La donna cristiana era stata liberata dal braccio della morte l'anno scorso

Asia Bibi, la donna cristiana pakistana accusata di blasfemia e liberata dal braccio della morte l'anno scorso, è arrivata in Canada. Arriva così l'ultimo capitolo di una vicenda che ha scatenato dimostrazioni violente e omicidi di alto profilo, mettendo in luce l'aumento dell'estremismo religioso in ampie sezioni della società pakistana.

Tutto è iniziato il 14 giugno 2009. Asia Naurin Bibi, madre di cinque figli, mentre si trovava a lavoro ha iniziato a discutere con altre lavoratrici di fede musulmana. Quelle stesse donne l'hanno denunciata, pochi giorni dopo, sostenendo che durante il litigio avesse offeso il Profeta Maometto.

Bibi, contadina della provincia centrale del Punjab, è stata condannata per blasfemia nel 2010 ed è rimasta nel braccio della morte fino alla sua assoluzione l'anno scorso. Il suo caso è diventato rapidamente noto in Pakistan, attirando l'attenzione mondiale sull'estremismo nel Paese, nel quale la blasfemia è considerato un reato da punire con la pena di morte. 

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