L'ex governatore della California alla conferenza Onu sul clima a Katowice, in Polonia, la COP24, ha definito "il male assoluto" le "energie fossili, il carbone, la benzina e il gas". Il segretario generale delle Nazioni unite, Guterres: "Non stiamo facendo abbastanza" per frenare il cambiamento climatico
Il mondo "non va per niente nella giusta direzione" per frenare il cambiamento climatico, anzi è "fuori rotta" e "non stiamo facendo abbastanza". È l'avvertimento lanciato dal , nel secondo giorno della conferenza Onu sul clima a Katowice, in Polonia, la COP24. Guterres non ha usato mezzi termini: per "molte persone, molte regioni e Paesi, è già una questione di vita o di morte" mentre "è difficile capire perché noi, collettivamente, avanziamo sempre così lentamente e persino nella direzione sbagliata", ha detto davanti a un parterre di capi di Stato e di governo. E invitato a sorpresa al summit è intervenuto anche Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California: "Mi piacerebbe essere Terminator nella vita vera per viaggiare nel tempo e fermare le energie fossili quando sono state scoperte", ha detto l'ex attore, definendo "il male assoluto" le "energie fossili, il carbone, la benzina e il gas".
Per i Paesi in via di sviluppo, già particolarmente toccati da siccità, tempeste o dall'innalzamento del livello degli oceani, sono i Paesi ricchi che devono fare di più per ridurre le emissioni di gas serra e per aiutare il Sud a prepararsi alle catastrofi. E a Katowice, infatti, i Paesi particolarmente minacciati dall'impatto devastatore del riscaldamento climatico hanno lanciato un appello ai più ricchi a fare di più e a "non tradire" le generazioni future. "Abbiamo la sensazione di essere stati puniti per errori che non abbiamo commesso. La comunità internazionale deve fare in modo da fare giustizia", ha detto il presidente del Nepal, Bidhya Devi Bhandari, citando lo scioglimento dei ghiacci dell'Himalaya.
L'accordo di Parigi del 2015, le cui regole di applicazione devono essere finalizzate in queste due settimane di COP24, mira a limitare il riscaldamento del pianeta a +2° centigradi rispetto all'era pre-industriale e, idealmente, a +1,5°. Un recente rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), evocando nette differenze di impatto attese fra i due obiettivi, ha anche sottolineato che per restare al di sotto di +1,5° bisognerebbe ridurre le emissioni di CO2 del 50% circa da qui al 2030 rispetto al 2010. Per aiutare i Paesi in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni e ad affrontare l'impatto del riscaldamento, i Paesi del Nord hanno promesso di portare i loro finanziamenti a 100 miliardi di dollari all'anno da ora al 2020. Ma questo obiettivo, lontano dagli enormi bisogni, non è ancora stato raggiunto. In un contesto geopolitico poco propizio agli impegni, e mentre nessun Paese del G20 è rappresentato al più alto livello a Katowice, la Banca mondiale ha annunciato 200 miliardi di dollari di investimento per il 2021-2025.
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