Ucciso un ragazzo con precedenti per terrorismo originario della Macedonia del Nord. Il primo ministro Sebastian Kurz: "Stiamo vivendo momenti difficili". Il ministro Lamorgese convoca il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica
Vienna e tutta l'Austria piombano nel terrore. Sono almeno 5 i morti e 22 i feriti, sei dei quali in gravi condizioni, in una serie di sparatorie iniziate lunedì, poco prima delle 20, nel centro della capitale austriaca. Tra le vittime, tre uomini e una donna, c'è anche l'attentatore trovato in possesso di un fucile d'assalto e di un falso giubbotto esplosivo. L'uomo, un simpatizzante dell'Isis, come lo ha definito il ministro dell'Interno di Vienna, Karl Nehammer, è stato ucciso dalla polizia.
Secondo il giornale tedesco Bild il principale sospettato degli attacchi di Vienna avrebbe annunciato su Instagram l'intenzione di compiere il gesto. L'attentatore ucciso dalla polizia è un 20enne con la doppia cittadinanza austriaca e della Macedonia del Nord, che aveva precedenti per terrorismo, secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno austriaco.
Il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer, ha fatto sapere che finora le prove raccolte non portano a pensare che ci sia un secondo attentatore dietro l'attacco. Secondo Nehammer, il materiale video esaminato non offre prove su un altro aggressore, sebbene non si tratti dell'ultima parola.
"L'Austria sta vivendo momenti difficili a causa di un attacco spregevole, che è ancora in corso", ha dichiarato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz alla tv Orf poche ore dopo le sparatorie. "La nostra polizia intraprenderà un'azione decisa contro gli autori di questo orribile attacco terroristico. Sono lieto che i nostri agenti di polizia siano già stati in grado di eliminare un autore. Non permetteremo mai al terrorismo di intimidirci e combatteremo questi attacchi con tutti i mezzi", ha aggiunto il cancelliere.
La polizia austriaca ha riferito che diversi colpi sono stati sparati poco dopo le 20 in una strada nel centro della città e che l'attacco è avvenuto in sei luoghi differenti. Filmati non verificati sui social media hanno mostrato uomini armati che camminano per le strade, apparentemente sparando a persone a caso.
Si indaga sul movente, ma Kurz ha detto che la possibilità che si tratti di un attacco antisemita non può essere esclusa, dato che la sparatoria è iniziata fuori dalla sinagoga principale di Vienna, in quel momento chiusa. Il ministro dell'Interno Karl Nehammer ha detto che all'esercito è stato chiesto di sorvegliare i punti chiave della città mentre centinaia di poliziotti armati cercavano gli uomini in fuga. Il ministro ha anche esortato le persone a Vienna a rimanere in casa ed evitare il centro città e ha incoraggiato i genitori a non mandare i figli a scuola oggi.
Nel frattempo la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha convocato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che, tra le altre cose ha deciso di "Intensificare i controlli ai valichi di frontiera, anche con l'impiego dei militari dell'Esercito".
"Il vile attentato che ha avuto luogo ieri sera a Vienna ha suscitato in Italia orrore e profonda tristezza. In questa drammatica circostanza gli Italiani tutti si stringono nel lutto all’amico popolo austriaco, con sentimenti di particolare vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime, dei feriti – cui auguriamo un pronto e completo ristabilimento – e dei cittadini viennesi". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente federale della Repubblica d'Austria, Alexander Van der Bellen. "Nel porgerLe le espressioni del più sincero cordoglio – si legge nel testo – e della netta ripulsa per questo proditorio attacco ai comuni valori di libertà e pacifica convivenza, rinnovo la determinazione della Repubblica Italiana a collaborare con l’Austria nella lotta contro ogni forma di terrorismo"
"Seguiamo con grandissima preoccupazione le spaventose notizie che ci giungono da Vienna. L'Italia è vicina al popolo e al governo austriaco. Condanniamo con fermezza la barbarie terroristica". Così su Twitter la Farnesina in un post in italiano e in tedesco.
Anche il Papa ha espresso dolore per l'attentato: "Solo l'amore spegne l'odio", scrive Francesco su Twitter.
Esprimo dolore e sgomento per l’attacco terroristico a #Vienna e prego per le vittime e i loro familiari. Basta con la violenza! Costruiamo insieme pace e fraternità. Solo l’amore spegne l’odio.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) November 3, 2020
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha espresso sostegno e solidarietà all'Austria, dopo gli attentati a Vienna di ieri sera. In una dichiarazione pubblicata dal suo portavoce su Twitter, Merkel ha fatto sapere che i suoi pensieri sono con i cittadini della capitale austriaca e con le forze dell'ordine che affrontano il pericolo di "violenza terroristica". "Il terrorismo islamico è il nostro nemico comune. La lotta contro questi delitti e questi attentati è la nostra lotta comune", ha aggiunto.
Anche Trump ha rivolto subito un pensiero all'Austria. "Le nostre preghiere sono con il popolo di Vienna dopo l'ennesimo vile atto di terrorismo in Europa. Questi attacchi malvagi contro persone innocenti devono finire. Gli Stati Uniti stanno con l'Austria, la Francia e tutta l'Europa nella lotta contro i terroristi, compresi i terroristi islamici radicali", ha scritto su Twitter il presidente Usa, Donald Trump.
Anche il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden ha commentato quanto accaduto a Vienna. "Dopo l'orribile attacco terroristico di stasera a Vienna, in Austria, Jill e io preghiamo per le vittime e le loro famiglie. Dobbiamo essere tutti uniti contro l'odio e la violenza", ha scritto l'ex vicepresidente Usa su Twitter.
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