Un opzione che permette di avanzare delle ipotesi su come sarà l'andamento del voto reale. A patto che si leggano i dati nel modo giusto

A meno di due settimane dalle elezioni di Midterm negli Stati Uniti, secondo il New York Times sono circa 7 milioni i cittadini che hanno già votato, avvalendosi della possibilità del cosiddetto 'early voting', ovvero il voto anticipato. Pensata principalmente per aumentare la partecipazione al voto ed evitare code ai seggi nell'Election day, questa opzione consente di avanzare delle ipotesi su come sarà l'andamento del voto reale, ma i dati che emergono dall'early voting potrebbero non coincidere con il risultato finale. Ecco come funziona il voto anticipato e come vanno letti i suoi dati.

Il voto anticipato si può esprimere in due modi, personalmente o via posta, ma ogni Stato ha le sue regole.

Generalmente, chi vota via posta propende per il partito repubblicano, mentre chi vota di persona per i democratici. I dati relativi all'early voting vengono raccolti dalle autorità di Stati e Comuni, che però registrano soltanto chi ha votato: non sono disponibili, invece, i dati relativi a cosa gli elettori abbiano votato in anticipo. Le ipotesi sull'andamento del voto, quindi, si possono fare soltanto incrociando dati come età, razza e registrazione in un partito. Ma – sottolinea il New York Times – non è detto che chi è registrato come democratico voti sempre per candidati democratici.

Secondo il Nyt, che cita i dati elaborati da Michael McDonald, professore di scienze politiche all'università della Florida, il fatto che siano oltre 7 milioni ad avere già votato è un dato ben più alto rispetto agli anni precedenti. "Se questi modelli persistono, potremmo vedere un'affluenza almeno pari a quella del 1966, che fu del 48%, e se si dovesse battere quella bisognerebbe tornare indietro al 1914, quando l'affluenza fu del 51%", riferisce il professore. "Potremmo avere un'affluenza che nessuno abbia mai visto", ha aggiunto. Quanto alle ipotesi sull'orientamento, finora hanno votato più elettori potenzialmente repubblicani, scrive il New York Times, sottolineando però come questo potrebbe anche derivare dal fatto che le schede per il voto via posta arrivano ai cittadini molte settimane prima dell'Election day, per cui quando si apre la possibilità per il voto anticipato di persona i primi voti a essere conteggiati sono quelli via posta.
 

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