Milano, 29 ott. (LaPresse) – L'attivista di Hong Kong Tony Chung è stato accusato di secessione in base alla nuova legge sulla sicurezza nazionale voluta dalla Cina, pochi giorni dopo essere stato arrestato davanti al consolato degli Stati Uniti. Secondo quanto riporta il South China Morning Post citato dalla Bbc, Chung era stato fermato martedì mattina in un bar di fronte al consolato degli Stati Uniti dove, secondo il gruppo di attivisti con sede nel Regno Unito 'Friends of Hong Kong' avrebbe programmato di entrare e chiedere asilo. In base alla nuova legge voluta da Pechino, Chung rischia l'ergastolo se ritenuto colpevole di secessione, cospirazione per la pubblicazione di contenuti sediziosi e riciclaggio di denaro.

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