La leader dei democratici alla Camera apre la strada a un voto formale, che potrebbe arrivare anche prima di Natale
La leader democratica della Camera Usa, Nancy Pelosi, dà il via alla stesura degli articoli per l'impeachment del presidente Donald Trump, e con essi alla sua messa in stato d'accusa. Il presidente, ha detto, ha abusato del suo potere, "non c'è altra scelta che agire". Chiedendo la redazione degli articoli al presidente della commissione Giustizia della Camera, Jerry Nadler, Pelosi lancia così il segnale che un voto formale sulla messa in stato d'accusa del 45esimo presidente degli Stati Uniti è praticamente certo. La maggioranza dei deputati della Camera controllata dai Dem ha già espresso l'intenzione di approvare, quindi il repubblicano pare destinato a diventare il terzo presidente statunitense a subire quella decisione.
"Tristemente, ma con fiducia e umiltà, con fedeltà ai nostri fondatori e il cuore pieno d'amore per l'America, oggi chiedo al presidente (Nadler, ndr) dei procedere con gli articoli d'impeachment", ha detto Pelosi in tv. Trump è responsabile di "abuso di potere, ha minato la nostra sicurezza nazionale e messo a repentaglio l'integrità delle nostre elezioni", ha aggiunto. Il discorso di Pelosi è stato pacato e sintetico, ma la leader democratica ha risposto sprizzando ira quando un giornalista le ha chiesto se odi il presidente: "Non odio nessuno", "qui si tratta della Costituzione", "prego per lui sempre, quindi mi lasci perdere quando si tratta di parole del genere". La potente politica non ha annunciato le accuse nei confronti del magnate, che potrebbero includere abuso di potere, ostruzione al Congresso e alla giustizia.
Trump ha "abusato del suo potere per suo vantaggio politico", ha detto Pelosi, quando ha bloccato gli aiuti militari all'Ucraina e tenuto in sospeso un incontro alla Casa Bianca, rendendoli merce di scambio con indagini che voleva fossero avviate da Kiev su Joe Biden, suo possibile sfidante alle presidenziali 2020. Accusando su Twitter i Dem di volerlo destituire "sul NULLA", Trump ha sfidato l'opposizione ad andare avanti, per poi "avere un processo equo al Senato". Dove, cioè, la maggioranza è in mano al suo Gop. "La cosa buona è che i repubblicani non sono mai stati più uniti, vinceremo!", ha poi aggiunto, mentre la Casa Bianca, che ha rifiutato di collaborare alle indagini, ha sostenuto che i democratici dovrebbero "vergognarsi".
D'ora in poi, i prossimi passi al Congresso dovrebbero svolgersi velocemente. Gli articoli dovrebbero essere presentati per il voto alla Camera questo mese, dopo settimane di udienze. I Dem non vogliono che l'iter, alla Camera e poi al Senato, tolga ossigeno politico alla campagna elettorale, mentre verrà scelto il candidato alle presidenziali. Secondo i sondaggi, i cittadini sono divisi sull'impeachment e sulla rimozione di Trump: per FiveThirtyEight.com il 46,8% è a favore, il 44,5% si oppone. Il rischio di contraccolpo è forte per i democratici nei distretti vinti da Trump, ma Pelosi insiste: niente valutazioni politiche. "Lo facciamo nel modo giusto", ha detto, "non ne traiamo alcuna gioia, tutto ciò è straziante".
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