L'hacker fondatore di WikiLeaks è stato accusato di pirateria informatica dagli Stati Uniti per aver diffuso, nel 2010, 250 mila documenti in parte segreti. Rischia fino a 5 anni di carcere. Dal 2012 viveva nella sede diplomatica del Paese sudamericano. Ora è in custodia a Scotland Yard
La polizia britannica ha arrestato il fondatore di WikiLeaks Julian Assange dentro l'ambasciata dell'Ecuador a Londra dopo che il suo asilo è stato revocato. Ad Assange, che vive all'ambasciata dal 2012, negli ultimi mesi sono state tagliate le visite e, poi, addirittura internet in modo da impedirgli di tenere i rapporti con la sua organizzazione. A quanto si sa, Assange è stato espulso dall'ambasciata e immediatamente arrestato dalla polizia britannica che, adesso lo terrà in custodia in attesa di decidere sulla consegna agli americani. Oltre all'asilo, Quito ha revocato al fondatore di WikiLeaks anche la cittadinanza. "Gli effetti della concessione (nel 2017 ndr.) della nazionalità dell'Ecuador ad Assange sono stati sospesi ieri (mercoledì ndr.) su decisione del ministero degli Esteri in ragione di diverse irregolarità scoperte nella sua procedura", ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Ecuador, José Valencia.
Capelli e barba bianchi, Assange è stato portato fuori dalla sede diplomatica ecuadoriana poco dopo le 10 ora italiana da sei poliziotti in borghese, che lo hanno condotto fino a un furgone della polizia, secondo quanto si vede in un video dell'arresto. Il ministro britannico dell'Interno, Sajid Javid, ha scritto su Twitter: "Circa sette anni dopo l'ingresso all'ambasciata dell'Ecuador, posso confermare che Julian Assange è attualmente in stato di fermo e affronterà la giustizia nel Regno Unito. Nessuno è al di sopra della legge".
Estradizione negli Usa – Assange, ha annunciato la sua avvocatessa Jen Robinson, "è stato arrestato non solo per violazione delle condizioni del rilascio su cauzione ma anche in relazione a una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti". Il fondatore di Wikileaks è stato accusato formalmente negli Stati Uniti per "pirateria informatica" e rischia ora fino a 5 anni di reclusione. Secondo l'atto d'accusa, che finora era rimasto riservato, l'australiano 47enne è accusato di avere aiutato l'ex analista dell'intelligence Usa Chelsea Manning a ottenere una password per accedere a migliaia di documenti classificati come segreti di difesa, poi rivelati pubblicamente. Il dipartimento della Giustizia Usa ha inoltre confermato, come già anticipato dall'avvocato di Assange e da Scotland Yard, che il fondatore di Wikileaks è stato arrestato dalla polizia britannica anche a seguito di una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti.
Sempre secondo l'atto d'accusa, quando Assange ha accettato di aiutare Manning, quest'ultimo "aveva già fornito a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti confidenziali" relativi alle azioni dell'esercito americano in Afghanistan e Iraq, "con l'obiettivo di renderli pubblici sul sito" dell'organizzazione. Chelsea Manning, che era il soldato Bradley Manning prima di questa gigantesca fuga di notizie nel 2010 e 2011, è tornata in carcere il mese scorso perché si rifiutava di rispondere alle domande del grand jury incaricato di supervisionare l'inchiesta su Wikileaks.
Questa motivazione, confermata anche Scotland Yard, si aggiunge all'altra, evocata precedentemente dalla polizia di Londra, che è il mandato d'arresto di giugno del 2012 emesso dal tribunale londinese di Westminster Magistrates con l'accusa per Assange di violazione delle condizioni di libertà sorvegliata. Una Corte di Londra lo ha riconosciuto colpevole di violazione delle condizioni della sua libertà provvisoria nel 2012 e lo ha rimandato in detenzione in attesa di una sentenza. Per questa accusa il fondatore di Wikileaks rischia fino a 12 mesi di carcere. Il 2 maggio dovrà affrontare un'altra udienza in tribunale sulla richiesta di estradizione da parte degli Usa per l'accusa di "pirateria informatica".
Assange arrest video:
"The UK must resist this attempt by the Trump administration"https://t.co/fq1JGfw40u
— WikiLeaks (@wikileaks) 11 aprile 2019
Ecuador – Ritirare l'asilo a Julian Assange è una decisione "sovrana" e presa "a seguito di ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana", ha assicurato il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno.
Ma l'ex presidente Rafael Correa, in esilio in Belgio dal 2017, accusa Moreno di essere responsabile dell'arresto definendolo "il più grande tradimento della storia latino-americana". "Questo mette in pericolo la vita di Assange e umilia l'Ecuador. Giorno di lutto mondiale", ha scritto Correa su Twitter, denunciando "un crimine che l'umanità non dimenticherà mai".
Onu – Ponendo fine alla protezione diplomatica di Assange, l'Ecuador ha esposto il fondatore di Wikileaks al rischio di "gravi violazioni dei diritti umani", ha dichiarato ad AFP Agnes Callamard, relatrice speciale dell'Onu per i diritti umani. "Espellendo Assange dall'ambasciata le autorità dell'Ecuador hanno permesso a quelle britanniche di arrestarlo, portandolo perciò un passo più vicino all'estradizione negli Stati Uniti. Facendo questo, l'Ecuador ha esposto Assange al rischio reale di gravi violazioni dei diritti umani", ha spiegato Camallard via e-mail.
Russia – La Russia accusa il Regno Unito di "strangolare la libertà". "La mano della 'democrazia' strangola la libertà", ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova dopo l'arresto di Julian Assange.
Svezia – La donna che accusa Assange di averla violentata in Svezia nel 2010 chiederà alla procura di riaprire l'inchiesta a seguito dell'arresto. "Faremo di tutto affinché i procuratori riaprano l'indagine svedese e perché Assange sia consegnato alla Svezia e giudicato per stupro", ha riferito ad AFP l'avvocatessa della donna, Elisabeth Massi Fritz. Dal momento che Assange era rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, la Svezia aveva smesso di perseguirlo a maggio del 2017, a tre anni dalla prescrizione, perché le indagini non potevano avanzare.
WikiLeaks – Nel novembre 2010, Assange rese pubblici 250 mila documenti americani in parte segreti (Dipartimento di Stato e Pentagono). Da allora, l'hacker è diventato una specie di "nemico pubblico" degli Stati Uniti. Qualche hanno fa venne incriminato dalla Svezia per una denuncia di violenza sessuale, ma anche quella volta riuscì a evitare l'arresto grazie ai buoni uffici dell'Ecuador che accettò di ospitarlo. Ora anche Quito lo ha abbandonato a se stesso.
Assange ha fondato Wikileaks nel 2006. Il sito si è fatto conoscere al grande pubblico con un crescendo di rivelazioni, pubblicando per esempio un video dell'esercito Usa in Iraq e poi migliaia di documenti militari relativi alla campagna in Afghanistan. In totale, il sito rivendica di avere pubblicato "oltre 10 milioni di documenti" relativi a finanza, intrattenimento e politica.
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