Il direttore della National Intelligence americana, Dan Coats, lancia l'allarme sulla minaccia dei cyberattacchi e afferma che la situazione è a un "punto critico", paragonando i segnali di pericolo a quelli che precedettero l'11 settembre. "Il sistema d'allarme lampeggia e l'infrastruttura digitale che serve il nostro Paese è letteralmente sotto attacco", ha spiegato indicando in Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, coloro che "continuano nei loro sforzi per minare la nostra democrazia". Mosca in particolare è secondo Coats "l'attore straniero più aggressivo, senza dubbio".
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