Un anno di sfide, conflitti e proteste

L'accordo sulla Brexit raggiunto a fatica e la lunga serie di navi di migranti lasciate nel Mediterraneo in attesa di un porto sicuro: sono tra le sfide principali che l'Unione europea ha dovuto affrontare in questo 2018. Con un occhio alle elezioni europee di maggio 2019, che saranno test cruciale dell'avanzata di estrema destra e populisti. Nell'anno dell'annuncio dell'uscita di Angela Merkel dalla scena politica nel 2021, in Spagna è arrivato al potere a sorpresa il socialista Pedro Sanchez (ma l'Andalusia ha visto l'ascesa dell'estrema destra di Vox). E in Francia, dove è tornato il terrore con l'attacco di Strasburgo, è esplosa la protesta dei gilet gialli contro Emmanuel Macron. Il 2018 è stato l'anno dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel consolato saudita a Istanbul, a cui Time ha dedicato il numero della 'persona dell'anno', come pure l'anno dell'avvelenamento dell'ex 007 russo Sergey Skripal nel Regno Unito e dell'addio degli Usa all'accordo sul nucleare iraniano, nonché del summit fra Donald Trump e Kim Jong Un. E nel Brasile che ha eletto presidente il nostalgico della dittatura Jair Bolsonaro si sono perse le tracce di Cesare Battisti. Di seguito una selezione dei principali fatti del 2018.

4 MARZO. L'ex agente segreto russo Sergey Skripal e la figlia Yulia vengono avvelenati a Salisbury, nel sud dell'Inghilterra, con un gas nervino detto Novichok. Londra accusa i servizi segreti militari russi Gru e lancia un mandato di arresto europeo contro due russi sospettati dell'attacco. Mosca nega ogni coinvolgimento. È l'inizio di una grave crisi diplomatica fra Mosca e l'Occidente, con un'ondata di espulsioni reciproche di diplomatici.

8 APRILE. In Ungheria il primo ministro Viktor Orban, icona della destra populista europea, esce rafforzato dalle elezioni legislative dopo avere fatto del no all'immigrazione il cavallo di battaglia principale della sua campagna. Il 28 agosto Orban ha poi incontrato a Milano il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini, che ha definito il suo 'eroe'.

14 APRILE. Il regime siriano di Bashar al-Assad annuncia che tutti i combattenti ribelli hanno abbandonato la Ghouta orientale, alle porte di Damasco, dopo due mesi di offensiva con un bilancio di oltre 1.700 morti. La notizia arriva nello stesso giorno dei raid da parte di Usa, Francia e Regno Unito giunti in rappresaglia contro Assad per il presunto attacco con armi chimiche a Douma. Da allora Assad, con il sostegno della Russia, ha ottenuto una serie di vittorie, contro ribelli e jihadisti, e controlla ormai due terzi del territorio della Siria.

8 MAGGIO. Il presidente Usa Donald Trump annuncia il ritiro dall'accordo sul nucleare firmato nel 2015 tra l'Iran e le potenze del cosiddetto 5+1 (Usa, Cina, Russia, Regno Unito, Francia e Germania). Secondo il magnate si trattava di un accordo 'orribile', in particolare perché non si occupa dei missili balistici né degli interventi diretti o indiretti di Teheran in vari conflitti regionali. Il 5 novembre gli Usa reintroducono le sanzioni anche contro i settori petrolifero e finanziario, vitali per l'Iran.

14 MAGGIO. Gli Stati Uniti inaugurano l'ambasciata a Gerusalemme, confermando il riconoscimento della città come capitale di Israele da parte degli Usa. Intanto bagno di sangue a Gaza: mentre i delegati tengono la cerimonia ufficiale, durante le proteste al confine fra la Striscia e Israele i soldati israeliani sparano uccidendo 52 palestinesi, tra cui otto bambini, e ferendone oltre 2.400.

18 GIUGNO. In Spagna diventa primo ministro il socialista Pedro Sanchez, dopo il successo a sorpresa in Parlamento del voto di sfiducia contro il governo conservatore di Mariano Rajoy, per uno scandalo di corruzione.

10 GIUGNO. Pochi giorni dopo l'insediamento del nuovo governo giallo-verde in Italia, composto da Movimento 5 Stelle e Lega, il ministro dell'Interno Matteo Salvini chiude i porti dell'Italia alla nave Aquarius della ong SOS Mediterranée con 629 migranti a bordo. Anche Malta dice no. Alla fine i migranti andranno nella Spagna del neo-insediato governo socialista. Questo episodio inaugura una lunga serie di casi di navi di migranti bloccate nel Mediterraneo per giorni in attesa della risoluzione dei bracci di ferro sui porti di attracco. Attualmente la Sea Watch 3 è in mare da 6 giorni, con 32 migranti a bordo, in attesa di un porto sicuro di approdo.

12 GIUGNO. A Singapore primo summit fra Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un. I due firmano un accordo che riafferma l'impegno di Pyongyang per una 'completa denuclearizzazione della penisola coreana'. Da febbraio le Coree avevano avviato il percorso di disgelo diplomatico: il Nord aveva permesso l'invio al Sud di una delegazione per le Olimpiadi invernali di Pyeongchan. E ad aprile Pyongyang aveva annunciato la fine dei test nucleari e di missili intercontinentali. Da allora, però, i negoziati sul nucleare nordcoreano si sono arenati.

10 LUGLIO. In Thailandia, dopo giorni con il fiato sospeso, vengono salvati tutti i 12 ragazzi e il loro allenatore di calcio rimasti intrappolati per 17 giorni in una grotta inondata. I 'Cinghialotti' – questo il nome della squadra di calcio – vengono portati fuori al termine di una pericolosa operazione di soccorso.

LUGLIO-AGOSTO. Caldo record in Europa, con incendi che devastano Grecia, Portogallo e Spagna. A novembre è la volta della California, dove muoiono 85 persone nei roghi. L'Organizzazione meteorologica mondiale dell'Onu annuncia che il 2018 è il quarto anno più caldo mai registrato.

2 OTTOBRE. Il giornalista saudita dissidente Jamal Khasoggi, collaboratore del Washington Post, entra nel consolato del suo Paese a Istanbul e scompare. Riyad ammetterà solo dopo giorni che l'uomo è stato ucciso all'interno del consolato, sostenendo che il tutto sia avvenuto in un'operazione non autorizzata, in cui il reporter è stato anche smembrato. L'omicidio suscita un'ondata di indignazione mondiale: in particolare le accuse ricadono sul principe ereditario Mohammed bin Salman, che nega però ogni coinvolgimento.

OTTOBRE. Una grande carovana di migranti parte dal Centro America diretta verso gli Stati Uniti. Fanno il giro del mondo le immagini di migliaia di persone, originarie perlopiù di Honduras ed El Salvador, che passano da Guatemala e poi Messico per arrivare a piedi alla frontiera Usa.

28 OTTOBRE. Il più grande Paese dell'America Latina vira a destra: il candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, nostalgico della dittatura, vince le elezioni e diventa presidente del Brasile. A settembre, durante una campagna elettorale particolarmente violenta, Bolsonaro era stato accoltellato nel corso di una manifestazione. Fra le promesse c'era quella di concedere l'estradizione in Italia di Cesare Battisti, il quale però adesso non si trova.

6 NOVEMBRE. Le elezioni di Midterm negli Stati Uniti vedono i democratici conquistare il controllo della Camera dei rappresentanti, mentre i Repubblicani mantengono la maggioranza al Senato (il nuovo Congresso si insedierà a gennaio). Negli ultimi giorni di campagna elettorale, il peggior attacco antisemita nella storia degli Stati Uniti: un uomo armato uccide 11 persone in una sinagoga a Pittsburgh. Intanto vengono inviati pacchi bomba a democratici di alto profilo, fra cui Hillary Clinton e Barack Obama.

17 NOVEMBRE. In Francia la prima giornata di mobilitazione nazionale dei gilet gialli, che si oppongono all'aumento delle tasse sul carburante e al carovita. Il movimento si amplia diventando una vera e propria contestazione contro le politiche del governo del presidente Emmanuel Macron. Dopo settimane di proteste, violenze e atti vandalici, il 10 dicembre Macron annuncia diverse misure per placare la rivolta.

19 NOVEMBRE. Il capo dell'alleanza automobilistica Nissan-Renault-Mitsubishi, il magnate Carlos Ghosn, viene arrestato al suo arrivo in Giappone, accusato di ver mentito sull'entità del suo reddito. Viene rimosso da presidente di Nissan e Mitsubishi.

25 NOVEMBRE. Dopo 17 mesi di negoziati, Ue e Regno Unito raggiungono l'accordo sulla Brexit, a pochi mesi dal divorzio effettivo in programma per il 29 marzo del 2019. Il 10 dicembre, però, la premier britannica Theresa May annuncia il rinvio a gennaio del voto del Parlamento sulla Brexit, riconoscendo che l'accordo sarebbe stato bocciato.

25 NOVEMBRE. Escalation fra Russia e Ucraina quattro anni dopo l'annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014: la Marina russa sequestra tre navi ucraine nello Stretto di Kerch arrestando 24 marinai ucraini. La questione non è ancora risolta.

11 DICEMBRE. Torna il terrore in Francia: a Strasburgo il 29enne Cherif Chekatt apre il fuoco nel mercatino di Natale. Cinque i morti: fra loro il giornalista italiano Antonio Megalizzi. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis.

22 DICEMBRE. Uno tsunami si abbatte sull'Indonesia a seguito dell'eruzione del vulcano Anak Krakatoa, provocando oltre 400 morti e 1.500 feriti.
 

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