A Kerch. Spari e un forte boato provocato "da un ordigno non identificato". Urla, grida e persone in fuga. La maggior parte delle vittime sono adolescenti. Esclusa l'ipotesi di un attacco terroristico
Urla, grida e persone in fuga. Prima gli spari e poi un boato fortissimo, come raccontano i testimoni. Scene di panico nell'istituto politecnico di Kerch in Crimea dove è avvenuta un'esplosione: il bilancio è di almeno 18 morti e oltre 40 feriti, la maggior parte delle vittime sono adolescenti. Il sospetto responsabile dell'attentato è stato identificato: è uno studente del quarto anno, di 22 anni che si è suicidato, ha riferito il capo della Repubblica di Crimea, Sergej Aksenov. È stata esclusa così l'ipotesi dell'attacco terroristico, presa in considerazione in un primo momento anche dal Cremlino.
Stando a quanto annunciato da comitato investigativo russo, gli studenti uccisi sono morti per i colpi d'arma da fuoco esplosi dall'attentatore. Gli inquirenti aggiungono che le immagini di videosorveglianza mostrano "un giovane armato di fucile che arriva nell'edificio" e riferiscono che il suo corpo con "ferite d'arma da fuoco" è stato trovato sul posto. Al momento non è chiaro se il killer abbia fatto quindi esplodere prima un "ordigno esplosivo non identificato" e poi abbia sparato ai presenti.
L'ordigno che è scoppiato intorno a mezzogiorno ora locale era stato riempito di frammenti di metallo, i cosiddetti 'shrapnel', hanno riferito gli inquirenti della commissione investigativa russa. La Crimea ha dichiarato tre giorni di lutto e il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso le condoglianze a parenti e amici delle vittime.
La maggior parte delle vittime sono studenti e un team di psicologi è stato inviato sul luogo dell'attentato. L'istituto politecnico è stato aperto nel 1930 per formare personale per un vicino complesso di attività estrattiva; forma personale per 16 specialità e, sempre secondo Tass, ogni anno si iscrivono al primo anno circa 300 studenti.
La penisola di Crimea, prima appartenente all'Ucraina, è stata annessa dalla Russia nel 2014. Kerch, che conta circa 147mila abitanti, è considerata una delle città più antiche della Crimea, una città portuale che si affaccia davanti alla Russia, a cui è collegata da un enorme ponte inaugurato il 15 maggio scorso dal presidente Putin. Si tratta del cosiddetto 'ponte di Kerch' o 'ponte di Crimea', lungo 19 chilometri che attraversa il distretto di Kerch, un braccio di mare fra il Mare d'Azov e il Mar Nero, e collega la penisola di Kerc che si trova in Crimea alla penisola di Taman, nel sud della Russia.
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