La donna, cristiana, era stata condannata a morte per blasfemia. Il marito Masih aveva chiesto aiuto anche all'Italia a causa delle proteste dei fondamentalisti
Asia Bibi, la donna pakistana cristiana che era stata condannata a morte per blasfemia ed è stata poi assolta dalla Corte suprema, è stata scarcerata. "Mi è stato detto che è su un aereo, nessuno sa dove atterrerà", ha affermato l'avvocato Saif-ul-Malook. Dopo la sentenza della Corte suprema, i musulmani integralisti hanno protestato violentemente per tre giorni in Pakistan, bloccando il Paese.
La donna era ancora in carcere, dopo la sentenza, mentre il governo negoziava con gli integralisti musulmani che chiedevano la sua immediata uccisione. A seguito delle proteste, il governo aveva accettato in un accordo con i religiosi radicali di imporre un divieto di uscire dal Paese alla donna e di non opporsi a un ricorso alla Corte suprema. Secondo un funzionario dell'aviazione civile, l'aereo su cui Bibi è salita è registrato in Pakistan, quindi è obbligato ad atterrare a Islamabad. Un dipendente del carcere in cui Bibi era detenuta a Multan ha confermato che la prigione ha ricevuto mercoledì un ordine di rilascio.
Un funzionario dell'aviazione civile ha invece confermato l'arrivo nella località di un piccolo aereo con a bordo "alcuni stranieri e alcuni pachistani", che arrivavano per prelevare la donna. Vari governi si sono offerti di aiutare, dopo che la famiglia della donna ha lanciato un appello per essere accolta all'estero e dopo che l'avvocato difensore è fuggito in Olanda, dicendo di temere per la propria vita. Anche l'Italia si è offerta.
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