Milano, 6 ott. (LaPresse) – La Corte di giustizia europea ha stabilito che sono contrarie al diritto Ue le legislazioni nazionali che impongono a un fornitore di servizi di comunicazione elettronica di effettuare la trasmissione o la conservazione generale e indiscriminata di dati sul traffico e dati relativi alla geolocalizzazione allo scopo di combattere la criminalità in generale o di salvaguardare la sicurezza nazionale, fatta eccezione per i casi in cui uno Stato membro si trovi ad affrontare una grave minaccia per la sicurezza nazionale.

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