Gli agenti sparano a un 20enne ricercato. Esplode la rabbia con proteste e disordini: 24 poliziotti feriti. Le autorità: "Ha aggredito una pattuglia con un'arma in mano". Il cugino della vittima: "Contro di lui 20 colpi"

Notte di scontri a Frayser, nella zona nord di Memphis, in Tennessee, dove sono scoppiate proteste, sfociate in violenza, a seguito dell'uccisione di un giovane afroamericano da parte di un poliziotto. Lo riferiscono diversi media statunitensi. Il Washington Post riporta che Brandon Webber, questo il nome del 20enne, sarebbe stato ucciso intorno alle 19 locali di mercoledì e che su di lui pesavano diversi mandati d'arresto.

Il sindaco di Memphis, Jim Strickland, riferisce di almeno 24 agenti e due giornalisti feriti negli scontri. La polizia precisa che nessuno dei feriti è in condizioni gravi. Secondo la versione degli inquirenti, il giovane si sarebbe scagliato contro l'auto dello U.S. Marshals Service (la polizia penitenziaria) e avrebbe poi mostrato un'arma, ha riferito una portavoce del Tennessee Bureau of Investigation (Tbi), Keli McAlister. Il giornale locale Daily Memphian riferisce che secondo uno dei cugini di Webber, Demetrick Skinner, il giovane avrebbe ricevuto 20 colpi prima di morire nel giardino davanti casa della sua famiglia. Man mano che si è diffusa la notizia, sono scoppiate proteste, sfociate in scontri fra agenti e residenti: da una parte la polizia in tenuta anti-sommossa; dall'altra – secondo quanto riferisce la polizia – una folla inferocita, che urlava contro gli agenti e talvolta lanciava oggetti, come bottiglie, sassi e mattoni. La polizia ha anche usato lacrimogeni per disperdere la protesta, che intorno alle 23 locali risultava terminata.

Proprio il Tennessee Bureau of Investigation (Tbi) ha aperto un'indagine sul caso, confermando l'identità di Webber e precisando che aveva 20 anni. Le autorità non hanno confermato quanto riferito dai familiari della vittima, secondo cui il ragazzo sarebbe stato raggiunto da 20 spari. Stando alla versione fornita dal Tbi, tutto è cominciato mercoledì sera quando la Gulf Coast Regional Fugitive Task Force dello US Marshal Service cercava un sospetto "ricercato per diversi mandati d'arresto" e ha visto l'uomo mentre saliva su un veicolo davanti a una casa. "Mentre provava a fermare l'individuo", lui "si sarebbe scagliato con il suo veicolo contro i mezzi degli agenti diverse volte, prima di uscire con un'arma – prosegue la ricostruzione degli inquirenti – gli agenti hanno sparato colpendo e uccidendo l'individuo" e "nessun agente è rimasto ferito".

 

 

 

 

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