Ancora guai per Facebook sulla gestione della privacy dei propri utenti. Questa volta l'accusa al social arriva dal New York Times, che cita centinaia di pagine di documenti interni e una cinquantina di interviste ad ex impiegati del colosso di Mark Zuckerberg. Dal 2010 al 2017 avrebbe ceduto a circa 150 aziende, tra cui colossi delle vendite online e dei servizi in streaming musicale e video, l’accesso a informazioni personali degli iscritti alla piattaforma. L'obiettivo del social di Menlo Park era di tessere relazioni con altri partner per garantirsi una maggiore visibilità e di conseguenza una crescita degli utenti.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata