"Incondizionato sostegno all'attivista queer marocchino Mohamed Adam che ha affrontato una campagna di diffamazione"
Non si ferma il caso di Adam Mohammed. Questa volta sono le associazioni tunisine (Initiative Mawjoudin pour l’égalité, Association Tunisienne de prévention positive ATP+, Damj pour la justice et l’égalité, ADLI, Aswat Nisaa e (Tunisia – تونس) outcast) a esprimere “l'incondizionato sostegno all'attivista queer marocchino Mohamed Adam che ha affrontato una campagna di diffamazione dopo essersi rivolto al sistema giudiziario marocchino per le accuse di molestie e tentata aggressione sessuale da parte di un noto giornalista e fondatore di un sito di News. Uno dei punti principali del discorso sull'odio si rivolge a Mohamed Adam come attivista gay”.
“Vale la pena di notare – si legge in una nota congiunta di queste associazioni – che il giornalista accusato di molestie e tentativi di aggressione sessuale ha esercitato i suoi poteri e la sua influenza sui siti di news, sui partiti politici, sui diritti umani e sui gruppi islamisti per mettere a tacere Mohamed Adam”. Di qui la necessità da parte di queste organizzazioni tunisine di “denunciare la campagna di diffamazione e di odio che sta prendendo di mira l'attivista, in particolare coloro che falsificano il suo caso con il pretesto che il motivo per cui viene coinvolto il giornalista è legato al fatto che sarebbe contrario al regime”.
La richiesta è quella di “un processo equo e un trattamento professionale ed etico del caso da parte dei media, al fine di preservare la sicurezza e la dignità di Mohamed Adam”.
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