Il Paese diventa quarto nel mondo per diffusione del virus
(LaPresse) – Il grande Centro Crematorio Nigambodh Ghat di Nuova Delhi funziona h24 per riuscire a smaltire la straordinaria quantità di defunti. Secondo la religione induista la cremazione è una parte molto importante del rito funebre e passaggio fondamentale per un'altra dimensione. Le restrizioni imposte dal flagello Covid hanno posto una serie di paletti alle cerimonie funebri, anche sulla presenza dei familiari. New Delhi ha ufficialmente comunicato un numero totale di 980 decessi fino ad oggi ma secondo gli uffici cimiteriali del centrto crematorio i dati non sono attendibili e il bilancio sarebbe assai più grave. Gli obitori degli ospedali sarebbero oltre i limiti di capacità e le temperature in questi giorni superiori ai 40 gradi non facilitano la gestione dell'emergenza. Un modello di proiezione elaborato dal Dipartimento di Stato ha elaborato possibili scenari, secondo modelli matematici di incremento dei contagi. Per Nuova Delhi l'ipotesi peggiore ma concreta vedrebbe i casi incrementare dagli attuali 33 mila e 550 mila entro la fine di luglio. L'India è diventata venerdì il quarto paese al mondo per numero di casi di coronavirus superando la Gran Bretagna. Nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 10.956. Le autorità sanitarie indiane hanno sottolineato come il lockdown abbia rallentato la diffusione ma in una nazione di 1.3 miliardi di abitanti la popolazione resta molto esposta. Il paradosso è che proprio questa settimana mel Paese le misure di lockdown siano state allentate, con l'apertura di ristoranti e centri commerciali, mentre restano chiuse metropolitane, scuole e cinema. Il totale dei casi è di 297.535 mila con 8.498 morti di cui 396 nelle ultime 24 ore.
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