Un uomo è stato arrestato in Messico per la strage di nove membri di una comunità di mormoni. Lo riferisce l'agenzia ministeriale messicana per le indagini criminali (Amic), aggiungendo che l'uomo aveva con sé due ostaggi legati e imbavagliati nelle colline di Agua Priests, nello Stato di Sonora. Il sospetto, prosegue l'agenzia, citata dalla Cnn, aveva diversi fucili e un ampio numero di munizioni, nonché armi di grosso calibro. La strage di mormoni risale a lunedì: nove persone – di cui tre donne, quattro bambini piccoli e due neonati – tutti con doppia cittadinanza Usa e messicana, secondo quanto ha riferito un membro della famiglia, Alex Lebaron, sono state uccise mentre viaggiavano a bordo delle loro auto fra gli Stati messicani di Sonora e Chihuahua, vicino al confine fra Stati Uniti e Messico, in un agguato di gruppi criminali.
Il procuratore generale dello Stato di Chihuahua, Cesar Peniche Espejel, ritiene che dietro il massacro possa esserci il cartello della droga 'Los Jaguares', di nuova formazione, staccatosi dal cartello di Sinaloa; ma prima di lui un funzionario Usa, sempre citato dalla Cnn, aveva detto che nel mirino c'era un cartello rivale, La Linea.
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