Il rivale democratico supera il Presidente di 14 punti 

 L'uccisione di George Floyd infiamma gli Stati Uniti e potrebbe costare a Donald Trump il secondo mandato alla Casa Bianca. Secondo l'ultimo sondaggio della Cnn, il gradimento del tycoon è precipitato e il rivale democratico Joe Biden risulta in vantaggio di 14 punti percentuali, con Trump fermo al 41% e l'ex vicepresidente dell'era Obama che taglia il traguardo del 55% dei consensi. La partita è ancora tutta da giocare ma, secondo il sondaggio, per il 65% del campione degli intervistati, la risposta di Trump alle proteste è stata "più dannosa che utile" e il problema della discriminazione razziale è tornato al centro dell'agenda politica del Paese. "I sondaggi della Cnn sono falsi come le loro notizie", si è difeso Trump, sottolineando che, anche durante la scorsa campagna elettorale i media davano per vincitrice la rivale Hillary Clinton, che ha poi perso le elezioni. Certo il rating di gradimento sull'attività presidenziale, che ora si attesta al 38%, non è di buon auspicio per Trump. E' il peggior dato registrato nell'ultimo anno, ed è vicino a quello rilevato da Jimmy Carter e George H.W. Bush negli ultimi mesi del loro mandato. Entrambi i presidenti non sono stati rieletti. Il parallelo sorge spontaneo con il repubblicano Bush che si dovette confrontare con le rivolte di Los Angeles, scoppiate nel 1992 dopo il pestaggio dell'afroamericano Rodney King, e che scelse la via dell'esercito per sedare le proteste con il ricorso all'Insurrection Act, ventilato dallo stesso Trump nei giorni scorsi.

 Il tycoon ha scelto di presentarsi come il candidato della 'Legge e dell'ordine', formula cara al suo predecessore Richard Nixon, puntando il dito contro la debolezza dei democratici. E proprio per dimostrare il pugno di ferro e la distanza con i rivali, si è scagliato contro il movimento 'Defund The Police' che preme per un taglio dei finanziamenti destinati alle forze di polizia. Misura già messa in atto dal sindaco di New York Bill de Blasio e dal consiglio comunale di Minneapolis, città guidata dal dem Jacob Frey. Joe Biden ha scelto di giocare sullo stesso terreno di Trump dicendosi anche lui contrario alla sforbiciata alle forze dell'ordine. E mentre a Trump i leader del partito repubblicano voltano le spalle, con in testa il senatore ed ex candidato alla presidenza Mitt Romney, che ha sfilato davanti alla Casa Bianca unendosi al corteo anti-razzista a Washington, Biden ha voluto incontrare la famiglia di Floyd a Houston. Qui si è tenuto il terzo memoriale in ricordo dell'afroamericano morto sotto il peso del ginocchio dell'agente Derek Chauvin che è atteso in tribunale. In migliaia si sono radunati in Texas, dove Floyd ha trascorso gran parte della sua vita, nella chiesa Fountain of Praise per dargli l'ultimo saluto. La cerimonia è stata aperta al pubblico, con le dovute precauzioni per evitare la diffusione del Covid, in attesa dei funerali che si svolgeranno in forma privata il 9 giugno.

 Le manifestazioni nei giorni scorsi sono tornate pacifiche. Tensioni si sono registrate a Seattle dove un'automobile si è lanciata contro un gruppo di manifestanti. L'uomo alla guida, che è stato identificato dalla polizia come il capo del Kkk della Virginia, ha aperto il fuoco sulla folla, ferendo una persona. Intanto i democratici hanno presentato la loro riforma per la polizia e la giustizia che prevede un maggior controllo sulle forze dell'ordine, la creazione di un database per registrare eventuali precedenti di uso eccessivo della forza da parte degli agenti, e il divieto della presa al collo, la stessa tecnica utilizzata da Chauvin per immobilizzare Floyd per 8 minuti e 46 secondi. Per la stessa quantità di tempo i democratici, guidati dalla speaker Nancy Pelosi, si sono inginocchiati nella Emancipation Hall del Campidoglio per onorare George Floyd.
 

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