L'accusa formulata dal procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sulle presunte interferenze russe nel voto del novembre 2016
Dodici ufficiali dell'intelligence russa sono stati incriminati da un grand jury per aver hackerato le e-mail del Partito Democratico prima delle elezioni presidenziali Usa del 2016. Lo ha annunciato il viceprocuratore generale, Rod Rosenstein. L'accusa è stata formulata dal procuratore speciale Robert Mueller, che sta indagando sul Russiagate, le presunte interferenze russe nel voto del novembre 2016.
Il viceprocuratore generale Rosenstein ha spiegato ai giornalisti che le spie russe sono accusate di "aver cospirato per interferire con le elezioni presidenziali del 2016". "Undici degli imputati sono accusati di aver cospirato per hackerare computer, rubare documenti e pubblicarli con l'intento di interferire con le elezioni", ha detto. "Uno di loro e un dodicesimo imputato sono accusati di aver cospirato per infiltrarsi nei computer degli enti coinvolti nell'amministrazione delle elezioni".
Rosenstein ha rivelato inoltre che i servizi segreti russi hanno rubato dati su 500mila elettori statunitensi dopo aver hackerato le email del comitato elettorale statunitense. Il viceprocuratore generale ha detto di aver informato il presidente Donald Trump sull'accusa prima dell'annuncio.
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