiunge inoltre che queste operazioni hanno riguardato le nuove rotte di traffico che le reti del narcotraffico hanno cercato di aprire nelle spiagge del centro o del sud del Regno, o lungo l’asse stradale che collega il nord al sud del Paese attraverso il polo urbano di Casablanca.
Per quanto riguarda le altre forme di criminalità, la polizia giudiziaria incaricata della Sicurezza Nazionale ha deferito alle procure competenti 21 persone sospettate di coinvolgimento in casi di terrorismo e di estremismo; 300 persone per casi di ricatto sessuale su Internet, che hanno preso di mira 458 vittime (107 delle quali erano cittadini stranieri); 231 persone per casi di appropriazione indebita e sperpero di beni pubblici, oltre a gestire 250 casi collegati alla contraffazione della valuta nazionale e la sua distribuzione.
Per quanto riguarda le brigate di intelligence criminale e di supporto tecnico, istituite dalla Dgsn a livello dei servizi decentralizzati della polizia giudiziaria per supportare le indagini criminali, analizzare gli indicatori di convergenza e di intersezione tra le reti criminali e per attivare le indagini relative ai ricercati, hanno trattato 34.047 casi nel corso di quest’anno, e hanno svolto 11.822 indagini in ambito criminale. Queste brigate hanno inoltre contribuito all’identificazione di 2.460 persone coinvolte in casi pendenti, oltre a svolgere 27.249 operazioni di supporto e assistenza tecnica ad altre brigate e unità di lotta alla criminalità.
Per quanto riguarda le misure di sicurezza per garantire l’applicazione dello stato di emergenza sanitaria per affrontare l’epidemia di Covid-19, la DGNS ha messo in atto misure adeguate al contesto della pandemia e alle sfide che essa pone in materia di sicurezza pubblica. La DGSN ha anche mantenuto i suoi consueti piani d’azione per la lotta alla criminalità, di mantenimento delle basi dell’ordine pubblico e di fornitura dei servizi di sicurezza di base ai cittadini.
A questo proposito, sono stati istituiti 154 posti di blocco su diverse strade in aree urbane e periferiche, supportati da oltre 1.699 punti fissi e mobili per controllare i movimenti eccezionali e facilitare la circolazione delle merci e dei prodotti di prima necessità.Così, 15.658 agenti di polizia sono stati mobilitati per lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Queste unità sono state assegnate a 2.980 pattuglie di pronto intervento, per un totale di 11.360 agenti di sicurezza, supportati da elementi della polizia di frontiera e dei centri di registrazione dei dati di identificazione, che sono stati riassegnati per lavorare sul campo dopo la sospensione dei viaggi internazionali e dei centri di rilascio delle carte d’identità.A questo proposito, i servizi della Sicurezza Nazionale hanno registrato 968.967 violazioni delle disposizioni eccezionali finalizzate a bloccare la diffusione del Covid-19, per cui 196.972 persone sono state oggetto di indagini giudiziarie.
Analogamente, sono state sequestrate 408.705 mascherine mediche contraffatte o non conformi alle norme di sicurezza e di prevenzione, mentre sono state arrestate 284 persone sospettate di fabbricarle, prepararle e commercializzarle.Sono stati sequestrati circa 1.383 litri di prodotti sterilizzanti a base di sostanze chimiche sospette e nocive per la salute pubblica, mentre 28 persone sono state arrestate per il loro presunto coinvolgimento nella loro commercializzazione.
Per quanto riguarda l’attività dell’Istituto di Scienze Forensi della DGSN, che possiede la certificazione ISO 17025 ed è incaricato di fornire supporto tecnico e forense nelle indagini criminali, ha effettuato 213 perizie balistiche attraverso il suo laboratorio tecnico, analizzando 118 armi da fuoco e 47 repliche di armi, nonché 4308 munizioni.
Ha inoltre effettuato 471 perizie calligrafiche, relative a 728 documenti che vanno dalle obbligazioni di credito agli assegni bancari e ai documenti di identità, nonché 5.167 banconote di diverse valute.Per quanto riguarda il Laboratorio Centrale per l’Analisi delle Tracce Digitali e i suoi centri regionali, hanno gestito 3.225 casi relativi a telefoni cellulari e dispositivi informatici, mentre l’Unità per gli Identikit (riconoscimento facciale) ha contribuito a risolvere 44 casi criminali.Per quanto riguarda il laboratorio forense, ha trattato 9.477 casi rispetto ai 10.044 dell’anno precedente. Questi casi consistevano in richieste di analisi di campioni di DNA per l’80%, ovvero 7.557 casi. La Sezione incendi ed esplosivi ha trattato 802 casi; e la Sezione tossicologia e narcotici 928.
Per quanto riguarda le operazioni di identificazione visiva basate sulle caratteristiche facciali e sulle impronte digitali, il canale di identificazione dei dati biometrici ha trattato 13.420 richieste, identificando 6.264 sospetti, mentre il canale di identificazione visiva ha trattato 940 richieste, rispetto alle 1.151 dell’anno precedente, identificando 134 persone.
Per quanto riguarda i meccanismi di cooperazione internazionale in materia di sicurezza, il 2020 è stato segnato dal congelamento delle attività di cooperazione nel campo della formazione specializzata delle forze di polizia, nonché da un significativo calo del lato operativo di tale cooperazione, a causa delle sfide della pandemia di Covid-19.Infatti, sono state effettuate solo 04 operazioni di consegna controllata di droga, rispetto alle 08 del 2019, che hanno portato all’arresto di otto persone e al sequestro di 11 tonnellate di hascisc (chira).I servizi di sicurezza nazionale hanno inoltre ricevuto 116 rogatorie da autorità giudiziarie straniere, rispetto alle 157 del 2019, di cui 31 relative a traffico di droga, psicofarmaci e riciclaggio di denaro.
Inoltre, l’Ufficio centrale nazionale (Interpol Rabat) ha spiccato 113 mandati d’arresto internazionali emessi da tribunali marocchini contro persone ricercate a livello internazionale, che hanno portato all’arresto di 29 persone oggetto di mandati d’arresto internazionali, oltre all’emissione di 3.029 mandati di ricerca da parte di autorità giudiziarie straniere attraverso i database dei nomi delle persone ricercate a livello nazionale.L’unità di cooperazione internazionale di polizia, da parte sua, ha trattato 3.562 dossier nell’ambito della sezione operativa internazionale, che riguardavano principalmente casi di emigrazione clandestina (19%), di traffico di droga e sostanze psicotrope (16%), di terrorismo ed estremismo (02%), nonché richieste di identificazione e di informazione (16%) e casi di estradizione (04%).
Inoltre, il 2020 è stato caratterizzato da un significativo calo dei vari indicatori di sicurezza stradale, come diretta conseguenza delle misure preventive e dei dispositivi di sicurezza introdotti nel contesto dello stato di emergenza sanitaria. Di conseguenza, sono stati registrati 58.785 incidenti stradali fisici rispetto ai 70.915 del 2019, con un calo di oltre il 18%, indice che si riflette direttamente sul numero totale dei feriti gravi e lievi, che si è ridotto di oltre il 23%. Lo stesso vale per il numero di morti nelle aree urbane, con una diminuzione di oltre il 26,40% nel 2020 rispetto al 2019.
Nella stessa direzione, questa tendenza al ribasso è stata rilevata nel bilancio delle operazioni di controllo stradale, con 454.399 casi di violazioni del Codice della strada nel corso di quest’anno, contro i 567.714 del 2019, con una diminuzione di circa il 20%. La stessa diminuzione è stata osservata per i processi delle infrazioni e delle sanzioni forfettarie e transazionali, che sono passati da 1.456.517 nel 2019 a 1.176.954 per l’anno in corso.
Parallelamente a questo calo, i servizi di polizia stradale hanno continuato a utilizzare applicazioni informatiche di gestione digitale per la digitalizzazione e l’archiviazione dei documenti di controllo stradale, coprendo quest’anno le città di Rabat, Salé, Kenitra, Tangeri, Tetouan e Al Hoceima. Inoltre, si è anche proceduto all’attuazione del programma di gestione digitalizzata delle infrazioni relative a incidenti stradali nella città di Kenitra in fase sperimentale, con l’obiettivo di diffonderlo su tutto il territorio nazionale, nell’ambito di un progetto a breve termine che si concentra sulla generalizzazione dell’infrastruttura informatica per includere tutti i documenti relativi alla sicurezza del traffico e per digitalizzare le procedure di monitoraggio e controllo.
Allo stesso modo, i servizi di Sicurezza hanno continuato a dotare la polizia stradale di strumenti di controllo stradale all’avanguardia, che quest’anno consistono nella distribuzione di un secondo lotto di 140 radar mobili, operativi in ogni momento e in ogni condizione meteorologica, oltre al completamento e alla diffusione di una versione riveduta della guida ai controlli stradali per gli agenti e i funzionari di polizia, per garantire la loro formazione in materia di sicurezza stradale.
Terzo: Per quanto riguarda l’aspetto relativo alla gestione della vita professionale degli agenti di sicurezza nazionale, attualmente in numero di 74.520, di cui 4.884 donne, il 2020 è stato segnato dalla revisione del processo di reclutamento e formazione, secondo le misure preventive imposte dalla pandemia di Covid-19, con l’annuncio di 06 concorsi esterni per l’assunzione di 7.947 funzionari di polizia, di cui 89 commissari capi, 100 commissari di polizia, 800 ufficiali di polizia, 70 agenti di pace, 2.384 ispettori di polizia e 4.504 poliziotti.Le domande di partecipazione a questi concorsi sono state presentate online attraverso un portale elettronico accessibile al pubblico su Internet, moltiplicando così i canali di comunicazione grazie all’utilizzo di canali televisivi, di moderni strumenti di comunicazione e di numerosi giornali nazionali, in modo da garantire pari opportunità a tutti i candidati e le candidate.
Il processo di assunzione e di concorso nel corso del 2020 è stato caratterizzato dall’introduzione di novità, in particolare l’apertura a nuove specialità e competenze con l’obiettivo di migliorare la qualità delle risorse umane delle forze dell’ordine, adottando al contempo una procedura di preselezione per designare i candidati con le medie più alte, che supereranno le prove, ma anche annullando le prove scritte e sostituendole con colloqui orali e prove sportive, garantendo al contempo il rigoroso rispetto delle misure sanitarie in vigore.Per quanto riguarda la formazione delle forze di polizia, la struttura dell’Istituto Reale di Polizia è stata completamente rivista, con l’introduzione di profonde modifiche alle strutture organizzative preposte alla formazione delle forze di polizia ai suoi tre livelli (iniziale, continuativo e specializzato), in modo da adeguare questi corsi di formazione ai più recenti programmi su scala internazionale nel campo dello sviluppo delle competenze professionali e cognitive dei tirocinanti e combinare la formazione teorica e pratica sul campo, aumentando il numero di ore per la formazione in varie specialità scientifiche e tecniche.
Così, 7.822 tirocinanti di vari gradi e livelli della polizia hanno beneficiato delle sessioni di formazione iniziale presso l’Istituto Reale di Polizia e le varie scuole di formazione.
Per quanto riguarda la promozione amministrativa, la commissione di promozione sta attualmente esaminando 22.505 fascicoli di funzionari iscritti nelle liste di promozione per l’anno 2020, i cui risultati saranno resi noti a breve, oltre alla particolare attenzione rivolta ai funzionari della fascia bassa o media, in modo da consentire loro di beneficiare di significativi vantaggi in termini di avanzamento delle carriere.Inoltre, nel corso del 2020, i servizi di sicurezza nazionale hanno proseguito l’attuazione del proprio piano volto ad avvicinare i dipendenti pubblici al loro ambiente sociale e familiare, dando una risposta favorevole a 3.038 richieste di trasferimento, di cui 1.182 trattate nell’ambito del meccanismo di emergenza dedicato alle richieste di trasferimento per motivi sociali o sanitari, o per il ricongiungimento con il coniuge.
Circa 1.050 funzionari sono stati inoltre ricevuti dai servizi competenti della DGSN per ascoltare le loro lamentele, secondo il meccanismo di “richiesta di udienza” garantito a tutti i funzionari, inoltre sono stati rivolti 45 messaggi di congratulazioni ai funzionari che si sono distinti o che hanno dimostrato un alto grado di senso professionale nell’esercizio delle loro funzioni.
I diritti di difesa e di sostegno sono stati garantiti anche a 2.962 agenti di polizia, al fine di sancire, da parte della Direzione Generale della Sicurezza Nazionale, il principio della “protezione dello Stato”, garantita dalla legge ai funzionari della sicurezza nazionale, a seguito di attacchi fisici e verbali che possono colpirli nell’esercizio delle loro funzioni.D’altra parte, al fine di razionalizzare la procedura disciplinare e di proteggerla da possibili abusi, i servizi della sicurezza nazionale hanno adottato nel corso dell’anno in corso un nuovo strumento di regolarizzazione per far fronte ai comportamenti professionali scorretti tenuti dai funzionari di polizia, sia nell’esercizio delle loro funzioni sia in relazione al loro status di agenti di polizia, alla violazione dei doveri di riservatezza, di imparzialità e di integrità richiesti. Questo nuovo meccanismo di regolarizzazione ha permesso di trattare 5.017 pratiche amministrative nel corso dell’anno 2020, e di infliggere 1.010 sanzioni disciplinari, di cui 102 decisioni di licenziamento nel 2020, e 179 nell’anno precedente, e 4.221 altri provvedimenti.Inoltre, la DGSN si è adoperata per rafforzare gli strumenti reclamo amministrativo, come ulteriore strumento per raggiungere l’equità. Il Comitato Centrale delle Denunce ha ricevuto 428 reclami e ha annunciato 500 raccomandazioni in merito, con un aumento del 300% rispetto all’anno precedente, quando sono state riviste o annullate 33 sanzioni disciplinari, mentre ha approvato il 67% delle sanzioni e le 33 misure decise.
A sostegno degli obiettivi etici, i servizi della sicurezza nazionale hanno continuato ad attuare il meccanismo costituzionale di rendicontazione. Così, i comitati di ispezione hanno condotto 487 indagini amministrative, di cui una effettuata a seguito di denunce, mentre 21 indagini hanno permesso di portare alla luce prove di violazioni del Codice penale, e questi casi sono stati deferiti ai servizi di polizia giudiziaria per le indagini.Queste indagini hanno coinvolto 1.755 agenti di polizia, contro i 1.321 dell’anno precedente. I servizi dell’Ispettorato Generale hanno inoltre effettuato 18 operazioni di controllo e di revisione, rispetto alle 55 dell’anno precedente, suddivise in 11 operazioni di controllo, 7 operazioni di controllo estemporanee e discrete, che hanno riguardato i vari istituti di sicurezza e le direzioni regionali, e che hanno avuto come obiettivo principale quello di valutare il comportamento degli agenti di polizia con i cittadini sulla pubblica via e nelle strutture di sicurezza, e di assicurare la corretta applicazione delle misure dello stato di emergenza sanitaria, nonché la reattività alle chiamate dei cittadini sulla linea telefonica 19, il controllo delle condizioni di detenzione e di sicurezza sanitaria nei luoghi di detenzione.
Per quanto riguarda la procedura di indagine sulle denunce dei funzionari di polizia, nel corso dell’anno l’Ispettorato generale si è occupato di 652 casi, 565 dei quali sono stati archiviati per mancanza di prove, mentre altri 87 hanno dato luogo a sanzioni disciplinari o a richieste di apertura di indagini giudiziarie contro funzionari che avevano violato la legge, o a ulteriori indagini per stabilire la verità e determinare i presunti abusi.
Quarto: nel campo del sostegno sociale e sanitario, e al fine di contribuire agli sforzi di solidarietà nazionale per combattere il nuovo coronavirus, la DGSN e la DGST hanno fornito un contributo di 40 milioni di dirham al Fondo speciale per la lotta contro il Covid-19, oltre al contributo dell’Associazione e della Fondazione Mohammed VI delle opere sociali dei funzionari della sicurezza nazionale per 1 milione di dirham ciascuna, come parte del coinvolgimento dei servizi e dei dipendenti della sicurezza nazionale e della DGSN nel mitigare gli effetti della pandemia.La Fondazione ha inoltre fornito aiuti diretti, compresi dei sussidi finanziari o in natura ai suoi membri, per far fronte alle condizioni eccezionali dello stato di emergenza sanitaria, di cui hanno beneficiato 402 agenti di polizia in pensione e 2.672 vedove di funzionari della sicurezza nazionale, oltre all’appoggio e al sostegno necessario a diversi agenti di polizia che si trovavano all’estero al momento della sospensione dei voli internazionali.Inoltre, la Fondazione ha continuato a sostenere le iniziative volte a promuovere le condizioni sociali della famiglia della DGSN, dei funzionari, dei pensionati e dei familiari a carico, nonostante i diversi vincoli imposti dalla pandemia, tra cui l’annullamento dei soggiorni estivi per i figli dei dipendenti della DGSN, e l’annullamento del pellegrinaggio di quest’anno.
Nonostante queste condizioni, il Fondo di sostegno e assistenza ha concesso aiuti finanziari a 808 membri affetti da gravi malattie o con difficoltà sociali, nonché a 3.219 vedove di agenti di polizia, oltre a 230 buoni acquisto distribuiti in occasione della festa di Eid Al-Adha.Per quanto riguarda l’edilizia abitativa, i Servizi di Sicurezza Nazionale hanno stipulato due accordi di partenariato con dei promotori nazionali, per consentire al personale di avere accesso agli alloggi a prezzi agevolati, e degli accordi di cooperazione con tre istituti bancari per ottenere dei crediti a bassi tassi di interesse.
Per quanto riguarda le iniziative di intrattenimento e di incoraggiamento per gli agenti di polizia e i membri delle loro famiglie, è stata organizzata una cerimonia in onore degli studenti che si sono distinti negli esami di maturità nei vari settori (letterario, scientifico, tecnico), mentre sono stati distribuiti dei premi economici e 135 premi di incoraggiamento.L’anno è stato segnato anche dalla stipula di partenariati tra la Fondazione e medici e centri di radiologia a livello nazionale per facilitare l’accesso degli agenti di polizia a servizi sanitari completi a condizioni preferenziali. Per quanto riguarda la prestazione di servizi sanitari, l’Ispettorato dei servizi sanitari della Sicurezza nazionale nel 2020 si è dedicato all’attuazione di un piano d’azione d’emergenza per affrontare la diffusione della pandemia del Coronavirus tra i ranghi dei funzionari di polizia. Questo piano integrato, inizialmente sottolineato da una campagna di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto delle misure preventive contro la pandemia, ha portato alla distribuzione di 5.313.696 disinfettanti e altri mezzi di protezione ai funzionari e agli utenti nelle varie sedi di polizia a livello centrale e regionale.
Inoltre, è stato adottato un protocollo rigoroso per l’individuazione precoce dei casi di infezione da virus tra i funzionari, che ha consentito di effettuare 98.611 test e di diagnosticare 11.741 casi confermati. Questi casi sono stati seguiti in termini di assistenza, ospedalizzazione e follow-up psicologico con un tasso di guarigione del 94%.
Al fine di consolidare questi sforzi, è stata istituita un’unità medica specializzata in esami di laboratorio per individuare il Covid-19 all’interno del Centro di Radiologia e Analisi Mediche a Hay Riad a Rabat. Il Centro di Radiologia e Analisi Mediche di Rabat, che il Re Mohammed VI ha inaugurato il 24 aprile 2019, ha permesso di rafforzare i servizi medici forniti ai funzionari della Sicurezza nazionale e della sorveglianza territoriale e ai loro familiari a carico. Nel corso dell’anno in corso sono state erogate 41.346 prestazioni ed esami medici, con un incremento del 69% rispetto all’anno precedente, suddivisi in 25.365 analisi biologiche e 12.857 esami radiologici. Data l’importanza di questo centro per lo sviluppo e il miglioramento della tutela della salute della famiglia della Sicurezza nazionale, sono in corso i preparativi per la creazione di centri simili a livello regionale.Per quanto riguarda gli altri servizi medici di base, l’Ispettorato dei servizi sanitari della Sicurezza nazionale ha concluso un accordo di partenariato con la Fondazione Mohammed VI per l’assistenza sociale dei funzionari della Sicurezza nazionale, per la dotazione e lo sviluppo di vari centri sanitari e ambulatori medici per i funzionari di polizia in servizio e pensionati e i loro familiari a carico.
L’Ispettorato ha inoltre effettuato nell’anno in corso 273.699 visite mediche e interventi, tra cui 76.948 visite mediche generali, 36.838 visite di medicina del lavoro, 3.255 visite specialistiche e 9.143 visite odontoiatriche e 30.287 visite di sostegno psicologico, oltre a 51.142 servizi di assistenza e accompagnamento medico nei vari ospedali e 15.558 operazioni di evacuazione medica d’urgenza per i funzionari e le persone a loro carico.Oltre a questi servizi e visite, l’Ispettorato dei servizi sanitari della Sicurezza nazionale ha continuato a implementare il sistema di monitoraggio sanitario nei luoghi di fermo di polizia, intensificando i controlli medici delle persone in custodia, il cui numero ha raggiunto quest’anno le 1.477 unità. Analogamente, sono state effettuate 1.119 operazioni per monitorare il rispetto delle misure preventive e delle norme igieniche nei locali di sicurezza.
Quinto: nel settore della gestione della sicurezza e della modernizzazione del servizio pubblico di polizia, l’anno in corso è stato caratterizzato dal proseguimento dei lavori di costruzione della nuova sede della Direzione generale della sicurezza nazionale in un’area di 20 ettari a Hay Riad a Rabat, secondo i più moderni standard urbanistici.Sono in fase avanzata i lavori per la nuova sede della Brigata Nazionale della Polizia Giudiziaria (Bnpj), dell’Istituto di Criminologia facente capo alla Sicurezza Nazionale di Casablanca e della Scuola di Cavalleria di Kenitra.Sono stati completati i lavori per i progetti di 25 nuove sedi di sicurezza. Inoltre, la costruzione della sede del commissariato di polizia nella città di Tamesna e l’avvio di progetti per la ristrutturazione di 16 sedi ed edifici della Sicurezza, tra cui la Prefettura di polizia di Fez, il Servizio della prefettura della Polizia giudiziaria di Settat, il Distretto provinciale di sicurezza di Bouarfa, e i Commissariati di polizia nelle città di Souk Sebt Oulad Nemma, Mediouna e Jorf El Melha.
Analogamente, è stata avviata la procedura per l’acquisizione di 17 lotti di terreni per la costruzione di nuove strutture di Sicurezza a Oujda, Agadir e Casablanca.Per quanto riguarda la razionalizzazione delle spese, i servizi della Sicurezza nazionale hanno registrato un calo del 24% della spesa per i consumi di acqua ed elettricità, nonostante la creazione di molte nuove strutture di polizia.Hanno inoltre mantenuto stabili le tariffe telefoniche, i consumi di carburante e le spese di manutenzione della flotta automobilistica, anche se nel corso dell’anno 1.252 veicoli sono stati messi a disposizione dei servizi di sicurezza centrali e decentralizzati.
Questa operazione ha permesso di rinnovare il parco veicoli della sicurezza al limite del 65%, dopo che il numero di auto messe a disposizione dei servizi regionali di Sicurezza negli ultimi cinque anni ha raggiunto i 6.987 veicoli di diverse dimensioni e modelli, mentre l’identità visiva distintiva dei veicoli e delle moto della polizia è stata generalizzata a 1.648 veicoli nuovi, portando la percentuale di veicoli soggetti al nuovo sistema di verniciatura a oltre il 97%.
L’anno in corso è stato caratterizzato anche dall’attuazione di una serie di progetti strutturali direttamente collegati alle problematiche di sicurezza nelle sue dimensioni di servizio. La Dgsn ha infatti lanciato la Carta d’Identità Nazionale Elettronica di nuova generazione nella versione sicura e di servizio, che consente ai cittadini di avere accesso a un’identità digitale sicura, grazie alle sue caratteristiche fisiche e digitali che la rendono più sicura e affidabile, e che fornisce un accesso semplificato e sicuro ai servizi digitali per tutti i cittadini. I servizi della sicurezza nazionale hanno avviato un processo di modernizzazione globale del sistema di emissione della Carta Nazionale d’Identificazione Elettronica (CNIE). A tal fine è stato lanciato un sito web interattivo dedicato, www.cnie.ma. Dal suo lancio, più di 4.680.000 utenti hanno visitato il portale e hanno immediatamente inserito i loro dati personali in un modulo e hanno potuto ottenere appuntamenti per l’emissione e il rinnovo della loro Cnie.
I centri di registrazione dei dati di identità (Cedi) sono stati anche dotati delle risorse umane e delle attrezzature informatiche e logistiche necessarie per sostenere questo progetto su vasta scala, e sono stati aperti nuovi Cedi locali in aree urbane come il centro di Tamesna vicino a Rabat, oltre ad estendere l’orario di lavoro giornaliero, includendo il sabato. L’obiettivo è quello di facilitare e accelerare l’accesso degli utenti a questo documento in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle disposizioni dello stato di emergenza sanitaria.I servizi della sicurezza nazionale hanno inoltre adottato un approccio di comunicazione integrata per informare sulle caratteristiche e le specificità della nuova carta d’identità. A tal fine è stato trasmesso uno spot pubblicitario in arabo, in lingua berbera e francese sui canali televisivi e radiofonici nazionali e sui social network, oltre a uno spot pubblicitario nella lingua dei segni.
Nella stessa ottica, la Dgsn ha lanciato una campagna nazionale eccezionale durante lo stato di emergenza sanitaria, incentrata sulla diffusione della nuova carta d’identità tra gli studenti del primo e secondo anno di liceo, per consentire loro di sostenere gli esami annuali e completare le domande che richiedono questo documento d’identità. La campagna si è rivolta anche ai cittadini marocchini residenti all’estero le cui CINE sono scadute durante il periodo di lockdown in Marocco, per facilitare loro l’ottenimento del passaporto e programmare il ritorno nei Paesi di residenza.Il 2020 è stato segnato anche dal lancio dei permessi di soggiorno per stranieri di nuova generazione, che includono le carte di registrazione e i permessi di soggiorno rilasciati ai cittadini stranieri abitualmente residenti nel Regno, nonché il documento di circolazione rilasciato ai figli minori indipendentemente dall’età e che consente loro di attestare la propria identità in modo sicuro e protetto durante il soggiorno in Marocco. A questo proposito, sono stati rilasciati 22.638 documenti di soggiorno, 17.516 visti per l’accesso al territorio nazionale e 1.389 permessi di soggiorno eccezionali della nuova generazione di permessi di soggiorno.Per completare il processo di digitalizzazione del servizio pubblico di polizia al fine di avere un impatto positivo sulle sue prestazioni, i team di ingegneri e tecnici che fanno capo alla Dgsn hanno sviluppato diverse applicazioni e soluzioni informatiche per consentire ai funzionari di polizia di svolgere al meglio le loro missioni. In questo senso è stata progettata un’applicazione dedicata al controllo di movimenti eccezionali durante lo stato di emergenza. Questa applicazione, che può essere scaricata sui telefoni cellulari dei funzionari di polizia, adotta come riferimento i punti di controllo di sicurezza nel perimetro urbano. L’applicazione è stata scaricata da 13.732 funzionari di polizia e ha permesso di effettuare 2.958.872 operazioni di controllo su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda l’applicazione della legge, i servizi della sicurezza nazionale, in coordinamento con le autorità territoriali, l’amministrazione doganale e l’Ufficio nazionale per la sicurezza dei prodotti alimentari (ONSSA), hanno effettuato operazioni di controllo che hanno coinvolto 41 ristoranti e strutture turistiche classificati e tre magazzini. Queste operazioni hanno consentito di portare alla luce 365 violazioni dei criteri sanitari e di prevenzione per frenare la diffusione del nuovo coronavirus e 750 violazioni delle disposizioni di legge e regolamentari relative alla vendita di bevande alcoliche o di bevande miscelate con alcol. Sono state sequestrate 1.219.329 bottiglie di bevande alcoliche, di cui 16.925 bottiglie non munite di bollo doganale e 11.472 bottiglie con bollo doganale non corrispondente alla quantità reale. Sono state inoltre sequestrate 62.200 bottiglie di birra, 1.116 bottiglie di bibite e grandi quantità di prodotti alimentari scaduti, ecc. Le autorità territoriali hanno disposto la chiusura temporanea o definitiva di 74 ristoranti e strutture turistiche. Hanno inoltre emesso 248 decisioni amministrative sotto forma di avvertimenti e di revoca permanente o temporanea delle autorizzazioni alla vendita di bevande alcoliche.
Sesto: per stabilire il metodo di comunicazione e rafforzare la diffusione sui media e nella società civile, nel corso del 2020 i distretti di polizia e i servizi della sicurezza pubblica hanno organizzato incontri di coordinamento e consultazione con 11.025 associazioni civili e 104 organismi sindacali locali per affrontare i problemi e le questioni relativi alla sicurezza. Analogamente, i servizi di polizia incaricati dei media hanno svolto 4.202 attività di comunicazione, di cui 1.385 di copertura mediatica a beneficio dei media nazionali, dei canali e delle agenzie di stampa esteri e delle società di produzione cinematografica. Hanno inoltre pubblicato 689 tweet e post (Facebook) sugli account ufficiali della sicurezza nazionale, 152 aggiornamenti e 1.976 comunicati e dossier per la stampa su varie questioni relative alle preoccupazioni dei cittadini e alle loro aspettative nei confronti della polizia come servizio pubblico.I media della polizia hanno svolto un ruolo importante nell’attuazione delle misure di sicurezza relative allo stato di emergenza sanitaria. È stato istituito un meccanismo di monitoraggio informatico per combattere la pubblicazione delle fake news che minano la sicurezza e le fondamenta dell’ordine pubblico. A questo proposito, sono stati emessi 445 comunicati stampa sullo stato di emergenza sanitaria e sono stati prodotti 797 reportage e prodotti mediatici che evidenziano gli sforzi dei servizi della sicurezza nazionale per proteggere i cittadini dalla diffusione del Covid 19. Inoltre, sono stati pubblicati 92 aggiornamenti e 621 informazioni sulla lotta contro i nuovi reati che hanno accompagnato la pandemia, in particolare le fake news, il traffico di disinfettanti e di mascherine protettive non conformi ai requisiti di sicurezza sanitaria.Nell’ambito della prosecuzione della scelta di diversificare i canali di comunicazione istituzionale, la Dgsn ha cercato di consolidare la propria presenza su piattaforme e social network, con un numero di follower della Direzione su Twitter che è salito a 225.191 nel 2020, con un incremento del 574% rispetto al 2019, e una media di 771 tweet rispetto ai 358 del 2019.
Per quanto riguarda Facebook, il numero di iscritti alla pagina ufficiale della Dgsn è stato di 191.903 rispetto ai soli 20.010 dell’anno precedente.P er quanto riguarda la Rivista della Polizia, sono state pubblicati quattro numeri in formato cartaceo ed elettronico, disponibili per iOS e Android, che affrontano tematiche di attualità che rispondono alle aspettative dei lettori, tra cui l’adesione dei servizi di Sicurezza ai meccanismi delle Nazioni Unite per la lotta alla violenza contro le donne, la presentazione di un dossier integrato sulla dimensione umana nel lavoro dei gruppi mobili per il mantenimento dell’ordine e un dossier speciale sugli sviluppi della criminalità organizzata transnazionale durante il periodo dello stato di emergenza sanitaria.
A sostegno dei pilastri della polizia locale, i servizi di Sicurezza hanno organizzato una serie di iniziative a dimensione umana a favore di 17 bambini che sui media e sui social network hanno espresso il loro orgoglio per la professione di poliziotto e la speranza di poter indossare un giorno la divisa. Sono stati organizzati dei ricevimenti in loro onore presso le prefetture, i distretti e i commissariati di polizia, durante i quali hanno ricevuto le uniformi complete e tablet elettronici che saranno utili per la didattica a distanza.I servizi della Sicurezza Nazionale hanno inoltre continuato a fornire il loro incrollabile contributo per rafforzare la riserva nazionale di sangue, organizzando regolarmente campagne di donazione, alle quali hanno partecipato 3.683 poliziotti.
Alla luce dei risultati ottenuti nel contesto eccezionale che ha segnato l’anno 2020, la Dgsn aspira a ripartire nel 2021 attraverso la realizzazione di una serie di progetti strutturali a breve e medio termine, che avranno un impatto positivo sulla sicurezza pubblica. A questo proposito, la Direzione è determinata a continuare la diffusione delle sale di comando e di coordinamento e delle unità mobili della polizia di pronto intervento per includere a breve tempo la prefettura di polizia di Kenitra e i vari distretti sotto la giurisdizione della prefettura della polizia di Casablanca, nonché l’istituzione di nuove brigate anti-gang nelle prefetture di polizia di Marrakech e Meknes, sulla base del successo dell’esperienza e dei risultati positivi ottenuti da queste squadre a Rabat, Salé, Fez, Tangeri, Casablanca, Agadir, Kenitra e Oujda.
Si prevede inoltre che il prossimo anno verranno diffuse le Brigate di Intelligence Criminale e di Supporto Tecnico in diversi servizi decentralizzati della Polizia Giudiziaria, con l’obiettivo di supportarle nel campo delle indagini e della ricerca tecnica, così come la creazione di due scuole regionali per la formazione della polizia a Tangeri e Marrakech, oltre a quelle già esistenti a Fez, Oujda, Laayoune, Kenitra, Ifrane e la cui creazione fa parte del piano della DGSN di avvicinarsi ai centri di formazione per i candidati in tutte le regioni del Regno.Si sta inoltre creando un quinto distretto di Sicurezza nelle prefetture di polizia di Rabat e Marrakech per aumentare il livello di copertura della sicurezza nelle due città e per avvicinare i servizi di polizia nei nuovi quartieri e nei centri urbani sotto la loro giurisdizione. Per quanto riguarda il supporto per le attrezzature e i materiali messi a disposizione dei Servizi della Sicurezza Nazionale, si prevede che il prossimo anno verranno inaugurate le sedi della Brigata Nazionale della Polizia Giudiziaria e del Laboratorio Nazionale della Polizia Scientifica a Casablanca, che saranno dotate delle attrezzature tecniche e d’ufficio necessarie, annunciando così l’inizio dei lavori.La flotta della Dgsn sarà inoltre rinnovata e dotata di nuovi veicoli per le neoistituite Brigate Cinofile e le unità specializzate della Polizia Giudiziaria, nonché per i servizi di pubblica sicurezza, comprese le unità delle forze dell’ordine e le brigate miste responsabili della messa in sicurezza delle zone in prossimità degli edifici scolastici.
I servizi tecnici della Dgsn si occuperanno di sostenere l’utilizzo della nuova Cnie da parte degli organismi legalmente autorizzati a certificare e classificare le persone, e di sostenere e sviluppare i meccanismi per semplificare i servizi forniti ai cittadini, tra cui la procedura per l’ottenimento dei dati antropometrici e dei certificati di residenza, e la procedura per l’emissione o il rinnovo della carta d’identità nazionale elettronica per i cittadini marocchini residenti all’estero.Nell’ambito della comunicazione istituzionale, i servizi della DGNS stanno attualmente lavorando allo sviluppo di un kit educativo da fornire agli alunni e agli studenti cui sono rivolte campagne di sensibilizzazione nelle scuole. È stato sviluppato un nuovo libro sotto forma di fumetti per mostrare, a colori e con disegni, i pericoli del terrorismo e i meccanismi per combatterlo, il bullismo e le sue cattive ripercussioni, principalmente con l’obiettivo di sensibilizzare e aumentare il livello di autoimmunità tra i giovani.
Nel presentare il suo rapporto annuale, nei suoi aspetti legati o sovrapposti con la sicurezza dei cittadini e delle loro proprietà, la Dgsn ribadisce il proprio impegno a continuare gli sforzi volti a consolidare la sicurezza pubblica, a rafforzare il senso di sicurezza e a migliorare i servizi forniti ai cittadini, ai residenti stranieri e ai turisti, oltre a migliorare le condizioni professionali e sociali di tutti i membri del corpo della Sicurezza nazionale.
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