Trent'anni dopo la caduta del Muro di Berlino i 29 membri hanno faticato a trovare un accordo

Tra le aperte divergenze e le prese in giro che hanno punto sul vivo Trump, i 29 membri della Nato al vertice di Londra hanno faticato a trovare coesione sulle sfide comuni, cercando poi di darle forma nero su bianco nella dichiarazione finale. Dal terrorismo alla Cina alla Russia, dall'offensiva turca in Siria lanciata senza concertazione con gli alleati, all'insistenza statunitense a contribuire economicamente di più alla sicurezza collettiva: i temi difficili non sono mancati, alla riunione organizzata nel resort di golf di lusso di Watford, alla periferia di Londra.

Al di là di dissidi e contrasti, però, ciò che ha scatenato l'irritazione di Trump è stato un video della tv canadese Cbc, girato al ricevimento di martedì sera a Buckingham Palace. Vi si vedono il premier canadese Justin Trudeau, gli omologhi britannici Boris Johnson e olandese Mark Rutte, il presidente francese Emmanuel Macron. Trudeau, ridendo, parla di un ritardo dovuto a Trump – che non nomina – affermando che "era in ritardo a causa di una conferenza stampa fuori programma di 40 minuti". Poi il canadese aggiunge: "Avreste dovuto vedere i volti dei suoi, avevano le mascelle sino a terra".

"E' un ipocrita", ha tuonato in risposta il magnate statunitense, prima di cancellare la conferenza stampa finale del summit perché "ne abbiamo fatte così tante negli ultimi due giorni", e poi programmare la propria partenza anticipata. Non è la prima volta che tra i due leader nordamericani emergono dissapori, come accadde già al G7 del 2018 (Trump definì Trudeau "disonesto e debole"). Trump aveva previsto che il summit sarebbe stato all'insegna dei dissapori,dopo aver definito "insultanti" le frasi di Macron sulla "morte cerebrale" dell'Alleanza. Martedì, arrivando a Watford, il francese aveva "confermato totalmente" quell'espressione. Frasi utili, che "hanno permesso di sollevare un dibattito indispensabile", ha aggiunto.

L'organizzazione nata nel 1949 affronta sfide imponenti, trent'anni dopo la caduta del Muro di Berlino. Nella sua dichiarazione finale, descrive per la prima volta l'influenza crescente e le politiche della Cina come "opportunità e sfide", denuncia azioni aggressive della Russia e avverte che resterà un'alleanza nucleare sino a quando esisteranno armi atomiche. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito "molto costruttiva" la riunione: "Abbiamo convenuto che il terrorismo è il principale nemico". "Certo che ci sono differenze, sarebbe strano altrimenti", ha commentato il segretario generale Jens Stoltenberg, "siamo sempre riusciti a superarle e unirci attorno all'obiettivo chiave, che è la nostra difesa".

La Turchia aveva minacciato di bloccare una revisione del piano di difesa per repubbliche baltiche e Polonia, a meno che la Nato riconoscesse le Unità di protezione del popolo (Ypg) curde come terroriste. La tensione era salita fra Ankara e Parigi e poi arrivata all'incidente diplomatico, quando il turco Recep Tayyip Erdogan aveva definito Macron in stato "morte cerebrale", riprendendo la sua frase. A sua volta Macron ha poi dichiarato che "non è possibile alcun consenso" con Ankara sulla definizione di terrorismo. Erdogan, alla fine, non si è però opposto alla dichiarazione finale, il cui testo condanna "il terrorismo in ogni forma e manifestazione", definendolo "minaccia persistente per tutti noi", ha spiegato Stoltenberg.

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